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Specchio con decorazione di nuvole e animali
Ferro dorato e ageminato in oro, d. 16,5 cm
Cina, dinastia Jin Occidentali, III-IV sec. d.C.
Collezione Jingzitang |
Lo specchio è un oggetto da toeletta comunemente adoperato dalle più diverse culture del pianeta, ognuna delle quali lo ha caricato di significati e implicazioni simboliche che esulano dall’uso pratico e sconfinano spesso nel campo delle superstizioni, della magia, della psicologia, della spiritualità. La mostra
Riflessi d’Oriente organizzata dal Museo d’Arte Orientale, intende far conoscere l’importanza di questi capolavori di tecnica metallurgica in Cina, istituendo dei parallelismi tra Oriente e Occidente.
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Specchio con figure stilizzate di uccelli
Bronzo e turchesi, d. 13 cm
Cina, periodo Stati Combattenti, V sec. a.C.
Collezione Jingzitang |
Nella cultura occidentale, la superficie specchiante evoca associazioni mentali in campo mitologico, letterario, artistico, religioso quali pochi altri oggetti della nostra vita quotidiana possono vantare. In Asia orientale è stata rivervata notevole importanza anche al retro dello specchio, che diventa il supporto privilegiato per raffigurazioni che dialogano con la simbologia inespressa della parte riflettente.
La superficie metallica – solitamente bronzea – del manufatto, accoglie visioni cosmologiche, simbologie più o meno arcane, concezioni estetiche che incarnano aspirazioni e auspici della società in un determinato periodo storico.
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Specchio “leoni e grappoli” con animali fantastici e uccelli
Bronzo, d. 38,3 cm
Cina, dinastia Tang, prima metà VIII sec. d.C.
Collezione Jingzitang, Torino |
Nucleo centrale della mostra e oggetto principale di attenzione sono gli specchi prodotti in Cina tra l'epoca degli “Stati Combattenti” e la fine della dinastia Tang, ovvero dal V secolo a.C. al X secolo d.C. ca.: 1500 anni corrispondenti al periodo di maggiore sperimentazione e di maggiore interesse artistico-culturale nei
confronti dello specchio in Asia orientale.
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Specchio con scene di caccia e di corte
Bronzo con decorazione dipinta, d. 27,7 cm
Cina, dinastia Han Occidentali, circa 180-140 a.C.
Collezione Jingzitang, Torino |
Non mancano esemplificazioni di produzioni più antiche e più recenti, per sfiorare da un lato la questione dell’origine e della ‘protostoria’ dello specchio in Cina e per mostrare dall’altro i mutamenti artistici e culturali, gli elementi di continuità e di discontinuità nella società cinese tarda in questo specifico settore manifatturiero.
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Specchio con gru, pini e altri elementi vegetali
Ottone, d. 11 cm
Giappone, periodo Edo, prima metà XIX sec. d.C.
Museo d’Arte Orientale, Torino |
Un arco esteso anche per ciò che riguarda il contesto geografico della mostra: alcuni esemplari provengono dall’area iranica, per riflettere sull'interazione tra Cina e Asia occidentale attraverso la mediazione del vasto mondo delle steppe. Ben più approfondito il rapporto con la Corea, il Giappone e il Sud-est asiatico, che hanno adottato forme e simboli dello specchio cinese modificandoli e adattandoli alle proprie culture.
I circa 125 specchi in mostra, in gran parte presentati al pubblico per la prima volta in assoluto, provengono da una importante collezione privata torinese, dal MAO, dal Museo Nazionale di Arte Orientale (Roma), dai musei Guimet e Cernuschi di Parigi, dai Musei Vaticani e dal Musée d’Art et d'Histoire di Saint-Denis.
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Specchio con motivi fitomorfi
Bronzo
Cina, Dinastia Tang, IX sec.
Musei Vaticani, Città del Vaticano © Foto Musei Vaticani |
Il catalogo, edito da Silvana Editoriale, raccoglie i contributi critici di Marco Guglielminotti Trivel, curatore della mostra e conservatore per l’Asia Orientale del MAO; di Ma Jinhong, conservatore per i manufatti in bronzo del museo di Shanghai; di Marcello Pacini, membro del Comitato Scientifico della Fondazione Torino Musei; di Gilles Béguin, già Direttore del museo Cernuschi di Parigi e di Aurora Testa, docente di Arte Orientale alla Western Washington University e si presenta come la pubblicazione più completa e aggiornata sugli specchi della Cina disponibile in lingua italiana.
Riflessi d’Oriente. 2500 anni di specchi in Cina e dintorni
Dal 23 novembre al 24 febbraio 2013
Orario: martedì-domenica ore 10-18, chiuso il lunedì
MAO – Museo d’Arte Orientale
Via S.Domenico 11 – 10122 Torino
Info: tel. 0114436927,
mao@fondazionetorinomusei.it,
www.maotorino.it