Gian Giorgio Massara
Pellicola d’un tempo |
In questi giorni al Casino Luxembourg, Forum art contemporain (41, Rue Notre-Dame) sono state inaugurate Mostre curate da due signore nate entrambe nel 1990. Rispetto allo scrivente che compie 93 anni e che si occupa d’arte fin dagli anni Sessanta del Novecento, si tratta di giovani leve nel mondo della cultura europea.
Il primo commissario è LAURA LUX che ha invitato dodici presenze in occasione della mostra IMAGES AT WORK .
Dal 1895, con i fratelli Lumière, la macchina fotografica s’impone nel campo delle evoluzioni, tanto storiche quanto lavorative.
In catalogo, il testo di Harun Farocki è dedicato alle immagini di Sortie d’usine: l’autore considera e inquadra l’importante presenza dei lavoratori fotografati nella realtà del quotidiano.
Laura Lux - puntuale studiosa che vive a Londra - propone quindi una mostra che conduce ai films, alla cinematografia vissuti attraverso il tema che guarda sempre al lavoro, utilizzando documentari, “films d’artistes”, per approdare alla poetica della fatica fisica; senza scordare il rivoluzionario maggio francese che ha sconvolto le scuole e le menti di mezza Europa, quel Sessantotto che a poco a poco svanisce.
FORCED AMNESIA Allestimento mostra |
Parallelamente i commissari NADIA ISMAIL e KEVIN MUHLEN hanno scelto le opere dell’artista lussemburghese Mary-Andrey Ramirez in occasione della mostra FORCED AMNESIA incentrata sulla realtà dei videogiochi. Si tratta pur sempre di faticare!
Lo spirito di creatività dell’artista valuta la realtà dei “numeri” che convivono con il nostro quotidiano: si tratta di installazioni - non prive di un sottile “humour” - destinate a sfociare nell’incontro fra finzione e realtà.
D’altra parte, la vita tutta veste spesso l’abito della finzione! Le opere della Ramirez sono state esposte a Düsseldorf, Praga, Colonia e New York dove ha vissuto per sei mesi con una sorta di Borsa Premio (ISCP).
Lo spirito di creatività dell’artista valuta la realtà dei “numeri” che convivono con il nostro quotidiano: si tratta di installazioni - non prive di un sottile “humour” - destinate a sfociare nell’incontro fra finzione e realtà.
D’altra parte, la vita tutta veste spesso l’abito della finzione! Le opere della Ramirez sono state esposte a Düsseldorf, Praga, Colonia e New York dove ha vissuto per sei mesi con una sorta di Borsa Premio (ISCP).
Come sempre i minuscoli cataloghi del Casino sono agevoli nel riferire le notizie e tutti insieme forniscono uno specchio reale nel campo delle Arti Visive europee.
La mostra è stata organizzata in coproduzione con Kunsthalle Gießen.
Con la scomparsa del notaio Ettore Morone, Console Onorario del Lussemburgo Piemonte - Valle d’Aosta, “vero torinese”, è stato nominato - nel medesimo ruolo - il figlio Remo, anch’egli notaio. Complimenti e buon lavoro.