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Giovanni Segantini
La raffigurazione della primavera (1897)
olio su tela, 116 x 227 cm
New York, French & Company |
A
Palazzo Reale di
Milano una grande mostra antologica celebra
Giovanni Segantini.
Curata da Annie-Paule Quinsac, autrice del catalogo ragionato e maggior esperta di Segantini e da Diana Segantini, pronipote dell’artista e già curatrice della esposizione tenutasi alla Fondazione Beyeler nel 2011, la mostra presenta per la prima volta a Milano oltre 120 opere da importanti musei e collezioni private europee e statunitensi, divise in otto sezioni.
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Giovanni Segantini
Il coro della chiesa di Sant’Antonio Abate in Milano (1879)
olio su tela, 119 x 88,5 cm
Milano, Fondazione Cariplo, Gallerie d'Italia - Piazza Scala Milano |
Milano è centrale nella breve e intensa vicenda dell’artista che, nato ad Arco di Trento nel 1858, allora “terra irredenta” posta sotto il dominio dell’Impero Asburgico, muore quarantunenne nel 1899 in Engadina. Quasi “apolide”, persa la cittadinanza austriaca, non riuscirà per questioni burocratiche legate al mancato servizio di leva prestato per l’Austria, ad ottenere cittadinanza e passaporto italiani.
A Milano trascorrerà, dal 1865 al 1881, diciassette anni fondamentali per la sua carriera. Nato poverissimo e orfano, compie il suo apprendistato a bottega e a Brera, sviluppando rapidamente una prodigiosa capacità tecnica e intellettuale ed un personalissimo pensiero estetico formulato in numerosi e brillanti scritti teorici.
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Giovanni Segantini
Il Naviglio a Ponte San Marco (1880)
olio su tela, 76 x 52,5 cm
Collezione privata |
Quando nel 1881 arriva in Brianza, Segantini aspira a un contatto con la natura, rifiutando l’idea metropolitana della vita e dell’arte dei suoi amici scapigliati. Non intende tuttavia condividere l’esistenza quotidiana dei contadini. Adotta da subito uno stile alto borghese, con villa e servitori, che lo porta in breve a uno stato di crisi economica permanente, nonostante il successo e i guadagni. Dalla Brianza passa in Svizzera in abitazioni sempre più lussuose: nel 1886 a Savognino nei Grigioni, nel 1894 a Maloja nel meraviglioso chalet Kuoni, spostandosi durante i lunghi e freddi inverni a Soglio in Val Bregaglia. Trascorre lunghe ore all’aperto per giorni, dipingendo direttamente sulla tela e di getto i luoghi che lo circondano.
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Giovanni Segantini
Dopo il temporale (1883-1885)
olio e tempera su tela, 180 x 123 cm
Collezione privata |
Dalla pittura contadina derivata da Millet e dai pittori francesi della metà dell’Ottocento, arriverà ad una visione simbolista, con gli esiti più alti nel tema della maternità, divenuto per lui un'ossessione a causa della personale vicenda familiare. Con il trasferimento in Svizzera nel 1886, approda al divisionismo negli scorci delle Alpi, in composizioni sempre più vaste dove la presenza umana è solo allegorica.
Giovanni Segantini muore il 29 settembre del 1899, giovane e famoso, tra i pittori meglio pagati del suo tempo e con opere in importanti collezioni pubbliche olandesi, belghe, tedesche, austriache, ungheresi e inglesi, tanto che nel primo decennio del Novecento sarà il riferimento per i maestri delle avanguardie europee.
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Giovanni Segantini
Ritorno dal bosco (1890)
olio su tela, 64,5 x 95,5 cm
St. Moritz, Museo Segantini, deposito della Fondazione Otto Fischbacher - Giovanni Segantini |
La prima guerra mondiale, l’isolamento culturale dell’Italia fascista e la visione franco-centrica della storiografia delle avanguardie europee elaborata nel Novecento, lo relegano nel limbo del provincialismo, subendo in seguito la condanna politicizzata del futurismo italiano.
Dato il numero limitato di opere prodotte, disperse in tutto il mondo e rese molto fragili dalla tecnica utilizzata, il percorso dell’artista è stato ricostruito solo poche volte nella sua interezza; per i più recenti episodi si deve infatti risalire alla mostra di San Gallo in Svizzera del 1956 e alla retrospettiva del centenario ad Arco nel 1958.
La mostra è co-prodotta dal Comune di Milano – Cultura, Palazzo Reale e Skira editore, in collaborazione con Fondazione Antonio Mazzotta.
SEGANTINI
18 settembre 2014 - 18 gennaio 2015
Palazzo Reale
Piazza Duomo, 12 - 20121 Milano
Orari: lunedì 14,30-19,30; martedì, mercoledì, venerdì e domenica 9,30-19,30;
giovedì e sabato: 9,30-22,30. La biglietteria chiude un’ora prima
Per informazioni: 02 92800375 (dal lunedì al sabato dalle 8 alle 18,30);
www.mostrasegantini.it;
www.comune.milano.it/palazzoreale