Angelo Cignaroli Veduta di Villa della Regina e della Real Chiesa dei Cappuccini Olio su tela, cm 49,5x69,3, Collezione privata |
Apre il 13 settembre la mostra che la Fondazione Accorsi – Ometto dedica ad Angelo Cignaroli, figlio del noto paesaggista Vittorio Amedeo.
Riscoperto da Andreina Griseri in occasione della mostra sul Barocco Piemontese del 1963, Angelo è stato in seguito oggetto di alcune esposizioni parziali e collaterali, ma non è mai stato argomento di un approfondito studio monografico.
La mostra, curata da Vittorio Natale, permetterà per la prima volta di conoscerne le molteplici vedute piemontesi e alpine, talvolta inedite, affiancate alla serie completa di sei incisioni realizzate nel 1797 su disegni di Vittorio Amedeo Cignaroli.
Cresciuto nella bottega del padre, Angelo ereditò nel 1792 la carica di regio pittore di 'paesaggi e boscarecce', specializzandosi nell’esecuzione di scorci dal vero di residenze reali, città, villaggi e siti appartenenti al Regno di Sardegna.
Angelo Cignaroli Veduta del Castello e città di Moncalieri dalla parte del ponte sul Po Olio su tela, cm 46x66, Collezione privata |
Il percorso si apre nella Galleria del Museo con la Veduta della Villa del conte Bogino in occasione della visita di Carlo Emanuele III, di Vittorio Amedeo Cignaroli, la cui attività di vedutista viene approfondita e riscoperta in questa esposizione.
Le due sale successive, completamente dedicate ad Angelo Cignaroli, comprendono una parte riservata alle Delizie Reali cioè alle residenze sabaude ed un’altra alle 'situazioni bellissime', ovvero alle vedute che diffondevano e imponevano una nuova immagine del territorio sottomesso ai Savoia, destinate ad ambienti aulici e di rappresentanza.
Un’ulteriore sezione della mostra è dedicata al pittore del sublime alpino: in questa sono presentate alcune precoci vedute alpine, rivolte soprattutto al massiccio del Monte Bianco e ai suoi ghiacciai, oggetto allora di esplorazioni scientifiche da parte dello svizzero Horace-Benedict de Saussure, autore del mirabile Voyages dans le Alps (1779-96).
Infine, un’apposita piccola sezione viene dedicata alle stampe, affiancate alle incisioni precedenti di artisti come Sclopis di Borgostura o Bagetti.
La produzione di Angelo Cignaroli replicata in numerosi dipinti tra la fine del Settecento e gli inizi dell’Ottocento, è in grado oggi di restituirci l’aspetto, spesso perduto, di un territorio piemontese che veniva allora riscoperto attraverso le memorie di viaggiatori ed esploratori stranieri e la pubblicazione delle prime guide.
Vittorio Amedeo Cignaroli Veduta della Villa del Conte Bogino in occasione della visita di Carlo Emanuele III Olio su tela, cm 142x216, Collezione privata |
Angelo Cignaroli Monte Bianco dalla Val Ferret Olio su tela, cm 39x51, Collezione privata |
Infine, un’apposita piccola sezione viene dedicata alle stampe, affiancate alle incisioni precedenti di artisti come Sclopis di Borgostura o Bagetti.
Ignazio Sclopis di Borgostura Castello di Pianezza Incisione acquerellata, cm 21x34,4 Archivio Storico della Città di Torino |
Angelo Cignaroli. Vedute del Regno di Sardegna
Dal 13 settembre 2012 al 6 gennaio 2013
Orario: da martedì a domenica 10-13; 14-18.Lunedì chiuso. Tutti i giorni visita guidata alle ore 17
Museo Accorsi – Ometto
Via Po 55 - 10124 Torino
Informazioni: tel.011 837 688 int. 3; http://www.fondazioneaccorsi-ometto.it/