giovedì 17 marzo 2016

MATISSE E IL SUO TEMPO

Henri Matisse
L’algerina, 1909
Olio su tela, 81x65 cm
Collection Centre Pompidou, Paris Musée national d’art moderne-
Centre de création industrielle
Photo: © Centre Pompidou, MNAMCCI/ Philippe Migeat/Dist. RMN-GP
© Succession H. Matisse by SIAE 2015
“Ho lavorato per arricchire la mia intelligenza, per soddisfare le differenti esigenze del mio spirito, sforzando tutto il mio essere alla comprensione delle diverse interpretazioni dell’arte plastica date dagli antichi maestri e dai moderni.”
(Henri Matisse, Notes d'un peintre in “La Grande Revue”, 25 dicembre 1908).
André Derain
Il sobborgo di Collioure
, 1905
Olio su tela, 59,5x73,2 cm
Collection Centre Pompidou, Paris Musée national d’art moderne-
Centre de création industrielle
Photo : © Centre Pompidou, MNAM-CCI/Philippe Migeat/Dist. RMN-GP
© André Derain by SIAE 2015
Palazzo Chiablese a Torino ospita, fino al 15 maggio, 50 opere di Matisse e 47 di artisti a lui coevi quali Picasso, Renoir, Bonnard, Modigliani, Miró, Derain, Braque, Marquet, Léger, tutte provenienti dal Musée national d’Art moderne-Centre Pompidou di Parigi. La mostra, a cura di Cécile Debray, conservatore per le opere d’arte moderna del Museo francese, si snoda lungo un percorso cronologico articolato in dieci sezioni tematiche -I “Moreau”; Il Fauvismo; Polo Nord - Polo Sud. Matisse e il Cubismo; Gli anni di Nizza, riletture; Il pittore delle odalische; Il desiderio della linea. Matisse e il Surrealismo; Dipingere la pittura. Gli atelier di Matisse; Matisse, Renoir e la “Danza” di Barnes; Il Modernismo. La svolta degli anni Trenta; Il lascito di Matisse all’Astrattismo. L’ultimo Matisse- e consente, con lettere e immagini fotografiche di ricostruire la figura di un artista prolifico, testimone partecipe delle grandi rivoluzioni culturali del proprio tempo.
Gino Severini
Autoritratto
, 1912/1960
Olio su tela, 55x46,3 cm
Collection Centre Pompidou, Paris Musée national d’art moderne-
Centre de création industrielle
Photo: © Centre Pompidou, MNAM-CCI/Service de la documentation photographique du MNAM/Dist. RMN-GP
© Gino Severini by SIAE 2015
Henri Matisse nasce a Cateau-Cambrésis il 31 dicembre 1869. Formatosi presso l'atelier di Gustave Moreau, inizia l'avventura fauvista nel 1905 durante un soggiorno a Collioure nel Midi, dove conosce André Derain. La mostra dei dipinti dai colori puri di Matisse, degli amici Manguin, Camoin e Marquet, di Derain e Vlaminck al Salon d’Automne del 1905 segna la nascita del movimento, al quale l’anno seguente si uniscono i giovani Braque e Dufy.
Sebbene contrario alla svolta cubista di Braque del 1908 e alla sua amicizia con Picasso, durante la guerra si avvicina agli ambienti cubo-futuristi e vede spesso Picasso, Juan Gris e Gino Severini; i suoi dipinti, come i nudi plastici, ne verranno fortemente influenzati, con estiti talvolta astratti.
Fernand Léger
La ballerina blu
, 1930
Olio su tela, 146,5x114 cm
Collection Centre Pompidou, Paris Musée national d’art moderne-
Centre de création industrielle
Photo: © Centre Pompidou, MNAM-CCI/Jean-Francois Tomasian/Dist. RMN-GP
© Fernand Léger by SIAE 2015
Trasferitosi a Nizza negli anni Venti, incontra Renoir e ha inizio una nuova stagione, incentrata sui ritratti, le composizioni intimiste di figura, tornando ad attingere alle prime fonti impressioniste. Negli stessi anni, dopo un soggiorno in Marocco, inizia la serie delle Odalische, attorno alle quali si formerà in seguito una corrente orientalista moderna attraverso la mediazione di Roger Bezombes e dello stesso Picasso.
Negli anni Trenta si reca a Tahiti, via New York e San Francisco. Vede la Fondazione del dottor Barnes a Piladelphia e accetta di realizzare per lui una grande decorazione parietale La Danza, la cui genesi lo porterà a lavorare sui primi guazzi colorati. Grazie al figlio Pierre, gallerista a New York, conosce Mirò, cui fanno riscontro le sperimentazioni surrealiste, l'automatismo grafico, onirico, ad esempio nella serie Thèmes et Variations, eseguita al tratto all'inizio degli anni Quaranta.
Pablo Picasso
Nudo con berretto turco, 1955
Olio su tela, 116x89 cm
Collection Centre Pompidou, Paris Musée national d’art moderne-
Centre de création industrielle
Photo: © Centre Pompidou, MNAM-CCI/Béatrice Hatala/Dist. RMN-GP
© Succession Picasso by SIAE 2015
Questo periodo sancisce il ritorno alla pittura d'“interni” dell'atelier  nella villa Le Rêve a Vence, in cui il pittore risiede tra il 1943 e il 1948 di Vence in seguito ad un delicato intervento chirurgico. Continua a dipingere il genere della natura morta, influenzato dalle geometrie di Cezanne e  mai del tutto abbandonato. Dagli anni Trenta agli anni Cinquanta, con altri grandi artisti figurativi, tra cui Léger, Picasso e Dufy, muta il proprio stile in direzione di un trattamento grafico più sciolto e schematico e di una tavolozza di colori primari che fanno eco al linguaggio modernista di Le Corbusier e di Mondrian.
Comparsa per la prima volta nel 1919, allorché Matisse lavora alla scenografia e ai costumi del Canto dell’usignolo nell’allestimento di Diaghilev, a partire dal 1947 Matisse riprende la tecnica del guazzo ritagliato, non solo in fase preparatoria ma quale opera compiuta in sé. Nel 1947 pubblica Jazz, “moderno manoscritto con dipinti” di 146 pagine, composto da venti tavole colorate realizzate con la tecnica dello stampino a partire da carte ritagliate e accompagnate da calligrafiche riflessioni autografe.
Henri Matisse
Natura morta con credenza verde
, 1928
Olio su tela, 81,5x100 cm
Collection Centre Pompidou, Paris Musée national d’art moderne-
Centre de création industrielle
Photo: © Centre Pompidou, MNAMCCI/Philippe Migeat/Dist. RMN-GP
© Succession H. Matisse by SIAE 2015
Le nuove tecniche ideate da Matisse avranno conseguenze notevoli sul lavoro degli artisti delle generazioni successive: gli espressionisti astratti come Rothko e Sam Francis, gli artisti di Supports/Surfaces come Vincent Bioulès, Claude Viallat e Jean-Pierre Pincemin, ma anche Simon Hantaï e molti altri ancora.
Henri Matisse muore a Nizza il 3 novembre 1954, grazie alla diffusione dei suoi lavori negli Stati Uniti per merito del figlio Pierre, alle mostre dei lavori dell’estrema maturità in Francia e al complesso decorativo e architettonico della cappella di Vence (1949-1951), la sua opera continua a nutrire profondamente di sé l'arte del XXI secolo.

MATISSE E IL SUO TEMPO
12 dicembre 2015 - 15 maggio 2016
Palazzo Chiablese
Piazzetta Reale, Torino
Orari: lunedì 14.30 - 19.30; martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica 9.30 - 19.30 giovedì 9.30 - 22.30 (la biglietteria chiude un’ora prima)
Info e prenotazioni: tel. +39 011.0240113
www.mostramatisse.it