Gian Giorgio Massara
334 autori sono presenti nella 182ª rassegna d’arte della Promotrice delle Belle Arti, il sodalizio fondato nel 1842 da Cesare della Chiesa di Benevello - Presidente attuale Giovanni Prelle Forneris, curatore Angelo Mistrangelo, allestimento di Orietta Lorenzini.
Una rassegna che abbraccia numerosi temi, dai “messaggi” raccolti da Claudio Giacone (Covid), da Michele Racco (Gaza e una sofferta Maternità) sino a Cristiana Cassai che dipinge dei Bidoni abbandonati.
Ma sono i fiori amati da Vincenzo Polastri, Enrica Berardi, Amalia Passaro a riportare serenità.
Amalia Passaro Deus sive natura Acrilico su carta Canson, cm 50x70 |
Nel campo della scultura si segnala la figura di Rossana (Sergio Unia), costruttivi sono i grovigli ferrosi di Flavia Forlin in Rhiannon, quindi il saldo guerriero che emerge dalla pietra di Piero Ducato. E meditano sula scultura Mariell Guglielminetti e Gaetano Usciatta.
Una piacevole confusione di forme e colori è dovuta a Francesco Raga mentre Gabriella Malfatti propone un fantastico paesaggio composto da grotte.
Le vedute e le figure sono numerose. È Franco Inz a lasciarci un raccolto scorcio del Roero, Roberto Davico crea un borgo di case silenti, Delio Meinardi s’ispira al caratteristico torrione difensivo di Serralunga; ma sono Giorgio Cestari a immortalare la dannunziana Tamerice ed Ezio Sarà a isolare una porta fra nuvole e filari.
Sergio Unia Snowboard (olimpiade) Bronzo, h cm 51 |
La modella della buona tradizione accademica è ripresa da Elsa Mantovani, il valore della Paternità s’imprime nei pannelli - di grigio velati - di Emanuela Capasso mentre Alessandro Ghione e Alessandro Fioraso dipingono rispettivamente un volto dall’intenso sguardo e un’estetica giovane donna.
L’intenso sguardo di una Ragazza creola nell’opera di Lino Baldassa, la veduta torinese di Franco Tomatis e il sereno Relax di Santina Barbera concludono una bella Esposizione per lo più legata ai sempre attuali temi della figurazione.