martedì 17 settembre 2024

LUCI D’ARTISTA A TORINO

Nicola De Maria
Nicola De Maria
Regno dei fiori: nido cosmico di tutte le anime
opera permanente
Piazza Carlo Emanuele II (piazza Carlina)
Foto Loris Olivieri. Courtesy FIAF  
Da venerdì 25 ottobre 2024, fino al 12 gennaio 2025, Torino torna a risplendere di Luci d’Artista.
La 27° edizione, curata da Antonio Grulli, si avvale della collaborazione di Consulta per la Valorizzazione Beni Artistici e Culturali di Torino e Unione Industriali Torino, coinvolte nel restauro, recupero e rifacimento delle luci; di MAUTO Museo Nazionale dell’Automobile; di Gruppo Iren per l’impianto illuminotecnico a ridotto impatto ambientale.
Esito fortunato di una consolidata sinergia con istituzioni museali del territorio, la sezione Costellazione si conferma come volano per la diffusione e la conoscenza dell’evento presso un pubblico sempre più ampio, cui si rivolge anche il Public Program di Accademia della Luce, realizzato in collaborazione con i Dipartimenti Educazione dei musei cittadini. Una comunicazione attiva tutto l’anno, più vivace e fresca, è affidata al sito internet sviluppato dal team torinese di Wedoo e al logo ideato da Studio Fludd per rendete con un carattere tipografico chiaro e moderno l’immaterialità della luce.
Daniel Buren
Daniel Buren
Tappeto Volante
Foto Paola Zuliani. Courtesy FIAF 
La collezione si arricchisce quest’anno delle installazioni Scia’Mano del Maestro Luigi Ontani (1943), connessa al lavoro su figure, immagini e concetti universali su cui Ontani ha sempre lavorato. L’opera VR Man di Andreas Angelidakis (Atene, 1968), realizzata in occasione e con il supporto di Torino 2025 FISU Games Winter è ripresa dall’iconografia classica della scultura greca e romana, immaginario su cui l’artista lavora da molti anni.
Sempre all’insegna del connubio tra Sport e Sapere, la partecipazione delle scuole della Regione Piemonte e della Città di Torino porterà ad ottobre alla realizzazione di una Luce d’Artista fortemente simbolica, in occasione dei Giochi Mondiali Universitari invernali di Torino (meglio noti come Universiadi) dal 13 al 23 gennaio 2025, che andrà ad aggiungersi alla collezione preesistente.
Rebecca Horn
Rebecca Horn
Piccoli spiriti blu
opera permanente
Monte dei Cappuccini
Foto Gianluca Minuto
Infine, l’accensione straordinaria da lunedì 9 fino a domenica 15 settembre 2024 dell’installazione Piccoli Spiriti Blu (1999), ideata da Rebecca Horn (Michelstadt, 24 marzo 1944 – Bad König, 6 settembre 2024) per il Monte dei Cappuccini, ha rappresentato il commosso tributo degli organizzatori a una grande Maestra dell'arte da poco scomparsa (settembre 2024) il cui lavoro, fondato sulla tematica del corpo e sulle possibilità di ampliamento e superamento dello stesso, ha anticipato molte questioni oggi cruciali.
Luci d’Artista è la quinta linea culturale (insieme a GAM, MAO, Palazzo Madama e Artissima) della Fondazione Torino Musei, incaricata dalla Città di Torino di valorizzare e rendere permanente la manifestazione - fortemente voluta dall’assessore Fiorenzo Alfieri e inaugurata nel 1998 dalla Città di Torino - nella convinzione che l’arte dovesse contribuire al bene comune abitando le vie, le piazze e i palazzi cittadini.

venerdì 30 agosto 2024

A TORINO PROSEGUE L’ESTATE REALE

La canicola agostana ci ricorda che l’estate non è ancora terminata e i vacanzieri ritornati in città, o chi non è mai partito, i numerosi turisti giunti a Torino dall’estero e da ogni parte d’Italia si apprestano a godere degli ultimi sprazzi di villeggiatura in una città animata da un programma ricco di eventi adatti ad un pubblico trasversale - giovani, famiglie, addetti ai lavori, intellettuali o semplici curiosi - con uno sguardo ad ampio raggio sulle arti performative.

Due i format di cui si compone la kermesse ESTATE REALE - Echi di antichità e Notti sonore - tradizionale rassegna di musica, teatro e svago che in questa edizione celebra i 300 anni del Museo di Antichità.
Echi di antichità apre sabato 31 agosto con Teatro nelle corti rassegna di respiro internazionale - cinque spettacoli di artisti provenienti da Belgio, Francia, Italia e Portogallo - articolata fra gli spazi interni ed esterni del museo. Domenica 15 settembre andrà in scena Antigone - Monologo per donna sola tradotto in LIS, produzione di Oltranza festival, progetto finalizzato all'accessibilità e all'inclusione. Anche in questo caso la manifestazione vede il coinvolgimento di una rete di associazioni impegnate nella diffusione del patrimonio culturale del territorio. Il palinsesto chiuderà sabato 21 settembre 2024 con Equinozio d’Autunno, che prevede l’apertura straordinaria serale dalle 19.30 alle 23.30, per consentire un insolito percorso di visita al Museo di Antichità. Nel corso della serata il cast internazionale di Cabaret Vertigo si esibirà in evoluzioni aeree con cerchi, corde, tessuti e in numeri inediti a cura di Fondazione Cirko Vertigo e Centro di Produzione Blucinque Nice.
Venerdì 6 settembre inaugura il ciclo Notti sonore Il Giardino dei Poeti, dal ricco “menu poetico” composto da reading, performances e musica dal vivo. Un gruppo di venti interpreti declamerà un nutrito carnet di componimenti ispirati alla mostra “La scandalosa e la Magnifica” dedicata al culto di Iside, allestita fino al 10 novembre nello Spazio Scoperte della Galleria Sabauda. Sabato 7 settembre sarà rivolto alle degustazioni dei migliori vini del Piemonte di Vendemmia Reale, ad opera di Club Silencio e Torino Wine Week, che coinvolge oltre 40 cantine e produttori artefici di un'enologia tradizionale e artigiana. Con l'occasione si potranno visitare gli spazi meno noti dei Musei Reali, fra cui l'appartamento del re Vittorio Emanuele III, gli alloggi della Regina Elena e le Cucine Reali al piano interrato.
Notti sonore terminerà venerdì 27 e sabato 28 settembre 2024 con la Notte Europea delle ricercatrici e dei ricercatori denominata UNIGHT, la più grande manifestazione europea dedicata alla ricerca. Sette i percorsi tematici da Piazzetta Reale ai Giardini tra laboratori a cielo aperto, caffè scientifici e giochi.

Per i programmi e i costi delle iniziative consultare il sito ufficiale dei Musei Reali: https://museireali.beniculturali.it/
Per informazioni sui singoli eventi, scrivere a: mr-to.eventi@cultura.gov.it

lunedì 29 luglio 2024

HOTEL BARCELONA

Senza titolo, 2014 © Samuele Mollo
Senza titolo, 2014 ed. di 5, 45x60 cm © Samuele Mollo 


«Salii un giorno, come quei naviganti solitari, sulla mia nave poetica e [...] mi trovai a navigare nel grande oceano della cultura».

(Juan Larrea)



Trentasette componimenti, settantaquattro includendo l'omologa traduzione, alcuni brevi aforismi, versi sciolti e rime alternate. VITA e MORTE separate da diciotto scatti fotografici, immagini in bianco e nero minimali, costruzioni geometriche evanescenti, si susseguono nelle pagine di Hotel Barcelona, vergate in italiano con testo spagnolo a fronte e viceversa.

La raccolta elegiaca di Joan Josep Barceló i Bauçà e Antonio Contoli, traslata in immagini da Samuele Mollo, presenta la poesia come un modo di vivere e capire l’esistenza. Osservazione e riproduzione oggettiva della realtà attraversano la vita, se occorre schierando parole di denuncia, danno voce al poeta demiurgo, artefice di una verità auspicata, immune per natura da derive idealiste.

Sehnsucht, 2011 © Samuele Mollo
Sehnsucht, 2011 ed. di 7, 47x100 cm © Samuele Mollo 
La poesia dell'autore iberico è stata definita surrealista, cifra letteraria delle proprie origini catalane, da ritenersi corretta se si intende la sua scrittura quale distillato di scienza, filosofia e spiritualità libera da idee preconcette e ideologie radicate.
“Preferisco scrivere poesie che parlano di tutto, le persone, le cose, il tempo, l’universo...provo a creare qualcosa di nuovo...un’opera che è il risultato dello studio e della vita quotidiana”, è quanto ha dichiarato l’autore catalano in una recente intervista¹. Se “la vita ha due facce”, nella lotta manichea tra bene e male è sempre il primo a trionfare. Se il soffio della morte lambisce la vita, non la annienta del tutto, bensì ne riaccende la fiamma per rafforzarne il vigore.
Filosofia, 2014 © Samuele Mollo
Filosofia, 2014
ed. di 7, 30x40 cm
© Samuele Mollo 
VITA è ciò che Barceló descrive in diciannove poesie nei due idiomi, forte di un'assidua frequentazione di “amici italiani, poeti, artisti e persone collegate al mondo culturale di questo grande paese”.
MORTE è ciò che Antonio Contoli, giornalista, fotografo, fondatore delle Edizioni La Ruota, autore di haiku di marca esistenzialista, descrive nelle diciotto liriche tradotte in spagnolo da Barceló - non è dato sapere in qual misura, dato che entrambi conoscono le rispettive lingue e partecipano equamente della stesura a quattro mani dei contenuti. In esso «quel minimo di realtà che il simbolismo conserva cercando di dar l’impressione delle cose»² si consuma “lungo strade contorte Tra la vita e la morte”, ripescando ricordi, riscoprendo emozioni, evitando illusioni, suscitando questioni irrisolte erose dal tempo, emerse talvolta dall’algida coltre di antichi rancori.
Omaggio a Morandi, 2014 © Samuele Mollo
Omaggio a Morandi, 2014 ed. di 7, 30x40 cm © Samuele Mollo 
Samuele Mollo giurista, autore dell'opera prima Viaggio al termine del giorno, primariamente fotografo, condivide gli intenti del brasiliano Sebastião Salgado, lapidari e irrevocabili, orientati ad un profondo impegno civile: “Fotografare è prestare attenzione, è darsi agli altri e dagli altri ricevere qualcosa. Fotografare è ricevere, fotografare è uno scambio, niente più di questo”. Mezzo di traduzione anch’esso, nell'etimo di «condurre oltre», l’obiettivo fotografico cattura la realtà contingente obliandone i confini, dirige l'anima errante in un luogo ignoto, passando dalle cose sensibili ad uno spazio intangibile, dimensione visiva di accurata fattura.
Perso ogni riferimento, superato il limbo della camera oscura, senza barriere di sorta, lo sguardo si dilata, lo spazio semantico si ricrea alternando luci e ombre, taglienti sciabolate o fitte nebulose in pattern geometrici di estrema perizia tecnica.
Senza titolo, 2015 © Samuele Mollo
Senza titolo, 2015 ed. di 5, 40x60 cm © Samuele Mollo
Terna di autori poliedrici, versati alla fotografia e alla scrittura in ugual misura, condividono gli stessi codici espressivi realizzando nel medesimo tempo un’opera sfaccettata e organica, compendiata in un tutto armonico orientato ad una promessa di riscatto finale.

Riflessione ed evasione, la raccolta rappresenta un percorso, una pietra miliare dell'esule alla ricerca di una meta sicura, traguardo del suo estenuato peregrinare. Mistero insondabile, il destino rincorre l’uomo, lo pone di fronte a se stesso, lo abbatte e rialza. Ne traccia il cammino - creatura di ‘terra e cenere’ -, nel breve passaggio minato da dubbi e tormenti che Sant'Agostino confessa di amare, qual dono speciale di ‘vita mortale o morte vitale’.


1. Intervista a cura di Maria Luisa Dezi (Febbraio 2020):

2. Prefazione del filosofo José Ortega y Gasset al libretto di Moreno Villa, El pasajero.


Joan Josep Barceló i Bauçà,

Antonio Contoli

Fotografie di Samuele Mollo

HOTEL BARCELONA

Poesie tra la vita e la morte 

La Ruota edizioni, Collana Petali, Roma 2022

Pagine: 124

ISBN: 979-12-81590-11-3

www.laruotaedizioni.it

sabato 6 luglio 2024

GIACOMO SAMPIERI.(DI)SEGNO, FORMA, COLORE

UNA GIORNATA AL MARE #21
Giacomo Sampieri
UNA GIORNATA AL MARE #21
2024
olio su tela 50x120 cm
Giacomo Sampieri (Vittoria (RG), 1954) è artista figurativo di solida formazione accademica, diplomato al Primo Liceo prosegue gli studi frequentando i corsi dell'Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Dal 1992 si afferma in numerose mostre personali e collettive in Italia e all'estero aggiudicandosi premi e riconoscimenti fra cui il prestigioso trofeo Arte Mondadori edizione 2008.
Autore di setosi paesaggi a pastello pervasi da una soffice luminosità, esposti nel 2003 all'Ermitage di San Pietroburgo nell'ambito del progetto Europastello, è tuttavia nelle figure ad olio che si esprime al meglio la sua vocazione pittorica, dove il focus introspettivo della lente scruta implacabile rughe, sguardi, volti di amici e familiari, soggetti fortemente connotati; nella quale l’obiettivo fotografico cattura situazioni intime, indugia su dettagli e ricostruzioni d’ambiente solo in apparenza ordinari.
GIOANASS
Giacomo Sampieri
GIOANASS
2024
olio su MD 25x36 cm

Molti sono i critici e i curatori che hanno speso parole d’encomio per la capacità di Sampieri di focalizzare e porre in risalto ciò che passa sotto traccia agli occhi dei più. Quasi un reportage, la sua resa oggettiva dell'azione si articola in rassegne personali secondo un efficace racconto ai limiti dell'iperrealismo col preciso intento di far riflettere e immedesimare l’osservatore nella scena descritta, secondo il preciso taglio critico premesso dall'autore. Atmosfere hopperiane si fondono in un'aura malinconica, il dramma dell'esistenza descritto nelle tele freudiane si stempera in situazioni amene popolate di attori coinvolti in una sequela di semplici gesti quotidiani; cellule vitali di una collettività dinamica, tessuto connettivo dell’esistenza, le relazioni umane sono qui indagate, scrutate, spesso percepite a livello epidermico e infine restituite nella loro verità essenziale.

UNA GIORNATA AL MARE # 15

Giacomo Sampieri

UNA GIORNATA AL MARE # 15

2023

olio su tela 90x90 cm

Docente dei corsi di pittura e disegno, nonché Presidente dell'Associazione Artistica Culturale ARTinsieme, vicepresidente dal 2022 del Piemonte Artistico e Culturale, l'opera di Sampieri rientra in un'ottica di scambio e divulgazione del patrimonio artistico locale, convinto, come Pierre Tchakhotine ideatore del progetto internazionale Europastello già menzionato, che “l’unione culturale del nostro continente passa obbligatoriamente attraverso una collaborazione attiva dei suoi artisti”.

Fattivamente coinvolto con una nutrita schiera di artefici ad ogni latitudine nella promozione dell'arte figurativa, si trova a proprio agio anche entro la circoscritta dimensione di una piccola comunità locale, Rueglio in Valchiusella nella fattispecie, poiché la tecnica pittorica non conosce confini e spazia in modo trasversale in ogni territorio. Ovunque risiedono e si possono affermare principi di integrità e bellezza. 

INTERNO, GIORNO
Giacomo Sampieri
 INTERNO, GIORNO
2024
olio su tela 50x60 cm
In quest’occasione Sampieri propone al pubblico una serie di opere scelte fra quelle recentemente realizzate. La selezione comprende i soggetti privilegiati dal pittore: ritratti, figure e paesaggi prevalentemente eseguiti con la tecnica ad olio su tela. Fra questi si riconoscono il litorale di Una giornata al mare, quello toscano, più volte raffigurato, ma anche i declivi delle Langhe, gli scorci della nativa Sicilia. L'amico Gioanass, di Fiorano, "intellettuale poliglotta e tanto altro", conosciuto frequentando il gruppo "Artisti Canavesani" di Ivrea, il ritratto giovanile della moglie di Interno giorno, entrambi del 2024 e altrettante figure appartenenti alla Torino storica, alla vitalità commerciale del Balôn, alla comunità multietnica di Porta Palazzo, alla movida del quadrilatero romano, sono i soggetti caratteristici fondati su un sostrato di aneddoti, mondanità e vita vissuta.
La manifestazione, a cura di L.A.G.S. (Laboratorio Artistico), è patrocinata dal Comune di Saint Vincent e sarà accompagnata da una pubblicazione con una selezione di testi critici di Edoardo Di Mauro e Angelo Mistrangelo, a corredo di alcune immagini delle opere esposte.

GIACOMO SAMPIERI – “(di)segno, forma, colore”
Galleria Civica d’Arte Moderna
via Chanoux, 41 – Saint Vincent (AO)
Inaugurazione giovedì 18 luglio 2024, dalle ore 17.30
Dal 18 al 29 luglio 2024
Orario: da martedì a venerdì 17 -19; sabato e domenica 10,30 – 12,30 / 16 – 19
Per informazioni: sampictor@libero.it; t. 3485902403

domenica 16 giugno 2024

HOPING TOGETHER

Taccuino di viaggio
 ERIKA RIEHLE
Taccuino di viaggio
Fra’ Giovanni da Pian del Carpine, missionario francescano, incontra a Karakorum nel 1246 il Gran Khan per consegnargli una lettera di Innocenzo IV, stabilendo il primo contatto ufficiale fra la Mongolia e il mondo occidentale.
Dal 31 agosto al 4 settembre 2023 Papa Francesco compie il primo viaggio di un pontefice in questa “cerniera asiatica stretta tra Russia e Cina”.
Ancor prima, il 10 giugno 2018, Paola Giacomini - quarantenne di Caprie, in Val di Susa - parte da Haragorin, cuore della Mongolia,  con l’obiettivo di raggiungere Cracovia sulle impronte dei discendenti di Gengis Khan, per depositare la riproduzione di un’antica freccia nella Chiesa di Santa Maria, quale tributo all’eroico trombettiere del XIII sec., colpito alla gola da un dardo nell’atto di annunciare ai polacchi l’imminente invasione mongola.
Frammenti d’infinito e d’eterno nel tempo e nello spazio
ANNA TORRE
Frammenti d’infinito e d’eterno
nel tempo e nello spazio
Un’avventura che ha ispirato i nove artisti del contest HOPING TOGETHER, ideato insieme all’Associazione Culturale Galfer20 in collaborazione con Mediacor dalla curatrice Monica Fasan, dopo aver appreso dall’incontro con la Giacomini i dettagli della sua straordinaria impresa.
La cerimonia di premiazione dei primi tre classificati e l’inaugurazione della mostra collettiva nella Sala approfondimenti della sede in via Cialdini, 4 a Torino, si sono svolte il 17 maggio scorso durante la festa per il primo anniversario del CAM Cultures and Mission (ex Centro di Animazione Missionaria), polo culturale nato per volontà dell’Istituto Missioni Consolata come luogo di incontro e di promozione della collezione del Museo Etnografico e di Scienze Naturali, attraverso contributi multimediali, traduzione dei testi in LIS e un percorso reso accessibile a tutti.
Memorie in granelli di sabbia
VALENTINA GIARLOTTO
Memorie in granelli di sabbia
Il concorso HOPING TOGETHER ha decretato prima classificata Erika Riehle con Taccuino di viaggio, composizione che restituisce il ‘giusto ordine’ (taqwīm, in arabo) agli aspetti di una terra composita ed evoca nel cerchio la ciclicità della vita e la forma circolare della Ger, tipica tenda con le colonne di legno e le pareti in feltro, dimora accogliente per il viandante in transito nell’arida steppa. Sul secondo gradino del podio si colloca Anna Torre con l’incisione Frammenti d’infinito e d’eterno nel tempo e nello spazio su lastra di pietra grezza solcata al centro da un corso d’acqua e in terra ferma i cavalli, fidi destrieri di un popolo nomade. Terza classificata l’illustrazione di Valentina Giarlotto, Memorie in granelli di sabbia, fiabesco ritratto di bambina asiatica accanto al Camelus bactrianus, specie diffusa nelle zone desertiche di questa regione.
Percorso
PABLIU LUCERO
(TDFCollective)
Percorso
Al contest hanno partecipato anche Francesca Thermes, autrice di Orizzonte nomade, poesia e collage in forma metrica e geometrica; Guido Mannini dopo aver vissuto e dipinto le immense dune del Sahara sferzate dal vento, si cimenta nella Corsa di cammelli nel paesaggio magico del Gobi; Roberto Semenzato cattura Il respiro della Mongolia (Nomadi) nella coppia di bambini intenti a giocare, segno di fiducia e speranza nel futuro. Marina Tabacco realizza il dittico informale La ricerca dell’armonia – La festa del Villaggio. Danza Tsam, risolto sull’alternanza di blu e rosso, sugli estremi opposti di una terra segnata da forti contrasti. Pabliu Lucero del collettivo The Double Face (TDFCollective) presenta Unione e Percorso, esiti di un’azione performativa “che ha coinvolto diversi attori della città di Torino e diverse culture, andando a creare un ponte di pace tra i popoli”.
Infine, gli elementi e la natura racchiusi nell’opera polimaterica di Mario Giammarinaro, Mareggiata, costituiscono il nesso fra prossimità e lontananza, porta d’Oriente sulle rotte carovaniere della Via della Seta.

HOPING TOGETHER
Fino al 31 luglio 2024
CAM Cultures and Mission 
Via Cialdini, 4 - Torino
Orario: dal martedì al sabato 10-13 e 15-18; domenica su appuntamento (è gradito un cenno di conferma).  Lunedì chiuso.
Info e prenotazioni: t. +39 334 260 0967; 011 4400400; info@cam.consolata.eu

sabato 8 giugno 2024

VENARIA GREEN ART

Sguardo di natura
ARS RURALIS
(Simone Mulazzani, Valentina Grossi)
Sguardo di natura
part.
VENARIA GREEN ART  è il nuovo festival artistico, nei Giardini della Reggia di Venaria dal 13 Maggio al 13 Ottobre 2024, a cura di Alessia Bellone e Cecilia Serafino, nato per completare il percorso di installazioni già presenti nei Giardini stessi e ideato per mettere al centro il rapporto tra uomo, architettura e natura.
9 artisti, italiani e internazionali hanno restituito nuova linfa alla materia vegetale di scarto presa in loco, per creare opere di land art site specific riferite al complesso venatorio della Reggia.
Mammy
RODOLFO CASATI
Mammy
Zoomorfe (Rodolfo Casati, Rodolfo Liprandi), con rimandi al mito di Diana (Ars Ruralis, alias Simone Mulazzani e Valentina Grossi; Tim Norris), imperniate sull'evoluzione delle stagioni (Marco Nones), sul concetto di comunità (Erika Inger), ogni installazione rivendica uno stretto legame con gli elementi e l’ambiente circostante (Rumen Dimitrov, Berit Skjøttgaard Laursen, Roy F. Staab), costituendo pertanto un work in progress.
La Mantide
HILARIO ISOLA
La Mantide
Nel Potager Royal alla Cascina Medici del Vascello nel Parco Basso dei Giardini è possibile visionare La Mantide, realizzata con reti antigrandine da Hilario Isola, a completamento del progetto Sinergie Esapodi, inaugurato a novembre 2023 nel Parco Alto con le installazioni Palpares libelluloide e Ape Regina, dichiarazione d'intenti dell'artista in favore di biodiversità, lotta biologica integrata e adozione di buone prassi in agronomia.
Circle of life
RUMEN DIMITROV 
Circle of life
La visita alle opere d’arte nei Giardini sarà accompagnata da una serie di iniziative collaterali al Festival incentrate sul rapporto tra sostenibilità, arte, cibo, letteratura e sport.
Ingresso al Festival compreso nei biglietti della Reggia (maggiorato di 1 euro in occasione degli eventi concomitanti).
Per informazioni sul programma: lavenaria.it

venerdì 7 giugno 2024

CARAVAGGIO ALLA REGGIA DI VENARIA

La flagellazione
Caravaggio
La flagellazione, 1607
Olio su tela
Napoli, chiesa di San Domenico Maggiore
A partire dal 7 giugno, la mostra CAPODIMONTE DA REGGIA A MUSEO. Cinque secoli di capolavori da Masaccio a Andy Warhol, in corso alla Reggia di Venaria fino al 15 settembre 2024, arricchisce il suo percorso espositivo con La Flagellazione di Cristo di Michelangelo Merisi da Caravaggio, che completa l’esposizione con un allestimento apposito, dedicato allo straordinario capolavoro del grande pittore lombardo.
Realizzato nel 1607 per la chiesa di San Domenico Maggiore a Napoli, con un ductus rapido dallo stile anti accademico, il dipinto è stato trasferito nel 1972, per motivi di sicurezza, al Museo di Capodimonte che ne detiene tutt’oggi la custodia, unica opera del Maestro in collezione.

Il ciclo delle CONVERSAZIONI A CORTE - calendario di conferenze dal 2009 abbinato alle mostre e alle attività culturali della Reggia di Venaria -  prosegue GIOVEDÌ 20 GIUGNO alle ore 16, 30 con un focus sulla mostra CAPODIMONTE DA REGGIA A MUSEO e in particolare sul recente riallestimento delle sale seicentesche del Museo napoletano promosso da Sylvain Bellenger (curatore con Andrea Merlotti della mostra in corso a Venaria).
Ne parleranno i curatori Stefano Causa (Università degli studi di Napoli Suor Orsola Benincasa) e Patrizia Piscitello (Ufficio mostre e prestiti, Museo e Real Bosco di Capodimonte) ripercorrendo la fortuna critica della Flagellazione di Caravaggio nel contesto artistico partenopeo.
L'ingresso alle Conversazioni è gratuito su prenotazione, fino ad esaurimento posti.
Info e prenotazioni: prenotazioni@lavenariareale.it

lunedì 3 giugno 2024

LA COLLEZIONE DEL PRINCIPE EUGENIO

Giovane olandese alla finestra
Gerrit Dou (Leida 1613 – 1675)
Giovane olandese alla finestra, 1662
Olio su tavola
Al secondo piano della Galleria Sabauda è visitabile il nuovo allestimento con oltre 180 opere della prestigiosa COLLEZIONE DEL PRINCIPE EUGENIO DI SAVOIA SOISSONS, a cura di Annamaria Bava e Sofia Villano. Il progetto dello studio Loredana Iacopino architettura, riprende la cromia delle tappezzerie in damasco blu del cabinet del Belvedere Superiore di Vienna, in cui originariamente erano esposte molte delle opere in rassegna, fra cui La ragazza alla finestra di Gerrit Dou, del gruppo dei Fijnschilder, i “pittori raffinati” di Leida.
Le prime due sale, dedicate alla  pittura fiamminga del XV e XVI secolo, annoverano autori celeberrimi fra cui Jan van Eyck, Rogier van der Weyden e Hans Memling.
Le stigmate di san Francesco
Jan van Eyck (Maaseik (?), circa 1390 – Bruges 1441)
Le stigmate di san Francesco, Circa 1430
Olio su tavola
Tredici paesaggi del vedutista Jan Griffier, pittore attivo nei Paesi Bassi e in Inghilterra si distinguono per numero e qualità, paragonabili solo al nucleo conservato presso la Gemäldegalerie Alte Meister di Dresda.
Una cospicua presenza è riservata alle Scuole italiane del Seicento: il barocco genovese, con gli epigoni di Rubens e Van Dyck; la scuola romana marattesca e del Sassoferrato, il classicismo di Ghisolfi e i rigogliosi paesaggi di Gaspard Dughet.
Alla pittura bolognese di tardo Seicento appartiene la tela acquistata dal Ministero della Cultura nel 2022 per le collezioni dei Musei Reali, esposta per la prima volta, raffigurante Bacco e Arianna di Giovanni Antonio Burrini.
Natura morta con fiori, frutta e vaso con rilievi
Abraham Brueghel (Anversa 1631 – Napoli 1697)
Natura morta con fiori, frutta e vaso con rilievi, 1673
Olio su tela
La sala conclusiva è dedicata alla scena artistica femminile tra Cinquecento e Seicento, ancora in gran parte da svelare: Sofonisba Anguissola, ritrattista di fama europea per molti anni  al servizio del re di Spagna Filippo II; Giovanna Garzoni, che svolse un’intensa attività per la Corte sabauda; Fede Galizia autrice del brillante e ricercato dipinto Giuditta con la testa di Oloferne; Orsola Maddalena Caccia, figlia del pittore Guglielmo detto il Moncalvo, che trascorse la sua esistenza in convento e diede vita a una produzione di grande successo.
Eugenio di Savoia Soissons (Parigi, 1663 – Vienna, 1736) si distinse per essere raffinato mecenate - cultore del classicismo di Nicolas Poussin, Guido Reni e Francesco Albani -, fu stimato comandante in capo dell’esercito asburgico, come documentano le dieci grandi battaglie dipinte da Jan van Huchtenburg (Haarlem, 1647 – Amsterdam, 1733), attivo a Parigi tra il 1667 e il 1670 alla corte di Luigi XIV.
Amarilli e Mirtillo
Antoon van Dyck e bottega (Anversa 1599 – Londra 1641)
Amarilli e Mirtillo, 1631 – 1632
Olio su tela
La collezione si avvalse di contributi importanti nel corso del XVII, fino al XIX secolo. Il duca Vittorio Amedeo I convocò negli anni Trenta e Quaranta Francesco Cairo, insigne rappresentante del barocco lombardo; il fiammingo Jan Miel giunse nel 1658 a Torino al servizio di Carlo Emanuele II. Per Vittorio Amedeo II, sul finire del secolo, il viennese Daniel Seiter lavora negli appartamenti al piano nobile di Palazzo Reale, mentre Andrea Pozzo realizza grandi cicli d’affreschi per le chiese dell’ordine gesuita di Torino e Mondovì.
Un incremento del corpus fiammingo e nordico si deve all’acquisto, da parte  di Carlo Emanuele III nel 1737, della raccolta di Giovanni Battista Bodissoni, membro di una nobile famiglia originaria di Bruxelles, residente a Venezia.
Un ulteriore gruppo di autori fiamminghi e nordici proviene dal Palazzo Durazzo di Genova, dal 1824 proprietà di Carlo Felice di Savoia.
Fiera nei dintorni di Anversa
Jan Griffier (Amsterdam 1645/1652 – Londra 1718)
Fiera nei dintorni di Anversa, Circa 1710 – 1715
Olio su rame
Infine, risale al 1866 l’acquisizione del Vecchio dormiente, capolavoro giovanile di Rembrandt van Rijn uno dei rari dipinti autografi del pittore olandese presenti nei musei pubblici italiani.
Oltre a valorizzare una delle raccolte di pittura fiamminga e olandese più importanti d’Italia per estensione cronologica e varietà di generi, il nuovo allestimento al secondo piano della Galleria Sabauda ospita la Collezione Gualino, trasferita dal terzo piano (ora dedicato all’esposizione di ceramiche Lenci), contrassegnata dal portale di colore verde, in un gioco di contrappunti col blu e azzurro sul fronte opposto, attraverso il corridoio centrale entro il fondale scuro delle sale, in un suggestivo alternarsi di luci, ombre e fughe prospettiche.

LA COLLEZIONE DEL PRINCIPE EUGENIO DI SAVOIA SOISSONS E LA PITTURA FIAMMINGA E OLANDESE
Nuovo allestimento permanente 
Musei Reali di Torino
Galleria Sabauda, secondo piano
Piazzetta Reale, 1
Orario: dal martedì alla domenica, dalle 9 alle 18 (la biglietteria chiude un’ora prima)
Ingresso compreso nel biglietto ordinario dei Musei Reali.
https://museireali.beniculturali.it

giovedì 30 maggio 2024

PALAZZO BAROLO INCONTRA IL GIAPPONE

Kan Takahama, La lanterna di Nyx
Prosegue il programma di eventi a margine della mostra SHINHANGALa Nuova Onda delle Stampe Giapponesi, in corso fino al 30 giugno 2024 nelle sale di Palazzo Barolo a Torino.
Dopo gli approfondimenti della curatrice Paola Scrolavezza, il talk dedicato alla Trilogia di Nagasaki della mangaka Kan Takahama tenuto da Asuka Ozumi (Università di Torino), dopo aver scoperto con Chiara Bottelli Il linguaggio nascosto del kimono, continua l’affascinante viaggio alla scoperta della millenaria cultura del Giappone.

Moyoco Anno, Sakuran
Il mese di maggio ha visto protagonisti il giapponismo di Aubrey Beardsley raccontato dal Prof. Gino Scatasta (Università di Bologna); la conferenza per SalTo Off 2024 di Giorgio Amitrano dedicata alle declinazioni contemporanee del Genji monogatari (La storia di Genji), capolavoro risalente agli inizi dell’XI sec., e la ricerca della studiosa Anna Specchio (docente di Lingue e letterature del Giappone e della Corea all’Università di Torino) condotta sull’opera di Moyoco Anno, mangaka nota in Italia per titoli come Sakuran Memorie di un gentiluomo, dove le eroine femminili riprendono in chiave moderna i modelli dei bijinga, «ritratti di belle fanciulle» peculiari della pittura ukiyo-e nel periodo Edo (XVII-XIX sec.).

Gli incontri conclusivi si terranno, come i precedenti, a Palazzo Barolo, in via delle Orfane 7/A - Torino.

Sadayakko (Foto Nadar)
Domenica 9 Giugno, ore 17,30

Sadayakko a Torino e la scoperta del teatro giapponese
con  Carmen Covito
(scrittrice e traduttrice)
Nell’aprile del 1902 al pubblico italiano fu presentato per la prima volta uno spettacolo di teatro giapponese. Protagonista era Sadayakko, un’ex geisha diventata attrice considerata dai giornalisti europei “la Duse del Giappone”. Ne ripercorreremo la sfolgorante carriera con la scrittrice Carmen Covito.

Sabato 15 Giugno, ore 17,30

L’origine del manga in un Giappone sospeso tra tradizione e modernità
con Fabio Valerio
(redattore capo di “Mondo Japan”)
Fabio Valerio farà conoscere  la storia del fumetto giapponese a partire da Hokusai, passando dal Maestro Osamu Tezuka, che ha messo le basi per il Manga moderno, arrivando agli autori che lo hanno diffuso nel mondo, portandolo al successo: da Go Nagai a Leiji Matsumoto, da Eiichiro Oda a Rumiko Takahashi, creando un genere in cui il folklore si mixa con l’ iper-tecnologia.


Gli eventi collaterali di SHINHANGA. La nuova onda delle stampe giapponesi sono gratuiti per i visitatori della mostra con il biglietto valido per il giorno dell'evento. 
Prenotazione obbligatoria:  info@vertigosyndrome.it.
Informazioni: www.shinhanga.it

mercoledì 29 maggio 2024

CAPODIMONTE. DA REGGIA A MUSEO

Antea
Parmigianino
Antea, 1535 circa
Olio su tela
Napoli, Museo e Real Bosco di Capodimonte

La Reggia di Venaria ospita, fino al 15 settembre 2024 nelle Sale delle Arti, CAPODIMONTE da Reggia a Museo. Cinque secoli di capolavori da Masaccio a Andy Warhol, una grande mostra con oltre sessanta opere di grandi maestri da Masaccio a Parmigianino, da Tiziano a Caravaggio, fino ad arrivare ai giorni nostri, con importanti prestiti dalle collezioni dei Musei Reali di Torino, a rimarcare gli stretti rapporti tra i casati Savoia e Borbone.
La rassegna racconta l’ascesa al trono di Carlo di Borbone nel Regno di Napoli, dopo essere entrato in possesso - nel 1732 - del Ducato di Parma e Piacenza, favorito dalla madre Elisabetta Farnese regina di Spagna.
La Crocifissione
Masaccio  
La Crocifissione, circa 1426
Tempera su tavola
Napoli, Museo e Real Bosco di Capodimonte
Acquisita la collezione d’arte Farnese con legato materno, Carlo ne richiese una ricognizione sin dall’inizio del 1734, in previsione del trasferimento nella nuova dimora.
Il 10 settembre 1738 fu posta la prima pietra del Palazzo Reale di Capodimonte, dotato di un vasto bosco per le battute di caccia. Dal 1739 una commissione incaricata individuò nelle camere verso il mare, più luminose, la sede adatta per  la quadreria, come testimoniato in seguito dai viaggiatori del Grand Tour - in special modo Johann Joachim Winckelmann (1758) e il canonico Sigismondo Manci (1760). La disposizione era per “medaglioni”: Raffaello e i toscani, Correggio, Parmigianino, Schedoni, Tiziano, i veneti, Annibale Carracci e i Bolognesi del Seicento.
La trasfigurazione
Giovanni Bellini
La trasfigurazione, circa 1478-79

Olio su tela
Napoli, Museo e Real Bosco di Capodimonte
Nel 1734, con l’avvento al trono di Carlo di Borbone, Napoli diventa capitale cosmopolita del Regno. Il re vi insediò fabbriche e manifatture protette la cui produzione raggiunse ben presto livelli di qualità notevoli, dalle porcellane (1743), agli arazzi (1737), alla stamperia reale (1750), alla fabbrica di armi. Il figlio Ferdinando, subentrato al padre (dal 1759 nominato re di Spagna), a sua volta riproporrà gusto ed ambizioni analoghe.
Egli stabilirà, con Regolamento del 1785, le responsabilità dei custodi, dei consegnatari e gli orari di accesso al pubblico e ai copisti alle sale della pinacoteca: era sorto in tal modo il primo museo napoletano.
Negli ultimi decenni del Settecento Ferdinando formulò inoltre l’ipotesi di un museo generale in grado di raggruppare tutti i beni di proprietà reale, in linea con quanto la museografia illuminista veniva sviluppando all’epoca in Europa.
La flagellazione
Caravaggio
La flagellazione, 1607
Olio su tela
Napoli, chiesa di San Domenico Maggiore
A tale scopo, essendo la Reggia di Capodimonte ancora incompleta, si elaborò un progetto di risistemazione dell’antico Palazzo degli Studi fino ad allora sede dell’Università per la fruizione pubblica delle collezioni.
La costruzione della Reggia procedeva intanto con lentezza, tra mille ostacoli di natura tecnica ed economica, arricchendosi comunque nella seconda metà del Settecento di ritratti ufficiali ad opera di Mengs, Angelika Kauffmann, di soggetti celebrativi di Panini e della folta schiera di vedutisti come Volaire. Alla fine del Settecento la Galleria di Capodimonte risulta composta da circa 1.800 dipinti, una dimensione considerevole anche in rapporto ad istituzioni coeve.
Ercole al bivio
Annibale Carracci
Ercole al bivio, 1596
Olio su tela
Napoli, Museo e Real Bosco di Capodimonte

A seguito dell’irruzione in città nel 1799 delle truppe francesi, il patrimonio subì un ingente saccheggio da cui Ferdinando IV di Borbone riuscì a preservare 14 capolavori, mettendoli in salvo a Palermo l’anno precedente.
Chiusa la prima stagione museale di Capodimonte, l’edificio tornò a configurarsi come palazzo di corte durante il regno dei napoleonidi (dal 1806 al 1815), fino alla restaurazione borbonica e al periodo post unitario.
Capodimonte diventerà museo statale nel 1957 accogliendo tutte le raccolte medievali e moderne dal Museo nazionale, l’ex Palazzo dei Regi Studi; avvalendosi inoltre di ulteriori acquisizioni provenienti da chiese e conventi dopo la soppressione degli ordini monastici, come la straordinaria collezione del Quarto del Priore della Certosa di San Martino.
Al termine del percorso espositivo Vesuvius, insolita tela ad acrilico di Andy Warhol, esemplifica il segmento contemporaneo della collezione e anticipa la moderna trasformazione del Museo in Campus culturale multidisciplinare, prevista entro il 2025. 

CAPODIMONTE da Reggia a Museo.
Cinque secoli di capolavori da Masaccio a Andy Warhol

29 marzo - 15 settembre 2024 
Reggia di Venaria
Sale delle Arti 
Piazza della Repubblica 4 - Venaria Reale (TO)
Orario: da martedì a venerdì: dalle ore 9.30 alle 17; sabato, domenica e festivi dalle ore 9.30 alle 18.30. Lunedì giorno di chiusura (tranne festivi). Gli ingressi chiudono un’ora prima rispetto agli orari indicati.
www.lavenaria.it

martedì 28 maggio 2024

FESTIVAL INTERNAZIONALE DELL’ECONOMIA


 “Chi possiede la conoscenza”
è il tema della terza edizione del
Festival Internazionale dell’Economia
dal 30 maggio al 2 giugno 2024 a Torino  
 
Dopo il successo delle prime due edizioni, che si sono occupate rispettivamente di “Merito, diversità e giustizia sociale” (2022) e di “Ripensare la globalizzazione” (2023), il Festival Internazionale dell’Economia torna in alcune delle più belle sale del centro storico di Torino, ospitando i più grandi economisti e ricercatori del mondo.   
Il Festival è ideato, progettato e organizzato dagli Editori Laterza con la direzione scientifica di Tito Boeri ed il sostegno di TOLC (Torino Local Committee), che riunisce varie istituzioni piemontesi coordinate dalla Fondazione Collegio Carlo Alberto. 
 

Il digitale ha completamente trasformato il modo con cui ci informiamo, comunichiamo, facciamo acquisti. Tutte queste scelte generano conoscenza. Ma chi controlla e sfrutta queste immense fonti di dati? E a che scopo? 
 Netflix, Spotify, Airbnb, Amazon etc., i social media − Instagram, TikTok, X ed altre piattaforme − hanno permesso a miliardi di persone di comunicare quasi a costo zero.    
Più scelta, più comodità, più informazioni, a prezzi spesso più bassi. Eppure la concentrazione riduce anche la concorrenza e l’innovazione e c’è il rischio che le diseguaglianze nell’accesso e nella capacità d’uso della tecnologia aumentino le tensioni sociali già esistenti.
 

Il problema di fondo è governare, anziché subire, il progresso tecnologico e regolamentare l’accesso a questa immensa fonte di dati. Ma come farlo? E hanno i governi la forza necessaria? 
A questi e a molti altri argomenti sarà dedicato il programma di incontri del Festival Internazionale dell’Economia, come sempre, strutturato attraverso lezioni magistrali, ma anche coinvolgendo le università e il mondo delle scuole attraverso incontri sul territorio, a Torino e in diverse città del Piemonte. 

Maggiori informazioni sui canali social: Instagram, Facebook, LinkedIn e X e sul sito www.festivalinternazionaledelleconomia.com