martedì 29 maggio 2018

LARRY RIVERS. I TRE VOLTI DI PRIMO LEVI

Larry Rivers
Periodic Table
1987
cm. 186 h x 146 x 15
Olio su tela montato su poliuretano espanso modellato
In deposito presso la Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli di Torino
Il Castello Gamba di Châtillon presenta la mostra LARRY RIVERS DALLA PINACOTECA AGNELLI. I TRE VOLTI DI PRIMO LEVI, un progetto della Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli, curato dalla direttrice Marcella Pralormo.
Un’occasione unica per ammirare tre ritratti di Primo Levi non visibili al pubblico, eseguiti dall’artista americano Larry Rivers e oggi custoditi negli uffici della Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli a Torino. Il percorso espositivo, progettato da Marco Palmieri, permette di comprendere la passione per l’arte di Giovanni e Marella Agnelli, che li ha portati a collezionare opere importanti, scelte sempre in ragione del piacere estetico, indipendentemente dall’epoca o dalla corrente artistica di appartenenza.
Catello Gamba
Allestimento mostra
Nel 1987, in occasione di un viaggio a New York, subito dopo la tragica scomparsa di Primo Levi (1919-1987) - già studente del Liceo classico Massimo d'Azeglio di Torino come Giovanni Agnelli (1921-2003) -, l'Avvocato acquistò dalle Marlborough Galleries di New York tre ritratti dello scrittore dipinti da Larry Rivers.


Larry Rivers, il cui vero nome è Yitzhok Loiza Grossberg (1923-2002), nacque in America da genitori russi ebrei. Nel 1945, poco dopo aver cambiato nome, iniziò a dipingere, diventando un protagonista della pop art americana.
A metà degli anni Ottanta rimase profondamente turbato dalla lettura di Se questo è un uomo, suggeritagli dall’amico Furio Colombo, in quegli anni presidente di Fiat USA, che gli regalò una copia del libro. Rivers lesse tutte le opere di Primo Levi e scelse di animare e teatralizzare i romanzi più celebri in tre opere ancora oggi di proprietà della famiglia Agnelli: Witness, Survivor e Periodic Table.

 
I tre dipinti furono portati in Italia e collocati, per decisione dell’Avvocato, nella sede de "La Stampa", giornale per il quale Primo Levi aveva scritto a partire dal 1959, e in forma più continua dal 1968, saggi, racconti ed elzeviri della Terza Pagina. La sala, interdetta al pubblico poiché destinata alle riunioni più importanti e ai visitatori illustri per un primo saluto o un brindisi di benvenuto, venne da quel momento chiamata ‘Sala Primo Levi’. Dal 2002 le tele si trovano negli uffici della Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli di Torino.
Pinacoteca Agnelli
©Andrea Guermani
Il Castello Gamba, progettato dall'ing. Carlo Saroldi in stile neomedievale è arroccato su un promontorio roccioso incastonato in un parco di oltre 50.000 mq ricco di essenze vegetali rare e preziose provenienti da tutto il mondo. Realizzato tra il 1903 e il 1905 per volere del barone torinese Carlo Maurizio Gamba affinché l’amatissima sposa Angélique Passerin d’Entrèves potesse trascorrere lunghi periodi all’anno vicina alla famiglia di origine, residente nel castello di Châtillon, dopo la morte dei coniugi Gamba, senza eredi diretti, l'edificio pervenne ai Passerin d'Entrèves, che nel 1982 lo vendettero alla Regione autonoma Valle d'Aosta. A seguito di un accurato restauro, gli ambienti ospitano oggi la ricca collezione regionale di arte moderna e contemporanea: un patrimonio costituitosi a partire dal 1948, con oltre 1.200 opere di pittura, scultura, grafica e fotografia, dall'Ottocento ai primi anni Duemila.
Castello Gamba
Veduta del parco
(foto Enrico Romanzi)
Inaugurata nel settembre 2002 per ospitare i capolavori donati da Giovanni e Marella Agnelli, la Pinacoteca Agnelli è stata progettata da Renzo Piano sul tetto del Lingotto di Torino, prima sede della Fiat - opera degli anni Dieci e Venti del Novecento dell'ingegner Giacomo Mattè Trucco.
Lo "scrigno" - come lo definisce Renzo Piano - accoglie 25 straordinari capolavori datati dal Settecento alla metà del Novecento: un nucleo di sette tele di Matisse, un dipinto di Balla del 1913 sul tema della velocità dell’automobile, opere di Severini, Modigliani, Tiepolo, Renoir e Manet. La collezione comprende anche sei preziose vedute di Venezia del Canaletto e due vedute di Dresda di Bernardo Bellotto, impiegate come precisi modelli per la ricostruzione della città dopo la seconda guerra mondiale. Non mancano due opere di Picasso, una del periodo blu e l'altra del periodo cubista, e ancora la Danzatrice con dito al mento e la Danzatrice con mani sui fianchi, modellate in gesso da Antonio Canova. Nei cinque piani inferiori la Pinacoteca ospita le esposizioni temporanee, un centro didattico per l’arte, gli uffici e un bookshop.
Pinacoteca Agnelli
Vista esterna
LARRY RIVERS DALLA PINACOTECA AGNELLI. I TRE VOLTI DI PRIMO LEVI
12 maggio - 23 settembre 2018
Castello Gamba
Località Crêt-de-Breil - 11024 Châtillon (Valle d’Aosta)
Coordinate GPS 45.747492,7.603397
Orario: tutti i giorni dalle 13 alle 19
Tel. +39 0166 563252; info.castellogamba@regione.vda.it
Per info e visite: www.pinacoteca-agnelli.it; www.castellogamba.vda.it