Giovane studente presso la Facoltà di Fisica di Torino, Max Rota si spinge fino alle remote Isole Faroe per fotografare gli elementi, le variazioni di luce osservate da differenti angolazioni, con la curiosità di carpire il principio universale che regge la struttura intima della materia. Il dato antropologico è secondario o, meglio, si manifesta nell’energia sprigionata da un cielo gravido di pioggia, da nubi cariche di particelle elettrostatiche, di rado squarciate da fugaci raggi di sole. Affacciato sul mare si scorge in lontananza un villaggio tipico, con le abitazioni in legno, per una popolazione che varia da poche migliaia di individui, fino ad arrivare a qualche decina nei villaggi più isolati.
Tristemente note alle cronache per la mattanza dei delfini, le isole Faroe sono in primo luogo un paradiso naturalistico considerato dall’Unesco fra i migliori al mondo, con un’economia basata sull’allevamento di pecore (il doppio rispetto agli abitanti), sulla piscicoltura e su una modesta attività estrattiva.
Max Rota documenta queste ed altre peculiarità del paesaggio con una macchina analogica utilizzando, per soffermarsi su dettagli più tecnici, pellicole di grandi dimensioni (6x4,5 mm) da cui ricava immagini ad ampio spettro e ad alta definizione. Grazie a stampanti a getto d’inchiostro di ultima generazione i colori si imprimono sulla carta opaca con una consistenza vellutata, per conferire alla bruma talvolta grigia, talatra perlacea, al verde muschio delle distese erbose l’adeguata eleganza.
Max Rota documenta queste ed altre peculiarità del paesaggio con una macchina analogica utilizzando, per soffermarsi su dettagli più tecnici, pellicole di grandi dimensioni (6x4,5 mm) da cui ricava immagini ad ampio spettro e ad alta definizione. Grazie a stampanti a getto d’inchiostro di ultima generazione i colori si imprimono sulla carta opaca con una consistenza vellutata, per conferire alla bruma talvolta grigia, talatra perlacea, al verde muschio delle distese erbose l’adeguata eleganza.
Sebbene molto giovane, poco più che ventenne, fin da piccolo Max Rota si avvicina alla fotografia, indagando e studiando le tecniche tradizionali, con particolare interesse al recupero dei procedimenti di stampa all’albumina. Un approccio scientifico felicemente supportato dall’attenzione al dettaglio, pur sempre ancillare rispetto al sentimento e alle emozioni che muovono chiunque si ponga alla ricerca avventurosa di ambiti e luoghi sconosciuti.
Faroe Islands
Mostra fotografica di Max Rota
Dal 19 al 31 maggio 2012
Orario: dal martedì al sabato dalle 15,30 alle 19
Galleria Arte Fiano
Via Fiano 14 – 10143 Torino
Mostra fotografica di Max Rota
Dal 19 al 31 maggio 2012
Orario: dal martedì al sabato dalle 15,30 alle 19
Galleria Arte Fiano
Via Fiano 14 – 10143 Torino
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