Chrystèle Khodr Ordalie © Marie Clauzade |
Il Festival delle Colline Torinesi - Torino Creazione Contemporanea - la storica rassegna teatrale sin dalla sua nascita ideata e diretta da Isabella Lagattolla e Sergio Ariotti - torna dal 12 ottobre al 10 novembre 2024, con 7 prime, 6 produzioni, 15 spettacoli, 28 giorni di programmazione e 52 recite.
Giunto alla XXIX edizione, il Festival è organizzato da TPE – Teatro Astra e realizzato in partnership con la Fondazione Merz, in collaborazione con il Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale e Torinodanza Festival, la Fondazione Piemonte dal Vivo , la Lavanderia a Vapore e il Museo Nazionale del Cinema.
Inaugurano il cartellone la performance in prima nazionale La luz de un lago della compagnia El Conde de Torrefiel e il focus sul regista Romeo Castellucci.
Coinvolto nell’attuale sanguinoso conflitto, il Libano è per il secondo anno consecutivo Paese ospite della rassegna. Dopo Rabih Mrouè e Lina Majdalanie, Raed Yassin, Souhaib Ayoub è ora la volta di Chrystèle Khodr, artista proprio di Beirut, alle prese con la storia del suo Paese e con echi ibseniani nello spettacolo Ordalie.
Pippo Delbono Il risveglio Ph Luca Del Pia |
Conflitto e migrazioni sono al centro di Thebes: a Global Civil War di Pantelis Flatsousis e il monologo Hannah dedicato a Hannah Arendt interpretato da Francesca Cutolo su drammaturgia di Sergio Ariotti. Al futuro distopico di Fahrenheit 451 descritto da Ray Bradbury nel 1953, fa riferimento il rogo hitleriano del 10 maggio 1933, con più di 20.000 volumi bruciati, descritto in Il fuoco era la cura di Sotterraneo.
Allude alle migrazioni dall’Africa nonché alle polveri che raggiungono le nostre coste la coreografia di Sahara della regista Claudia Castellucci per la Compagnia di ballo Mòra.
È dedicata all’eclettico Pippo Delbono, ligure di Varazze, cittadino del mondo, la monografia d’artista, con gli spettacoli Il risveglio e La Notte, un concerto dell’autore e alcuni suoi film scelti dal Museo del Cinema.
Claudia Castellucci Sahara |
Una dura relazione tra sorelle rispecchia la violenza del mondo, in Elogio della vita a rovescio della coreana Han Kang, spettacolo interpretato da Giulia Scotti, diretto da Daria Deflorian.
Rimandi letterari a Italo Calvino suggeriscono a Giovanni Ortoleva una regia per la performance di Valentina Picello, intitolata Pagina; mentre dalla Salomè di Wilde, madalena reversa trae visionaria ispirazione per una coreografia interpretata da Gloria Dorliguzzo.
La sezione dedicata al teatro emergente costituisce un percorso di ricerca ispirato alle opere di Antonin Artaud: la rappresentazione di Stefania Tansini sovverte il rapporto spaziale tra pubblico e interpreti; la Piccola Compagnia della Magnolia in condivisione con la Stagione TST esplora con Cenci_rinascimento contemporaneo uno dei testi simbolo del cosiddetto 'teatro della crudeltà'. L’arte e la morte (da una conferenza tenuta alla Sorbona nel 1928) e il testo giovanile L’ombelico dei limbi esplorano l’identità, la follia, i demoni della vita di Artaud.
Pantelis Flatsousis Thebes: a Global Civil War © Konstantinos Zilos |
In collaborazione con Torinodanza il festival propone spettacoli più “drammaturgici”, altri più performativi, altri infine, e non pochi, più legati alla danza, come quelli citati di Stefania Tansini e madalena reversa e quello condiviso proprio con Torinodanza di Euripide Laskaridis, Lapis Lazuli o con marcata importanza della musica.
Come ogni anno al festival si affiancano appuntamenti collaterali in alcuni luoghi simbolo della cultura Torinese: dal Circolo dei Lettori al Palazzo della Radio, dal Cinema Massimo del Museo Nazionale del Cinema a Palazzo Scaglia di Verrua che ospita la sede di hopefulmonster editore.
Il festival conferma la collaborazione con il Liceo Vittorio Alfieri e il supporto di Blog Dams a cura di un gruppo di studenti del corso di Armando Petrini del DAMS di Torino. Inaugura invece quest’anno Radio 900, un progetto di podcast sul teatro del ‘900 ideato da Marco Zaccarelli e Radio Lab in collaborazione con l’Università di Torino e il Centro Studi del Teatro Stabile di Torino.