mercoledì 10 dicembre 2025

BEATO ANGELICO

Pala di San Pietro Martire Madonna col Bambino in trono tra i santi Domenico e Giovanni Battista, Pietro da Verona e Tommaso d’Aquino; nei quadrilobi delle cuspidi Angelo annunciante, Dio che invia lo Spirito Santo alla Vergine, Vergine annunciata; nei triangoli superiori Predica di san Pietro Martire, Martirio di san Martire
Beato Angelico
Pala di San Pietro Martire
1422-1423 circa
Tempera e oro su tavola; cm 152 × 172
Firenze, Museo di San Marco; inv. 1890, n. 8769
Ph. Su concessione del Ministero della Cultura
Direzione regionale Musei nazionali Toscana - Museo di San Marco
La Fondazione Palazzo Strozzi e il Museo di San Marco a Firenze presentano BEATO ANGELICO, esposizione dedicata all’artista simbolo dell’arte del Quattrocento e uno dei principali maestri dell’arte italiana.
La mostra affronta la produzione, lo sviluppo e l’influenza dell’arte di Beato Angelico e i suoi rapporti con pittori come Lorenzo Monaco, Masaccio, Filippo Lippi, ma anche scultori quali Lorenzo Ghiberti, Michelozzo e Luca della Robbia. A cura di Carl Brandon Strehlke, Curatore emerito del Philadelphia Museum of Art, con Stefano Casciu, Direttore regionale Musei nazionali Toscana e Angelo Tartuferi, già Direttore del Museo di San Marco, BEATO ANGELICO rappresenta la prima grande rassegna a Firenze dedicata all’artista, settant’anni dopo la monografica del 1955.
Crocifissione
Beato Angelico
Crocifissione
1418-1420 circa
Tempera e oro su tavola, cm 63,8 × 48,3
New York, The Metropolitan Museum of Art
Maitland F. Griggs Collection
Lascito di Maitland F. Griggs, 1943, inv. 43.98.5
Partendo dall’eredità tardogotica, Beato Angelico (Guido di Piero, poi Fra Giovanni da Fiesole; Vicchio di Mugello, 1395 circa - Roma, 1455) utilizza i principi della nascente arte rinascimentale per dipingere in prospettiva, modulando con sapienza la luce e il rapporto tra figure e spazio, in una visione artistica dal profondo senso religioso in meditata connessione con l’umano.
La rassegna riunisce tra le due sedi di Palazzo Strozzi e del Museo di San Marco oltre 140 opere tra dipinti, disegni, miniature e sculture provenienti da prestigiosi musei quali il Louvre di Parigi, la Gemäldegalerie di Berlino, il Metropolitan Museum of Art di New York, la National Gallery di Washington, i Musei Vaticani, la Alte Pinakothek di Monaco, il Rijksmuseum di Amsterdam, oltre a biblioteche e collezioni italiane e internazionali, chiese e istituzioni territoriali.
Cristo come Re dei Re
Beato Angelico
Cristo come Re dei Re
1447-1450
Tempera e oro su tavola
cm 55 × 39
Livorno, cattedrale di San Francesco
inv. n. 00501628
©Bridgeman Images
Frutto di oltre quattro anni di preparazione, il progetto ha reso possibile un’operazione di eccezionale valore scientifico, grazie anche a un’articolata campagna di restauri e alla possibilità di riunificare pale d’altare smembrate e disperse da più di duecento anni.
A Palazzo Strozzi il percorso si snoda attraverso otto sezioni, cronologiche ma anche tematiche, che ripercorrono la produzione del frate pittore. Al Museo di San Marco il percorso si sviluppa nella grande sala al pianterreno che porta il nome dell’artista, dove sono presentati i suoi esordi, e nella Biblioteca, con due sezioni dedicate ad Angelico miniatore e ai codici umanistici un tempo qui custoditi. Un dialogo diretto si intreccia naturalmente con gli affreschi che improntano gli spazi del convento.
Annunciazione
Beato Angelico
Annunciazione
1443 circa
affresco
Firenze, Museo di San Marco, dormitorio, corridoio nord
Ph. Su concessione del Ministero della Cultura
Direzione regionale Musei nazionali Toscana - Museo di San Marco
Gli affreschi di Angelico a San Marco «per secoli sono stati fondamentalmente al di fuori del dibattito culturale» a causa della loro «reclusione conventuale». Ciò non ha impedito che venissero citati e apprezzati dai biografi, da Giorgio Vasari a Filippo Baldinucci, e ricordati nella letteratura su Firenze, in quella di viaggio e nelle guide. Nonostante la clausura (che sicuramente impediva del tutto l’accesso alle donne), San Marco e gli affreschi, oggetto in Francia, Inghilterra e Germania di una precoce rivisitazione in chiave mistica e religiosa, sono ricordati da Friedrich von Schlegel, John Ruskin, Alexis-François Rio, Alexandre Dumas, Hippolyte Taine, e da Jacob Burckhardt, che grazie ai frati visitò il pianterreno del convento e sette celle del dormitorio. Alla metà dell’Ottocento anche artisti francesi si interessarono ad Angelico: Édouard Manet nel 1857 trasse disegni dalla Crocifissione del capitolo ed Edgar Degas, che visitò San Marco nel 1858, copiò più volte l’Incoronazione della Vergine del Louvre.

BEATO ANGELICO
Fino al 25 gennaio 2026
Palazzo Strozzi
Piazza Strozzi - 50123 Firenze
Orario: tutti i giorni 10-20, giovedì fino alle 23. Ultimo ingresso: un’ora prima della chiusura
Museo di San Marco
Piazza San Marco, 3 - 50121 Firenze
Orario: da martedì a domenica, dalle 8,30 alle 13,50 (ultimo ingresso ore 12,45).