Cesare Maggi Inverno 1919 |
Fra gli autori rari, figura Guido TIROZZO (1876 - 1951) che esordisce nel 1911 in occasione della Biennale d'Arte di Varallo; suo, il bel Laghetto alpino adagiato in una conca: sullo sfondo si disegna il profilo d'un borgo di montagna. Rimanendo fra i monti, due sono le opere di Cesare MAGGI, un inverno luminosissimo caratterizzato da bianchi solari e azzurri e una vetta isolata nel cielo ai cui piedi figurano un albero in primo piano e lontano un campanile aguzzo e bianco.
E un ghiacciaio accolto in un naturale avvallamento fra le rocce caratterizza l'olio di Andrea TAVERNIER che in particolare pone attenzione su di una tipica baita dal ligneo loggiato, sul sentiero e sulla siepe fiorita.
Anche Lorenzo DELLEANI raffigura la neve che copre una stradina percorsa da figurine; opera datata 1898, convincente e sovrastata da un cielo minaccioso.
Abbandonato l'arco alpino, il visitatore della rassegna si trova di fronte a un canale veneziano sul quale scivola una gondola; ne è autore Rubens SANTORO (+ 1942) che soggiorna a lungo nella città lagunare lasciando valide testimonianze architettoniche ma altresì di costume.
Fra le altre presenze scelte da Carlo Fogliato, spiccano le opere di Enrico REYCEND, Carlo POLLONERA (curioso il Lavoro a maglia) e Carlo PITTARA che accoglie attorno a sé – a Rivara – importanti nomi di artisti anche non piemontesi, da Avondo a D'Andrade, a Issel.
Un appuntamento, quello di via Mazzini 9, atteso da collezionisti e intenditori, ovviamente da non perdere.