Salifou Lindou Social Game 4, 2022 cm 200x270 |
Il Museo Ettore Fico a Torino ospita fino al 30 giugno 2024 la mostra AFRIKA NOW, composta da cinque mini personali di artisti di origine africana e della Guadalupa già rappresentati in Europa da importanti gallerie internazionali: Bouvy Enkobo (Kinshasa, 1981), Victor Fotso Nyie (Douala, 1990), Elladj Lincy Deloumeaux (Guadalupa, 1995), Salifou Lindou (Foumban, 1965) e James Mishio (Accra, 1997).
Tutte le opere compaiono per la prima volta in un museo in Italia e la maggior parte di esse sono state create appositamente per questa sede.
Cinque volumi monografici racchiusi in un unico cofanetto corredano la rassegna, entrambi a cura di Andrea Busto.
James Mishio Reflection In Perspective 2003 |
L’intreccio di sottili strisce metalliche modella piccole sculture, segnatamente la portatrice d’acqua Me mbié ne kié me tui, che in un gesto quotidiano denuncia l’endemico problema del reperimento di risorse idriche. Tema ripreso nel polittico a pirografia su lamiera Water Research (2023), esso celebra la tenace resilienza della donna, colta altrove in pose spontanee o istanti di quiete (Le temps d’un the, La pose).
James Mishio realizza quadri materici, intensi ritratti ad acrilico e olio su tela. L’acqua di una piscina (Meditation, Back To Back) avvolge soggetti enigmatici, dallo sguardo magnetico, assorti in uno stato ipnotico di regressione inconscia.
Giovane artista ghanese, nella serie Identity denuncia la discriminazione dei capelli, forma di razzismo nota col nome di texturism o hairism, sposando la causa di Ahmad Cissé, fotografo e creativo senegalese, figura faro nella poetica dell’autore esordiente, impegnato nella definizione assertiva della propria identità.
Giovane artista ghanese, nella serie Identity denuncia la discriminazione dei capelli, forma di razzismo nota col nome di texturism o hairism, sposando la causa di Ahmad Cissé, fotografo e creativo senegalese, figura faro nella poetica dell’autore esordiente, impegnato nella definizione assertiva della propria identità.
Victor Fotso Nyie, originario del Camerun, crea iperrealisti volti in ceramica. Presenze surreali con inserti in foglia d’oro poggiate su basamenti poveri quali mattoni e terra, appaiono come incarnazioni di entità apotropaiche (Renaissance), testimonianze di antiche tradizioni e simbolo di forza generatrice attribuita alla feconda Madre Terra. Purificazione, Reine mère, Ange gardien (2022) partecipano a questa cosmogonia traendo a sé piccole effigi totemiche, numi tutelari del processo rigenerativo.
Utilizza codici metropolitani l’arte di Bouvy Enkobo (Repubblica democratica del Congo) il quale dichiara: “Mi piace [...] confrontarmi direttamente con la realtà della strada. Cerco di trasmettere questa energia nei miei dipinti [...] ibridando la pittura con i collage e le carte desunte dai manifesti raccolti direttamente in strada».
Molte delle sue opere ritraggono figure allo specchio (Talanga 1, Talanga 2) immagini sensuali e decadenti, talvolta circondate da mise en place con racemi, frutti, e oggetti poveri - una lattina di Coca Cola a far da lucerna - su sfondi intensi di colore blu e viola (Ma Marie, Qui cherche). La vis espressiva e cromatica del dipinto evidenza per contrasto la vulnerabile natura dell’uomo: accidioso, inerte al cospetto del mondo. Temi sensibili analizzati in NDOTO / Rêve con lo stesso sguardo del pittore Lucian Freud, talché il fedele levriero giace accovacciato fra le braccia del padrone in un singolare rimando a soluzioni già note. All’iconografia classica è affidato il dolore umano racchiuso nell’imponente Testament, quadro ad acrilico e collage su tela, ispirato al soggetto sacro della Pietà.
Molte delle sue opere ritraggono figure allo specchio (Talanga 1, Talanga 2) immagini sensuali e decadenti, talvolta circondate da mise en place con racemi, frutti, e oggetti poveri - una lattina di Coca Cola a far da lucerna - su sfondi intensi di colore blu e viola (Ma Marie, Qui cherche). La vis espressiva e cromatica del dipinto evidenza per contrasto la vulnerabile natura dell’uomo: accidioso, inerte al cospetto del mondo. Temi sensibili analizzati in NDOTO / Rêve con lo stesso sguardo del pittore Lucian Freud, talché il fedele levriero giace accovacciato fra le braccia del padrone in un singolare rimando a soluzioni già note. All’iconografia classica è affidato il dolore umano racchiuso nell’imponente Testament, quadro ad acrilico e collage su tela, ispirato al soggetto sacro della Pietà.
Elladj Lincy Deloumeaux nato nelle isole Antille, a otto anni si trasferisce con la famiglia in Francia.
L’eleganza dei corpi (Après le bain) e la resa estetizzante dei volti - nella serie Senza titolo a pennarello e pastello su carta - caratterizzano uno stile ricercato con accenti simbolisti (Eloge à la mémoire #5, monumentale profilo incorniciato da un ‘sudario’ in pizzo traforato) e atmosfere oniriche (Le bapteme). Centrale è - qui come fra gli autori precedenti - l'unicità della persona. Ancor più se troneggia in un interno scenografico dagli evidenti retaggi afro caraibici: i decori delle stoffe, (Les cercles de Aké), la soffusa nostalgia (Panser ces maux / Heal these pains) o la calma silente di un torrido pomeriggio d’estate (Les beaux jours au plateau).
L’eleganza dei corpi (Après le bain) e la resa estetizzante dei volti - nella serie Senza titolo a pennarello e pastello su carta - caratterizzano uno stile ricercato con accenti simbolisti (Eloge à la mémoire #5, monumentale profilo incorniciato da un ‘sudario’ in pizzo traforato) e atmosfere oniriche (Le bapteme). Centrale è - qui come fra gli autori precedenti - l'unicità della persona. Ancor più se troneggia in un interno scenografico dagli evidenti retaggi afro caraibici: i decori delle stoffe, (Les cercles de Aké), la soffusa nostalgia (Panser ces maux / Heal these pains) o la calma silente di un torrido pomeriggio d’estate (Les beaux jours au plateau).
AFRIKA NOW
8 marzo - 30 giugno 2024
MEF – Museo Ettore Fico
Via Francesco Cigna 114, Torino
Orari: da giovedì a domenica
dalle ore 14,30 alle ore 19,30
www.museofico.it
8 marzo - 30 giugno 2024
MEF – Museo Ettore Fico
Via Francesco Cigna 114, Torino
Orari: da giovedì a domenica
dalle ore 14,30 alle ore 19,30
www.museofico.it