L’arco cronologico dei materiali presenti si estende dagli ultimi decenni del Settecento fino a tutto il Novecento e annovera artisti italiani di primo piano - tra i quali Pietro Giacomo Palmieri, Giuseppe Bagetti, Felice Giani, Antonio Fontanesi, Domenico Morelli, Alberto Pasini, Giovanni Fattori, e ancora Leonardo Bistolfi, Felice Casorati, Filippo De Pisis, Giorgio Morandi, Renato Guttuso, Lucio Fontana, Fausto Melotti e così via - insieme ad alcune presenze straniere, da Bouchot, Delaroche e Boudin sino a Rauschenberg e Warhol.
Oltre a fogli di grande bellezza, come nel caso dei grandi paesaggi acquerellati di Giovanni Battista De Gubernatis, vi sono documenti esemplari per la storia dell’arte italiana, come il primo studio per La città che sale di Umberto Boccioni o la serie delle Compenetrazioni iridescenti di Giacomo Balla. Tra le opere più antiche conservate vi è il dagherrotipo di Enrico Jest, vero e proprio incunabolo per la storia della fotografia in Italia. Modellato sull’esempio dei Gabinetti dei principali musei, questo ambiente consente di conservare in condizioni ottimali le raccolte e di accogliere il pubblico interessato a ricevere informazioni, condurre ricerche e consultare gli originali conservati.
L’esposizione, curata da Virginia Bertone concentra l’attenzione sulla parte della raccolta compresa tra gli ultimi decenni del Settecento e i primi del Novecento. Circa centottanta tra i fogli più rappresentativi della collezione: dai disegni a penna di Pietro Giacomo Palmieri agli acquerelli di Giuseppe Pietro Bagetti, dai taccuini di Massimo d’Azeglio ai grandi carboncini di Antonio Fontanesi, sino ai fogli di Alfredo d’Andrade, Domenico Morelli e Leonardo Bistolfi. A guidare il percorso è il filo rosso della formazione di questo patrimonio, una storia che precede di alcuni decenni l’istituzione vera e propria del Museo Civico (1863), contribuendo a determinarne la nascita.
Ad arricchire il percorso espositivo sono gli spunti sulle diverse funzioni assolte dal disegno, sulle caratteristiche di materiali e tecniche, sulla storia del gusto e sul collezionismo torinese.
Sempre a partire dal 7 marzo 2013, in Wunderkammer, sarà presentata la mostra Giovanni Migliara. Acquerelli e preziosi fixé, a cura di Monica Tomiato, dedicata ad uno tra i più apprezzati artisti che esposero a Brera nei primi decenni dell’Ottocento. Stimato da d’Azeglio come da Hayez, Giovanni Migliara fu il sapiente artefice di vedute e ambientazioni che sorprendevano per la verità ottica e la ricercata cura dei
dettagli.
Via Magenta 31 - Torino
APERTURA DEL GABINETTO DISEGNI E STAMPE GAM
dal 7 marzo 2013 - GAM piano seminterrato
LA SEDUZIONE DEL DISEGNO
Cartoni, acquerelli e dipinti dalle raccolte della GAM
a cura di Virginia Bertone
7 marzo - 5 maggio 2013 - Exhibition Area, primo piano
GIOVANNI MIGLIARA
Acquerelli e preziosi fixé
a cura di Monica Tomiato
7 marzo - 9 giugno 2013 – Wunderkammer, secondo piano
Orario: martedì - domenica 10-18, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un’ora prima
Ingressi: € 10 - ridotto € 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni
INFO: Centralino tel. 011 4429518 - Segreteria tel. 011 4429595 e-mail gam@fondazionetorinomusei.it