giovedì 14 novembre 2024

IL PAESAGGIO DA MIGLIARA A PELLIZZA DA VOLPEDO

Pianura lombarda
Filippo Carcano 
Pianura lombarda , 1887 circa
olio su tela, 135 x 242 cm 
Collezione privata 
La città di Novara, con oltre centomila abitanti, ha mostrato negli ultimi anni la sua spiccata vocazione culturale, oltre al notevole sviluppo economico, grazie al contributo di investitori internazionali e all'apporto di professionalità - ingegneri, fisici, chimici - di Paesi esteri. Tale intervento ha generato ricadute positive sulla qualità di vita della cittadinanza e il rilancio del comparto turismo e spettacolo, offrendo maggiori occasioni di svago e un ricco palinsesto di eventi.
Luoghi privilegiati dell’offerta culturale della città sono, fra gli altri, il teatro Coccia, Palazzo Bellini - sede della Banca Popolare di Novara, prezioso scrigno cinquecentesco aperto al pubblico in occasione delle giornate FAI, reduce dall'ottimo riscontro ottenuto nella Settimana della Cultura del MiBAC - e il Castello, fortezza del XIII sec. che fra ampliamenti (significativi gli interventi ad opera di Ludovico il Moro) e differenti destinazioni d’uso, ha ospitato le carceri dalla dominazione napoleonica fino al 1973.
Il Naviglio a ponte San Marco
Giovanni Segantini 
Il Naviglio a ponte San Marco, 1880
olio su tela, 76 x 52,5 cm 
Collezione privata 
Dopo un complesso restauro a partire dagli anni Ottanta, ancora in corso per quanto pertiene le mura e il cortile, l’edificio nella centrale piazza Martiri della Libertà è stato restituito alla comunità, divenendo museo e polo multifunzionale, attirando con la mostra “Boldini, De Nittis et les italiens de Paris”, inaugurata lo scorso anno, oltre 70 mila visitatori.
Come la precedente, anche la mostra PAESAGGI. Realtà Impressione Simbolo. Da Migliara a Pellizza da Volpedo, in corso fino al 6 aprile è a cura di Elisabetta Chiodini, dell'Associazione METS - Percorsi d’Arte, dal 2018 ad oggi artefice con la Fondazione museale di un interessante itinerario dedicato alla pittura dell’Ottocento, secolo cruciale per la ‘fioritura’ in chiave moderna della città.
La prima neve
Mosè Bianchi 
La prima neve , 1890
olio su tavola, 49,5 x 73,4 cm
Collezione privata
L'esposizione, focalizzata quest'anno sulla pittura di paesaggio, si deve a prestiti privati e pubblici, non ultimo il Lago del Mucrone di Lorenzo Delleani, parte dell’ampio patrimonio confluito in accordo con gli istituti di credito del territorio in Banca BPN per essere da questa conservato e valorizzato.
Circa 70 le opere in mostra, che vede protagonisti fra gli altri Migliara, Canella (vedutisti a Milano e Venezia), artisti stranieri quali Théodore Rousseau appartenente al gruppo dei Barbisonniers; il portoghese Alfredo d'Andrade e Serafino De Avendaño, della Scuola di Rivara; i pittori en plein air Fontanesi, Carcano e Delleani; i divisionisti Fornara, Segantini e Longoni gravitanti nell'orbita novarese, polo nevralgico fra Piemonte, Lombardia, Liguria e Svizzera.
La Clementina
Giuseppe Pellizza da Volpedo 
La Clementina , 1906- 1907 circa
olio su tela, 50 x 80 cm 
Collezione privata 
36 artisti, 73 opere, 9 sezioni. Sono i numeri di un percorso cronologico che si snoda nella natura delle Prealpi, in montagna, nel contesto urbano dei navigli, lungo nove decenni - convenzionalmente compresi fra il 1821 (Marco Gozzi, Ponte di Crevola sulla strada del Sempione) e il 1915 (Angelo Morbelli, Alba domenicale) - in un’epoca di mutamenti e di radicale rinnovamento della pittura paesistica.
In apertura, Pianura Lombarda (opera in collezione privata, pressoché inedita al grande pubblico) rivela la tecnica innovativa di Filippo Carcano: l'uso di pennelli periscopici, per vedere il soggetto a distanza e la “coltella coi denti” condotta sul colore fresco per ottenere un fitto tratteggio parallelo, ripreso in seguito dai divisionisti.
La mostra fa parte di un percorso di celebrazione e approfondimento della figura di Pellizza, che ha avuto inizio a Volpedo con la rassegna Il fascino della natura. Paesaggi ritrovati di Pellizza da Volpedo, allestita presso lo studio del pittore dal 17 agosto al 15 settembre 2024.
Alba domenicale
Angelo Morbelli 
Alba domenicale , 1915
olio su tela, 78 x 132 cm 
Piacenza, Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi 
Proprio a tale itinerario “Pellizziano” è dedicata l’ultima sala della mostra di Novara che ospita anche La Clementina (1906-1907), dipinto a olio su tela che non si vedeva dalla Biennale di Venezia del 1909.    
Il progetto proseguirà nel 2025 con l’uscita nelle sale del docufilm Pellizza Pittore da Volpedo con Fabrizio Bentivoglio diretto da Francesco Fei, prodotto da METS e Apnea Film.
Completa lo scenario un ciclo di conferenze organizzato dal Circolo dei Lettori di Torino, che nel Castello novarese ha una propria sede distaccata. Presieduti dagli autori dei testi in catalogo, dai membri del comitato scientifico, o da storici dell'arte coinvolti a vario titolo nel progetto espositivo, gli incontri si terranno a partire dal mese di gennaio col seguente calendario: 16/1 (Elena Lissoni), 30/1 (Virginia Bertone), 13/2 (Elisabetta Chiodini), 27/2 (Niccolò D’Agati), 13/3 (Aurora Scotti).

PAESAGGI. Realtà Impressione Simbolo. Da Migliara a Pellizza da Volpedo
Fino al 6 aprile 2025
Castello di Novara
Piazza Martiri della Libertà 3
Orario: martedì - domenica 10 - 19 (ultimo ingresso ore 18). Lunedì chiuso
T. 0321 1855421
www.metsarte.it