Pieter Brueghel il Vecchio e bottega La Resurrezione, 1563 ca. Olio su tavola, 107x 73,8 cm Collezione privata - Belgio |
115 capolavori celebrano una delle più grandi e fortunate botteghe pittoriche delle Fiandre, attive tra il XVI e il XVII secolo che, a partire dal geniale capostipite Pieter Brughel il Vecchio, attraverso tre generazioni hanno creato uno stile riconosciuto come vero e proprio “marchio di fabbrica”.
Loro opere, come quelle di altri artisti fiamminghi, entrarono a far parte della collezione del principe Eugenio di Savoia e attualmente sono conservate alla Galleria Sabauda di Torino.
Il percorso espositivo è articolato in sette aree tematiche - Il giudizio morale, tra salvezza e condanna; La natura regina; Soldati e cacciatori nella luce dell’inverno; Storie di viaggiatori e mercanti; Le allegorie, racconti delle meraviglie; Splendore e vanità della vita silente; La danza degli ultimi - descritte puntualmente dal commento critico in audioguida, per un racconto immersivo che indaga l'universo iconografico e intellettuale degli autori.
Pieter Brueghel il Giovane Le sette opere di misericordia, 1616 Olio su tavola, 44x57,5 cm Collezione privata - Belgio |
Hieronymus Bosch I sette peccati capitali, 1500 - 1515 Olio su tavola, 86,5x56 cm Geneva Fine Arts Foundation - Ginevra |
Alle geografie d'invenzione, accuratamente ricostruite in studio, fanno riscontro incisioni a soggetto navale o etico quali l’avidità, il peccato, l’onestà, l’ipocrisia, la cupidigia, che grazie alla collaborazione con editori e stampatori importanti (in particolare Hieronymus Cock, Frans Huys e Pieter van der Heyden) contribuiscono ad acrescerne la fama su scala internazionale.
Jan Brueghel il Vecchio Paesaggio fluviale con bagnanti, 1595-1600 ca. Olio su rame, 17x22 cm Collezione privata |
Quando è costretto a tornare ad Anversa nel 1625 a causa della morte del padre, con l’aiuto di Peter Paul Rubens (in mostra il dipinto Tre ninfe con cornucopia, 1617 ca.), amico di famiglia, si prende carico della bottega paterna e delle oltre seicento opere, tra disegni e dipinti incompiuti solo da ultimare, ed inizia così la fortunata carriera, aiutato nell’impresa da pittori amici del padre come Frans Francken, Joos de Momper, Hendrick van Balen. A lui appartengono alcune scene di vita mercantile, tracciate rapidamente ad inchiostro bruno, che denotano una città in ascesa, dedita ai commerci, alla navigazione e al mecenatismo.
Ambrosius Brueghel Vaso con tulipani e dalie, 1645 – 1650 ca. Olio su tavola, 24,5x14,5 cm Collezione privata - Amsterdam |
Pieter Brueghel il Giovane Danza nuziale all'aperto, 1610 ca. Olio su tavola, 74,2x94 cm Collezione privata - U.S.A. |
Annota Sergio Gaddi: «L’ultimo esponente della dinastia è Abraham, che rimane in Italia dopo il tradizionale viaggio, stabilendosi a Napoli, il cui stile si distacca dalla tradizione familiare per diventare materico, meno calcolato e più viscerale. Ed è significativo che il suo soprannome sia 'il fracassoso', un aggettivo molto lontano da quel 'dei velluti' che aveva accompagnato il nonno, e che chiude l'epopea della grande famiglia Brueghel prima dei nuovi linguaggi del XVIII secolo».
BRUEGHEL. CAPOLAVORI DELL'ARTE FIAMMINGA
21 settembre 2016 - 19 febbraio 2017
Reggia di Venaria - Torino
Orario: da martedì a venerdì ore 9-17; sabato, domenica e festivi dalle ore 9-19.30. Lunedì chiuso
Informazioni e prenotazioni: t. +39 011 4992333
#BrueghelTorino
www.lavenaria.it
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