giovedì 22 settembre 2022

EMOZIONI D'ARTISTA

Bruno Molinaro
Mercato dei fiori di Nizza
 olio su tela
cm 80x100, 2011
La mostra EMOZIONI D'ARTISTA, attualmente in corso presso la Galleria d’Arte “La Conchiglia”, consente al grande pubblico di indagare in dettaglio alcuni aspetti delle principali tecniche pittoriche e di conoscere, attraverso la biografia dei venti artisti partecipanti - in maggioranza appartenenti all’Associazione Amici di Palazzo Lomellini a Carmagnola -, alcuni nodali sviluppi della recente figurazione.
Giacomo Sampieri
Una giornata al mare
 olio su tela
cm 100x100, 2022

Alla curatela di Elio Rabbione si deve l’allestimento nel salone d’onore in via Zumaglia 13 bis a Torino di opere scultoree in bronzo (Maurizio Rinaudo), legno (Pippo Leocata), di paste vitree a gran fuoco (Marina Monzeglio) e una selezione di dipinti su tela, tavola o lamiera realizzati ad acquerello, olio, tecnica mista, colori acrilici, descritti in catalogo con scrupolo documentario dallo stesso curatore.
Strumento non accessorio, il testo si rivela fondamentale allorché si apprendono, leggendo i contributi critici, il percorso espositivo e le peculiarità di ciascun autore.
Pippo Leocata
Parata Cavalieri - Fidia, Partenone
legni pallet recupero
cm 97x140, 2022
Luciana Penna utilizza l’astrazione per illustrare il pensiero di eminenti scienziati. Angela Betta Casale tesse armonie musicali e ‘città invisibili’ in dorati arabeschi. Corpi e volti, ordinari ed eccentrici, sono indagati da Giacomo Sampieri e Andreina Bertolini.
I fiori di Adelma Mapelli la consacrano valente acquerellista.
Il paesaggio è lirico per Claudio Fassio, rarefatto nei deserti di Guido Mannini, urbano nei dettagli torinesi di Ines Daniela Bertolino, surreale nelle ambientazioni di Antonio Presti, materico ai limiti dell’informale per Giancarlo Laurenti, infine onirico nell’immaginario di Gabriella Malfatti.
Paolo Pirrone
Le carrette del mare
olio su legno
cm 40x50, 2013
Interni abbandonati (Eleonora Tranfo) o ambienti fiabeschi (Giacomo Gullo) trovano spazio nella rassegna, che abbraccia inoltre le sperimentazioni informali di Martino Bissacco, le composizioni geometrizzanti di Paolo Pirrone e le armonie cubo - futuriste di Giuseppe Manolio.
Speciale omaggio è tributato al decano accademico Bruno Molinaro, il cui variopinto bouquet di strelitzie, papaveri, margherite, glicini avvolge il visitatore con sentori provenienti dagli angoli più remoti della terra, raggiunti dal maestro o dalle sue opere.
Adelma Mapelli
Nello stagno
acquerello
cm 70x50, 2011
È seria, mai banale, la ricerca tecnica e semantica in personalità creative la cui missione è porre la propria arte a servizio della collettività, sollecitando percorsi di crescita e inedite vie di senso.
Storico e critico d'arte, Gian Giorgio Massara nel prologo alla serata inaugurale opportunamente ha sottolineato l'importanza di non dimenticare segni, volti, linee e colori tracciati negli anni dagli artisti. Ogni tratto è riflesso dell' identità, costitutivo della memoria collettiva. Ognuno partecipa al complesso disegno della creazione con specifiche emozioni, azioni, riflessioni. “La propria arte - scrive Andreina Bertolini - non è più allora soltanto per sé ma diventa per tutti, io penso sia questo in qualche modo il dovere di ogni artista”.

EMOZIONI D'ARTISTA
Fino al 4 ottobre 2022
La Conchiglia Galleria d'Arte
Via Zumaglia, 13 bis - Torino
Orario: martedì - venerdì 15-19, sabato 10-12/15-19
Per informazioni: tel. 011 699 1415

sabato 17 settembre 2022

SPRAZZI DI LUCE

Gian Giorgio Massara

Composizione op. 98, 1990
xilografia stampata su carta
preparata con fondo oro
cm 67,5 x 47,5
Isidoro Cottino è autore ripetutamente presente in esposizioni raffinate, con opere sovente illuminate da aurei sprazzi.

Diplomato alla Scuola di Arte Ceramica, frequenta l'Accademia Albertina di Torino; nel 1984 opera in seno alla Scuola Internazionale di Grafica (Venezia) diretta da Riccardo Licata. Attualmente continua la collaborazione con il veneziano Laboratorio di Ricerca Grafica legato al nome di Nicola Sene.

Ben ottanta sono le mostre personali per Cottino organizzate solamente in Italia. Ora - con la presentazione di Gianfranco Schialvino - espone a Torino (Arte Città Amica, via Rubiana 15; art director Raffaella Spada) una preziosa serie di xilografie sperimentali: materiali vari, lastre metalliche, cartoni, concorrono alla realizzazione delle opere stampate su carta preparata con foglia d'oro. Nasce così Ventaglio, (2000) foglio di forma circolare, equilibrato nell'uso degli ori ed esplosivo nella forma.

L'oro nuovamente rifulge sia in Composizione op. 98 galleggiante su evanescenti blu, sia ne Il burattinaio (1995), personaggio del quale il visitatore deve indovinare l'identità. Matrice, quest'ultima, riutilizzata mediante ricerche cromatico-compositive.
Nel 1990 Isidoro realizza una composizione luminosa inizialmente, sulla quale galleggiano elementi filiformi determinati da una base fiammeggiante che - poco a poco - si tramuta in rosa. 
Tenebroso è invece il Totem che campeggia su elementi sottili, verticali e chiari, che idealmente l'avvolgono.
Ritornano gli ori nell'Icona impressa su carte che l'autore stesso fabbrica.

Isidoro Cottino è un maestro elegante e riservato con il quale abbiamo condotto numerose Giurie in occasione delle edizioni del premio "Metropoli Torino".
Nel 2011 Silvano Gosparini¹ acutamente annota: "la produzione di Cottino rivela una linea corretta e perfetta nell'esecuzione [...]: il foglio diventa scultura e il colore assume le valenze del metallo prezioso".

1) Presidente dell'associazione "Venezia viva".


venerdì 16 settembre 2022

IL MARE: MITO STORIA NATURA

CARLO CARRÀ
Marina
1940
Un centinaio di opere fra dipinti, disegni e sculture raccontano la magia del mare attraverso lo sguardo di circa cinquanta fra i più importanti artisti italiani del XIX e XX secolo nella mostra, a cura di Massimo Bertozzi, IL MARE: MITO STORIA NATURA. Arte italiana 1860 - 1940, ospite fino al 30 ottobre delle sale auliche di Palazzo Cucchiari a Carrara.
Dai macchiaioli (Fattori) e post macchiaioli (Lloyd, Ulvi Liegi, Puccini) ai pittori del Gruppo Labronico (March e Natali), dalla figurazione divisionista di Benvenuti e Nomellini, fino all’avanguardia di Thayaht e RAM (i fratelli Ernesto e Ruggero Alfredo Michahelles) e al "ritorno all’ordine" dei ‘dioscuri della pittura’ De Chirico e Savinio, la rassegna permette di ripercorrere i principali momenti della pittura italiana, negli anni compresi fra la nascita del Regno d’Italia e lo scoppio della seconda guerra mondiale.
GIORGIO DE CHIRICO
Cavalli in riva al mare
(Les deux chevaux)
1926
Sei le sezioni tematiche, di cui una dedicata ai bronzi di Martini, Manzù e Messina, accostati alle sculture degli apuani Carlo Fontana e Arturo Dazzi.
Stemperano i colori nel Tirreno gli autoctoni Chini e Viani e i versiliesi d’adozione Moses Levy, Funi e Carlo Carrà, il quale, annota Massimo Bertozzi nel circostanziato testo in catalogo: “dipinse sempre solo spiagge e cabine”. Differente la scelta di Raffaele De Grada che “tutt’al più si soffermava sulla pineta di casa sua, ma di preferenza rifuggiva il litorale e si dirigeva verso la campagna o ancora più lontano lungo le pendici delle Apuane”.
ARTURO MARTINI
Donna al sole, 1930
bronzo
La Riviera di Levante, meta di celebri artisti - Kandinsky soggiornò a Rapallo, Paulucci a Santa Margherita, Carrà a Camogli - campeggia nelle tele di Telemaco Signorini, approdato a Riomaggiore, nelle Cinque Terre, per catturarne macchie di tersa luminosità.
Il mare, complice nell’intimo ritratto di famiglia Mattinata sul mare di Giulio Aristide Sartorio, con la moglie Margherita e i figli sulla spiaggia di Fregene, diviene quinta romantica per gli sposi in Lune de miel di Vittorio Corcos.
VITTORIO MATTEO CORCOS
Lune de miel, 1885
tecnica mista su cartone
Romitaggio solenne, mutevole, sospeso fra elegia e vernacolo nella prosa di Lorenzo Viani; luogo mistico dove il tempo trascorre in attesa, memento mori nel trittico simbolista dal purpureo color del vino, di Adriano Baracchini-Caputi, ogni aspetto del cangiante Mare Nostrum, esclusivo o popolare, epico o prosaico, ogni genere pittorico - paesaggio, figura, natura morta - è scandagliato in profondità dalle opere esposte.
Soggetti come ‘straccali’, diremmo con Viani. Oggetti strenuamente aggrappati alla rena, quali spoglie di un mondo arcano, restituiti alla storia dal perpetuo fluire del moto di risacca. 

IL MARE: MITO STORIA NATURA
Arte italiana 1860 - 1940
Fino al 30 ottobre 2022
Palazzo Cucchiari
Via Cucchiari 1, Carrara
Orario settembre: martedì, mercoledì, giovedì, domenica ore 9.30-12.30 e 16-20; venerdì, sabato 9.30-12.30 e 16-23; ottobre: martedì, mercoledì, giovedì, domenica ore 9.30-12.30 e 16-20; venerdì, sabato 9.30-12.30 e 16-21. Chiuso lunedì.
Per informazioni: tel. +39 0585 72355; info@palazzocucchiari.it

sabato 10 settembre 2022

INTERNO VERDE DANZA 2022

Palazzo Schifanoia e il suo inebriante giardino, il Giardino ‘segreto’ delle Sibille di Casa Romei, il sontuoso loggiato della Palazzina Marfisa d’Este e il Ridotto del Teatro Comunale di Ferrara diventano per un fine settimana - sabato 17 e domenica 18 settembre - le particolari scenografie delle cinque performance di Interno Verde Danza 2022.

Le coreografie site-specific, replicate più volte al giorno, sono state ideate e realizzate da cinque tra le migliori compagnie italiane: MM Contemporary Dance Company in prima assoluta nel Giardino delle Sibille a Casa Romei con Short Stories di Michele Merola; Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto a Palazzo Schifanoia con MicroDanze / Urban Settings; CollettivO CineticO a Palazzina Marfisa d’Este con O+< Scritture viziose sull’inarrestabilità del tempo; in Teatro, nelle sale del Ridotto Nicola Galli con Il mondo altrove e C.G.J. Collettivo Giulio e Jari con Evento

La manifestazione, giunta alla seconda edizione e inserita nel Festival di Danza Contemporanea 2022, è organizzata dal Teatro Comunale di Ferrara con il sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Emilia Romagna e del Comune di Ferrara, in collaborazione con Interno Verde. Per la prima volta è preceduta dall’Open Day, venerdì 16 settembre alle 20 nel loggiato del cortile interno del Castello estense, con le esibizioni di nove scuole di danza attive sul territorio.

Informazioni e acquisto biglietti presso la biglietteria del Teatro Comunale di Ferrara, corso Martiri della Libertà 21 (martedì e mercoledì 16-19, giovedì, venerdì e sabato 10-12.30 e 16-19. Lunedì, domenica e festivi chiuso). Tel. 0532 202675; biglietteria@teatrocomunaleferrara.it.

Prevendita online: www.teatrocomunaleferrara.it e www.vivacket.com (fino all’orario di inizio della performance). La biglietteria non sarà presente in sede di spettacolo.