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Museo del Paesaggio di Verbania - Ingresso |
Il
Museo del Paesaggio di Verbania collocato a
Palazzo Viani Dugnani, dotato di una bella collezione permanente di opere di pittura, scultura e archeologia, riapre nel piano terra dopo due anni e mezzo di chiusura per importanti lavori di restauro, con una spettacolare rassegna dedicata, in occasione dei centocinquant’anni dalla nascita, al grande scultore
Paolo Troubetzkoy. In esposizione 150 sculture in gesso, parte del patrimonio di 340 opere donate al museo dagli eredi dell’artista per sua stessa volontà.
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Paolo Troubetzkoy
Mia moglie (ca. 1911) |
Troubetzkoy, uno dei maggiori scultori del Novecento, paragonato a Rodin e definito “impressionista” dalla critica internazionale, secondogenito del principe russo Pietro e della cantante americana Ada Winans, nasce a Intra nel 1866. Viene a contatto, nella villa di famiglia a Ghiffa, con i pittori Tranquillo Cremona e Daniele Ranzoni e l'ambiente della scapigliatura lombarda.
Il percorso espositivo, curato da Federica Rabai, conservatore del Museo, si apre dunque con opere, fotografie e documenti storici che ripercorrono questa prima formazione, il suo rapporto con il territorio di Verbania e del Lago Maggiore oltre che le sue esperienze internazionali.
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Paolo Troubetzkoy
Ritratto del principe Lev Galitzin |
Nel 1898 Troubetzkoy lascia Milano per la Russia, dove tiene un corso di scultura all’Accademia di Belle Arti di Mosca. Qui incontra Lev Tolstoj ed esponenti dell’aristocrazia russa e di politici, che ritrae con accentuata introspezione psicologica e una forte caratterizzazione sociale. Suo il celebre monumento a cavallo dello zar Alessandro III a San Pietroburgo, inaugurato nel 1909 dopo molte polemiche e rifacimenti, visibile ancora oggi.
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Paolo Troubetzkoy
Ritratto di George Bernard Shaw |
Nel 1905 ritorna a Milano per trasferirsi a Parigi poco dopo. Effettua frequenti viaggi a Londra: nello studio del pittore Sargent esegue il busto di George Bernard Shaw.
Nel 1911 grazie al collezionista Archer Milton Huntington comincia un tour di mostre personali a New York e in varie città americane. Ritrae molti attori del cinema come Mary Pickford e Douglas Fairbanks senior. Tornato a Parigi nel 1921 vi risiederà quasi ininterrottamente fino alla morte, alternando soggiorni estivi nella Villa Ca’ Bianca a Suna sul Lago Maggiore.
Negli anni Venti, ancora attivissimo, realizza i ritratti di Clemenceau e Mussolini e la statua di Giacomo Puccini per il Teatro alla Scala di Milano. Continua i suoi viaggi in Inghilterra e in Egitto, ed espone in varie città italiane, pur già gravemente malato. Muore nel 1938 per una grave forma di anemia, restando un vegetariano convinto.
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Allestimento mostra |
La mostra presenta i materiali e i soggetti da lui prediletti: figure femminili, nudi, animali, ballerine e ritratti dal vivo ottenuti da materiali teneri come l’argilla, la cera modellata, il mastice lavorati con la stecca e le sue dita sottili e affusolate in tocchi pieni di temperamento e vibranti di luce. Famose sono le patinature dei gessi - bronzo, giallo ocra, verde oliva – e la esclusiva tecnica di fusione a cera persa, unica, a suo parere, nel mantenere tutti i particolari del manufatto originale.
Termina il percorso della mostra la parziale ricostruzione, basata su foto storiche in possesso del Museo, dell’amato studio francese di Troubetzkoy e dello studiolo di Suna, andato distrutto in un incendio.
150 TROUBETZKOY. 1866 - 2016
4 giugno 2016 - 30 ottobre 2016
Palazzo Viani Dugnani
via Ruga n.44, 28922 – Verbania (VB)
Orari: dal martedì al venerdì 11-18; sabato domenica e festivi 10 - 19
Per informazioni: tel. +39 0323 556621; segreteria@museodelpaesaggio.it
www.museodelpaesaggio.it