lunedì 28 ottobre 2024

MOSTRA DI PITTURA TRA 800 E 900

A. TAVERNIER
A. TAVERNIER
Baite in montagna
37x28 cm
Basterebbe il focus su Lorenzo Delleani per confermare la qualità dell'annuale rassegna che la Galleria Fogliato - in via Mazzini 9 a Torino - dedica alla pittura piemontese Tra Ottocento e Novecento, giunta ormai all’ottantesima edizione.
La mostra propone 115 dipinti di 51 artisti, provenienti da collezioni private, fra cui il capolavoro Abbeveraggio, esteso olio su tela di Carlo Pittara (Torino 1835 - Rivara (TO) 1891) esposto alla Promotrice delle Belle Arti di Torino nel 1884 e Sul lago di Ginevra, opera che riflette la personalità antiaccademica di Antonio Fontanesi (Reggio Emilia 1818 - Torino 1882), interessata alle nebulose atmosfere romantiche di matrice inglese e alla figurazione "sur le motif” appresa in ambiente parigino.
E. REYCEND
E. REYCEND
Verso il tramonto
32,5x24 cm
La Galleria Fratelli Fogliato, fondata da Luigi Fogliato nel 1919, poi trasmessa ai figli Luigi ed Eugenio, è attualmente condotta dai rispettivi figli Carlo Alberto e Alessandro, dinastia che oggi prosegue con le figlie dei titolari Serena e Francesca. Tra passato, presente e futuro, l’attività continua ad essere un punto di riferimento nella compravendita di opere d’arte di pregio, specie di area piemontese, forte dell'esperienza - si potrebbe definire artigianale - ereditata dai padri, basata sull'analisi diretta dell’opera, per stabilire con certezza i parametri di autenticità e scartare, per contro, le numerose imitazioni immesse sul mercato.
V. CAVALLERI
V. CAVALLERI
Panni stesi
44x32,5 cm
È il caso dei paesaggi di Lorenzo Delleani (Pollonera (BI), 17 gennaio 1800 - Torino, 11 novembre 1908), - Salendo la mulattiera da Oropa al lago del Mucrone, Pranzo campagnolo, Cavalli al pascolo, Covone, Stradina tra le case, fra i nove esposti - certamente mai eseguiti su tela, ma piuttosto su tavole di pioppo di piccole dimensioni (25x37 cm) fino al 1886 e di misura standard (31x46 cm) dal 1886 al 1908. La tesi è suffragata dai testi biografici sull’autore, i quali riferiscono di «assicelle» in legno destinate a esposizioni torinesi più «domestiche», come quelle del Circolo degli Artisti e della Società degli Acquarellisti e Pastellisti, nata nel 1892, della quale lo stesso Delleani fu presidente -, adottate fin dal 1881, quando decise di abbandonare i temi di storia per dedicarsi esclusivamente alla produzione paesistica.¹
P.C. GILARDI
P.C. GILARDI
Le stampe osé
35,5x45,7 cm
I soggetti sono i prediletti dalla Scuola di Rivara, esemplificati dalla quiete pastorale di Serenità estiva, dello spagnolo Serafino De Avendaño (Vigo 1838 - Valladolid 1916), da Enrico Reycend (Torino 1855 - 1928), il più impressionista fra i piemontesi, autore di Barche sulla spiaggia, Verso il tramonto, originali vedute per lo più del litorale ligure, dalla stesura a “trapunto” sul tipico supporto in cartone francese, del tutto simile al rapido dettato di Sisley.
Ma il paesaggismo piemontese, naturale o urbano - peculiari gli scorci puntuali di Follini (Mercato a Muzzano biellese), il Meriggio sul Po a Torino di Ghisolfi, i mercati di Chivasso e Pont Canavese, condotti con generose pennellate materiche da Alessandro Lupo -, accolto con favore dagli storici M. Bernardi, R. Longhi, A. Dragone, autori di circostanziati saggi critici sull’argomento, non si esaurisce nel confronto con i maestri d’oltralpe - Corot, i Barbizonniers, Courbet - che i viaggi all'estero e le esposizioni internazionali posero in feconda dialettica con i pittori nostrani.
C. MAGGI
C. MAGGI
Tramonto al Monginevro
60x49,5 cm
A completare il milieu subalpino partecipano anche gustose scene di genere: il verismo di Giuseppe Gheduzzi (Il piccolo artigiano, La bottega del vasaio), l'innocente malizia dei tre vetusti osservatori innanzi a Le stampe osé di Pier Celestino Gilardi, autore anche dei Lavori alla chiesetta, saggio di religiosità vernacolare affine al Benedicite di Italo Mus, al successivo Funerale a Monasterolo di Lanzo di Carlo Musso, portatore dei «valori plastici» del Novecento, o all’evocativo Tramonto al Monginevro di Cesare Maggi. Comparto iconografico cui si assommano gli interni borghesi di Giani e Cavalleri, le figure virili in costume, piccoli oli su cartoncino di G.B. Quadrone e l'infanzia ritratta da Carpanetto, Irolli e Paoletti.
A. PASINI
A. PASINI
Caccia al falco
47x33 cm
In conclusione, non mancano nel panorama artistico fra Otto e Novecento esemplari dal sapore esotico, altrove immaginario tipicamente borghese, “luogo di introspezione sentimentale, di fuga interiore, di estetizzante liberazione dal volgare e dal comune”², presente nell’”atmosfera orientaleggiante della città lagunare” di Follini e Santoro, ma soprattutto nella vasta produzione orientalista di Alberto Pasini, inviato per conto del governo francese in Persia, Turchia, Siria, Arabia ed Egitto a documentare, in modo analogo a quanto fecero i savants al seguito di Napoleone, usi e costumi dei paesi islamici, per tornare a dipingere a fine carriera i dintorni familiari di Cavoretto, frazione alle pendici della collina torinese. Un viaggio pittorico, quello proposto in Galleria, che a partire dalle vedute locali estende i propri confini geografici ad una meta ideale colma di attese, suggestioni e aspettative adempiute.

1) G.L. MARINI (a cura di), Dizionario dei pittori piemontesi dell’Ottocento, AdArte, Torino 2013, alla voce «DELLEANI, Lorenzo», p. 216.
2) R. BOSSAGLIA, Prefazione, in V. BOTTERI CARDOSO, Pasini, SAGEP Editrice, Genova 1991, p. 10.

Elenco pittori presenti: A. Abrate, L. Ajmone, V. Avondo, S. Bicchi, C. Biscarra, L. Bistolfi, G. Boetto, F. Bosso, C. Bossoli, G. Buscaglione, L. Calderini, M. Calderini, G.B. Carpanetto , V. Cavalleri, D. Cosola, L. Delleani, G. Depetris, S. De Avendaño, A. Falchetti, G. Falchetti, C. Follini, R. Fontana, A. Fontanesi, C. Gheduzzi, G. Gheduzzi, E. Ghisolfi, G. Giani, P.C. Gilardi, V. Irolli, A. Lupo, C. Maggi, C. Merlo, I. Mus, C. Musso, M. Olivero, A.G. Paoletti, A. Pasini, C. Pittara, G. Piumati, C. Pollonera, G.B. Quadrone, A. Raffele, E. Reycend, G.L. Righini, L. Roda, A. Rolla, G. Sacheri, R. Santoro, G. Sobrile, A. Tavernier, F. Vellan.

TRA 800 E 900
Fino al 9 novembre 2024

Galleria Fratelli Fogliato
Via Mazzini 9 - 10123 Torino
Orario: da martedì a sabato 10,30-12,30 / 16-19.
Tel. 011887733
http://www.galleriafogliatotorino.com

martedì 22 ottobre 2024

UNA CASA PER I CLOCHARD

Betta Casale
Angela BETTA CASALE 
ClocharDomus, ovvero offrire una dimora temporanea a chi non la possiede. È questo, almeno in senso figurato, l’intento delle opere esposte in Galleria Umberto I a Torino fino al 3 novembre 2024.
Luogo emblematico, di compresenze multietniche è situato nel cuore del più grande mercato d’Europa contrassegnato da interventi d’autore (il Palatinum dell’archistar Massimiliano Fuksas, Amare le differenze, luce d’artista di Michelangelo Pistoletto), sede di attività commerciali, attualmente al centro di un imponente piano di recupero urbanistico e sociale. Punto di riferimento mondano del centro storico torinese, nell’isolato Santa Croce incluso nel perimetro del Quadrilatero Romano, l’architettura eclettica della Galleria ottocentesca intitolata al secondo re d’Italia, apre uno squarcio sugli invisibili, sul popolo relegato agli angoli marginali della società.
Moriondo
Luigia MORIONDO
Il progetto è promosso dal Caus (Centro Arti Umoristiche e Satiriche) coordinato dal suo presidente Raffaele Palma - curatore, insegnante di calligrafia, ex docente di discipline umoristiche nel Corso di Laurea in Pedagogia della Facoltà di Magistero -, non nuovo a questo genere di iniziative (si ricordano tre precedenti edizioni fra il 2021 e il 2023). Quarantatré gli artisti coinvolti, invitati a ritrarre dal vero uno stile di vita spesso condensato in pochi oggetti consunti, vestigia di un passato non di rado glorioso, raso al suolo dalle avversità della vita.
Ne risulta un affresco sfaccettato, uno sguardo sensibile rivolto all’umanità ferita, atterrita dall’improvviso precipitare degli eventi; ne risulta una riflessione sulla precarietà dell’esistenza e sull’effimera utilità dei beni materiali.
Nava
Nicoletta NAVA
Molti sono i nomi noti, artisti con una longeva carriera espositiva all’attivo, che per l’occasione hanno accantonato la propria tecnica d’elezione o il genere pittorico indagato abitualmente (si pensi, ad esempio, ai boschi di Vinicio Perugia) per comporre nuovi scenari, spazi simbolici (Masoero, Viale, Vignolo), fotogrammi neorealisti (Moriondo, Origlia) di un habitat borderline ridotto all’essenziale (Betta Casale, Fava), piegato alle esigenze dei bisogni primari. Soggetti ispirati dal docile sguardo di un compagno di vita (De Maria, Mantilaro, Riccardi), di un fedele amico a quattro zampe (Alluto, Guasti, Lo Bue, Waser), oppure rievocati nel dimesso cumulo di stracci, vecchi indumenti abbandonati (Lavagna, Picciolini) o accatastati con cura dal loro proprietario (Cravero, Nava, Pallotta), nella tenace convinzione di tornare presto alla normalità. 
Vignolo
Idana VIGNOLO 
La rassegna, diffusa sotto le volte in vetro e metallo della manica centrale e dei bracci laterali della Galleria, risuona come appello corale per dar voce agli ultimi, in stridente contrasto con le animate conversazioni di avventori intenti a degustare bevande e aperitivi, talora indifferenti al racconto che si dipana sulle loro teste, assiepati nei dehors di locali urbani alternativi e ricercati. Perché la città sussiste anche di contrasti a tinte forti. Tutto vi trova spazio, lo sguardo indifferente, ma anche l’ostinata missione di un esercito di volontari in favore dei più deboli. Segnatamente, Porta Palazzo ospita il maggior numero di attività caritative dedicate agli homeless: Sermig, Cottolengo, Asilo Notturno Umberto I, Polo alimentare Barolo, Caritas, RePoPP, ecc., impegnate ad accogliere ogni giorno parte dei circa 2.500 bisognosi censiti nel territorio metropolitano.
Sciavolino
Enzo SCIAVOLINO
Realizzate ad acrilico su telo in PVC di dimensioni 1 x 1 m, colte dal vero a distanza più o meno ravvicinata nel rispetto della dignità umana e delle leggi prossemiche - gli autori si sono appostati di preferenza su marciapiedi, sulle panchine dei giardini o in fila alle mense del povero -, le opere si avvalgono delle figure retoriche più congeniali al linguaggio visivo: metafora (Massarotto, Negro, Laurenti), allegoria (Leocata, Luciani, Sciavolino), sineddoche (Donorà, Clemente) in cui il singolo dettaglio rimanda in modo efficace ad un significato più ampio.
Icone oggettive, inclusive - termine quanto mai ricorrente in questo preciso momento storico - a titolo di monito ricordano, a ridosso dell’inverno e degli eccessi consumistici delle prossime festività, che la solitudine non conosce differenze di censo, che anche nel più intoccabile degli individui si annida una parte negletta della nostra identità.

Espongono: A. Alluto, C. Barbero, A. Betta Casale, F. Clemente, Pi. Cravero, C. De Maria, F. Donorà, G. Fava, R. Giani, C. Guasti, G. Laurenti, S. Lavagna, P. Leocata, R. M. Lo Bue, S. Luciani, S. Magri, V. Mantilaro, A. Mapelli, R. Masoero, L. Massarotto, G. Mavilia, L. Moriondo, N. Nava , F. Negro, M.A. Onida, A. Origlia, C. Pallotta, R. Palma, V. Perugia, F. Picciolini, S. Piovano, F. Riccardi, E. Riehle, M. Sandrone, E. Sciavolino, M. T. Spinnler, L. Storero,  P. Tarasco, M. Tardon, M. Toma, S. Viale, I. Vignolo,W. Waser.

ClocharDomus
Fino al 3 novembre 2024. 
Galleria Umberto I
Piazza della Repubblica (Porta Palazzo) - Torino
Orario: dal lunedì al sabato dalle ore 7,30 alle 23,30; domenica dalle 9,30 alle 20. Ingresso gratuito.
Per informazioni: Caus - Centro Arti Umoristiche e Satiriche - info@caus.it; http://www.caus.it

giovedì 10 ottobre 2024

PRESENZE AL VALENTINO

Gian Giorgio Massara 

Virus: zona rossa
Claudio Giacone
Virus: zona rossa - cattura
Tecnica mista, cm 50x80
334 autori sono presenti nella 182ª rassegna d’arte della Promotrice delle Belle Arti, il sodalizio fondato nel 1842 da Cesare della Chiesa di Benevello - Presidente attuale Giovanni Prelle Forneris, curatore Angelo Mistrangelo, allestimento di Orietta Lorenzini.
Una rassegna che abbraccia numerosi temi, dai “messaggi” raccolti da Claudio Giacone (Covid), da Michele Racco (Gaza e una sofferta Maternità) sino a Cristiana Cassai che dipinge dei Bidoni abbandonati.
Ma sono i fiori amati da Vincenzo Polastri, Enrica Berardi, Amalia Passaro a riportare serenità.
Deus sive natura
Amalia Passaro
Deus sive natura
Acrilico su carta Canson, cm 50x70
Nel campo della scultura si segnala la figura di Rossana (Sergio Unia), costruttivi sono i grovigli ferrosi di Flavia Forlin in Rhiannon, quindi il saldo guerriero che emerge dalla pietra di Piero Ducato. E meditano sula scultura Mariell Guglielminetti e Gaetano Usciatta.
Una piacevole confusione di forme e colori è dovuta a Francesco Raga mentre Gabriella Malfatti propone un fantastico paesaggio composto da grotte.
Le vedute e le figure sono numerose. È Franco Inz a lasciarci un raccolto scorcio del Roero, Roberto Davico crea un borgo di case silenti, Delio Meinardi s’ispira al caratteristico torrione difensivo di Serralunga; ma sono Giorgio Cestari a immortalare la dannunziana Tamerice ed Ezio Sarà a isolare una porta fra nuvole e filari.
Snowboard (olimpiade)
Sergio Unia
Snowboard (olimpiade)
Bronzo, h cm 51
La modella della buona tradizione accademica è ripresa da Elsa Mantovani, il valore della Paternità s’imprime nei pannelli - di grigio velati - di Emanuela Capasso mentre Alessandro Ghione e Alessandro Fioraso dipingono rispettivamente un volto dall’intenso sguardo e un’estetica giovane donna.
L’intenso sguardo di una Ragazza creola nell’opera di Lino Baldassa, la veduta torinese di Franco Tomatis e il sereno Relax di Santina Barbera concludono una bella Esposizione per lo più legata ai sempre attuali temi della figurazione.

sabato 5 ottobre 2024

XXIX FESTIVAL DELLE COLLINE TORINESI

Ordalie
Chrystèle Khodr
Ordalie
© Marie Clauzade
Il Festival delle Colline Torinesi - Torino Creazione Contemporanea - la storica rassegna teatrale sin dalla sua nascita ideata e diretta da Isabella Lagattolla e Sergio Ariotti - torna dal 12 ottobre al 10 novembre 2024, con 7 prime, 6 produzioni, 15 spettacoli, 28 giorni di programmazione e 52 recite.
Giunto alla XXIX edizione, il Festival è organizzato da TPE – Teatro Astra e realizzato in partnership con la Fondazione Merz, in collaborazione con il Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale e Torinodanza Festival, la Fondazione Piemonte dal Vivo , la Lavanderia a Vapore e il Museo Nazionale del Cinema.
Inaugurano il cartellone la performance in prima nazionale La luz de un lago della compagnia El Conde de Torrefiel e il focus sul regista Romeo Castellucci.
Coinvolto nell’attuale sanguinoso conflitto, il Libano è per il secondo anno consecutivo Paese ospite della rassegna. Dopo Rabih Mrouè e Lina Majdalanie, Raed Yassin, Souhaib Ayoub è ora la volta di Chrystèle Khodr, artista proprio di Beirut, alle prese con la storia del suo Paese e con echi ibseniani nello spettacolo Ordalie.
Il risveglio
Pippo Delbono
Il risveglio
Ph Luca Del Pia
Conflitto e migrazioni sono al centro di Thebes: a Global Civil War di Pantelis Flatsousis e il monologo Hannah dedicato a Hannah Arendt interpretato da Francesca Cutolo su drammaturgia di Sergio Ariotti. Al futuro distopico di Fahrenheit 451 descritto da Ray Bradbury nel 1953, fa riferimento il rogo hitleriano del 10 maggio 1933, con più di 20.000 volumi bruciati, descritto in Il fuoco era la cura di Sotterraneo.
Allude alle migrazioni dall’Africa nonché alle polveri che raggiungono le nostre coste la coreografia di Sahara della regista Claudia Castellucci per la Compagnia di ballo Mòra.
È dedicata all’eclettico Pippo Delbono, ligure di Varazze, cittadino del mondo, la monografia d’artista, con gli spettacoli Il risveglio e La Notte, un concerto dell’autore e alcuni suoi film scelti dal Museo del Cinema.
Sahara
Claudia Castellucci
Sahara 
Una dura relazione tra sorelle rispecchia la violenza del mondo, in Elogio della vita a rovescio della coreana Han Kang, spettacolo interpretato da Giulia Scotti, diretto da Daria Deflorian.
Rimandi letterari a Italo Calvino suggeriscono a Giovanni Ortoleva una regia per la performance di Valentina Picello, intitolata Pagina; mentre dalla Salomè di Wilde, madalena reversa trae visionaria ispirazione per una coreografia interpretata da Gloria Dorliguzzo.
La sezione dedicata al teatro emergente costituisce un percorso di ricerca ispirato alle opere di Antonin Artaud: la rappresentazione di Stefania Tansini sovverte il rapporto spaziale tra pubblico e interpreti; la Piccola Compagnia della Magnolia in condivisione con la Stagione TST esplora con Cenci_rinascimento contemporaneo uno dei testi simbolo del cosiddetto 'teatro della crudeltà'. L’arte e la morte (da una conferenza tenuta alla Sorbona nel 1928) e il testo giovanile L’ombelico dei limbi esplorano l’identità, la follia, i demoni della vita di Artaud.
Thebes: a Global Civil War
Pantelis Flatsousis
Thebes: a Global Civil War
© Konstantinos Zilos
In collaborazione con Torinodanza il festival propone spettacoli più “drammaturgici”, altri più performativi, altri infine, e non pochi, più legati alla danza, come quelli citati di Stefania Tansini e madalena reversa e quello condiviso proprio con Torinodanza di Euripide Laskaridis, Lapis Lazuli o con marcata importanza della musica.
Come ogni anno al festival si affiancano appuntamenti collaterali in alcuni luoghi simbolo della cultura Torinese: dal Circolo dei Lettori al Palazzo della Radio, dal Cinema Massimo del Museo Nazionale del Cinema a Palazzo Scaglia di Verrua che ospita la sede di hopefulmonster editore.
Il festival conferma la collaborazione con il Liceo Vittorio Alfieri e il supporto di Blog Dams a cura di un gruppo di studenti del corso di Armando Petrini del DAMS di Torino. Inaugura invece quest’anno Radio 900, un progetto di podcast sul teatro del ‘900 ideato da Marco Zaccarelli e Radio Lab in collaborazione con l’Università di Torino e il Centro Studi del Teatro Stabile di Torino.

PORTICI DI CARTA

"A Torino la cultura è una passeggiata”. Con 2 chilometri di libreria a cielo aperto tra via Roma, piazza San Carlo, piazza Carlo Felice, fino a Porta Nuova, oltre 120 appuntamenti legati al libro, sabato 12 e domenica 13 ottobre 2024 la XVII edizione di PORTICI DI CARTA trasformerà il capoluogo piemontese in una straordinaria festa della lettura.
Saranno 68 librerie torinesi, 62 case editrici e 41 espositori de “Il libro ritrovato” (libri antichi e fuori catalogo) ad accogliere lettrici e lettori di ogni età in un percorso di lettura caratterizzato da 16 aree tematiche: dalla narrativa alla saggistica, dai gialli ai fumetti, dalle letture per bambini, bambine, ragazze e ragazzi, dall’arte alle lingue, alla storia locale a molto altro ancora.
Dedicata a Milan Kundera la scorsa edizione, quest’anno PORTICI DI CARTA omaggerà la scrittrice, poetessa e attrice Goliarda Sapienza (1924-1996), a cent’anni dalla sua nascita, amata in particolare per il capolavoro postumo L’arte della gioia (1998).

Il programma culturale vedrà la presenza di autori italiani e internazionali, tra cui Matteo Bussola (in anteprima venerdì 11 ottobre) e Paula Hawkins (UK), autrice del best seller internazionale La ragazza del treno (Piemme), nella presentazione del suo nuovo thriller psicologico, venerdì 18 ottobre.
La casa editrice ospite di quest’anno sarà Iperborea, specializzata nella letteratura dell’area nord-europea, recentemente aperta al mondo delle riviste culturali con The Passenger e COSE. Spiegate bene, a quello dei festival con I Boreali e alla letteratura per ragazzi con la collana I Miniborei. Sono organizzati da Iperborea lo spettacolo per bambine e bambini Tuono, il mio vicino gigante, tratto dal libro dello scrittore svedese Ulf Stark e ideato dalla compagnia teatrale Orto degli Ananassi, e gli incontri con gli scrittori Andri Snær Magnason (islandese) e Björn Larsson (svedese).


Ai più piccoli si rivolgono il programma Mini Portici e il ciclo Portici a Scuola, con sede in Piazza san Carlo e nelle scuole: incontri, laboratori, letture e azioni pittoriche in collaborazione con le Biblioteche civiche torinesi, TorinoReteLibri Piemonte e il Dipartimento Educazione Castello di Rivoli.
Tornano le proposte all’insegna della consapevolezza green al Gazebo Sambuy in Piazza Carlo Felice, grazie a Il Giardino Forbito con il mercato della Biodiversità Googreen, e gli incontri letterari nell'ambito del progetto Il giro del mondo in 40 libri per un confronto su temi quali intercultura, inclusione e migrazioni grazie al Centro Interculturale della Città di Torino. Rinnovata per il secondo anno la collaborazione con le Giornate della Legalità della Fondazione per la Cultura della Città di Torino.


Ulteriori luoghi di incontro saranno l’Oratorio San Filippo Neri, la Sala Immersiva e la Sala Turinetti di Gallerie d’Italia – Torino di Intesa Sanpaolo e la Sala Gonin della stazione di Porta Nuova (grazie alla collaborazione con Esselunga).
Domenica 13 ottobre sei passeggiate letterarie e un itinerario editoriale (sei curate da Alba Andreini e una da Roberto Cicala e Paolo Verri) attraverseranno i principali quartieri del centro di Torino.
Tutti gli appuntamenti sono a ingresso gratuito, con prenotazione consigliata sul sito del Salone salonelibro.it