di Gian Giorgio Massara
Per lo Spazio Don Chisciotte in via della Rocca, 37 a Torino Vincenzo Gatti ha organizzato una raffinata mostra di incisioni dedicandola a un artista nato nel 1943 in Francia e scomparso misteriosamente nel lago di Bracciano nel 1990.
Si tratta di Jean-Pierre Velly che nel 1966 vince il Grand Prix de Rome, il che gli consente di vivere per ben quaranta mesi a Roma, in quella Villa Medici allora diretta dal grande Balthus; l'autore espone a Milano, Napoli, Torino per decidere quindi di stabilirsi nei pressi di Roma e qui lavorare "mettendo in scena" eventi che strappano brandelli di natura, Restes di un mondo confuso, cumuli di rifiuti che racchiudono un mondo intero oppure raffigurando un'immagine femminile allo specchio accolta fra la veduta di Trinità dei Monti e l'intera città di Roma.
Si tratta di una produzione grafica di altissima qualità che prende avvio dalla lettura dei testi grafici del mondo nordico, ma altresì dai suggerimenti ideali desunti dalla conoscenza dei fogli del litografo francese Rodolphe Bresdin (†1885) considerato precursore di Odilon Redon e autore di "scritture stravaganti".
Tutte le opere che l'estensore del catalogo ha scelto attraggono il visitatore, da Le massacre des Innocents (1971 c.) foglio disperatamente invaso dall'accalcarsi dell'umanità, alla scena di Susanna al bagno arricchita da un delizioso particolare urbano sul quale incombe una rupe; foglio che s'identifica nel desiderio di raffigurare tutto quanto anima e cela il buio voluto dell'atelier di Formello. Un'opera condotta - come molte altre fra quelle esposte - con una tecnica "raffinata e potente al contempo".
METAMORFOSI E PAESAGGI NELL'OPERA DI VELLY
Fino al 22 aprile 2017
Spazio Don Chisciotte
Via della Rocca, 37 - 10123 Torino
Orario: da martedì a sabato 10,30 - 12,30; 15 - 19
Per informazioni: +39 011 19771751; segreteria@spaziodonchisciotte.it
www.fondazionebottarilattes.it