martedì 12 aprile 2022

LOUISE NEVELSON ALLA BIENNALE DI VENEZIA

Louise Nevelson
Untitled (Sky Cathedral), 1970-1975
legno dipinto, nero
302.3 cm x 360.7 cm x 58.4 cm)
14 elementi, 2 parti basamento (16 elementi totali)
No. 00828.03
© 2022 Estate of Louise Nevelson /
Artists Rights Society (ARS), New York
La Louise Nevelson Foundation presenta un progetto espositivo di portata storica del lavoro dell’artista, figura rivoluzionaria dell’astrazione americana. Dal 23 aprile all’11 settembre 2022, una grande mostra sarà allestita a Venezia nelle Procuratie Vecchie in Piazza San Marco quale Evento Collaterale ufficiale della 59. Esposizione Internazionale d’Arte - La Biennale di Venezia.
LOUISE NEVELSON. PERSISTENCE segnerà il sessantesimo anniversario della partecipazione dell’artista alla Biennale Arte del 1962, quando fu chiamata a rappresentare gli Stati Uniti nel padiglione americano.
La mostra, che riunirà oltre sessanta lavori realizzati dalla Nevelson tra gli anni Cinquanta e gli anni Ottanta, è curata da Julia Bryan-Wilson, docente di Arte Moderna e Contemporanea a Berkeley, Università della California. Tra i massimi esperti del lavoro dell’artista, Julia Bryan-Wilson pubblicherà nel 2023 una monografia su Louise Nevelson con la Yale University Press.

Louise Nevelson
Dawn's Presence - Three, 1975
legno dipinto, bianco
312.4 cm × 322.6 cm × 251.5 cm
 No. 08833
© 2022 Estate of Louise Nevelson /
Artists Rights Society (ARS), New York

Articolata in nove sale del secondo piano delle Procuratie Vecchie affacciate su Piazza San Marco, sarà la più ampia e approfondita rassegna realizzata in Italia dal 2013.
Cuore dell’esposizione saranno le sculture di grandi dimensioni, ma si potranno ammirare anche esempi delle sue sculture bianche, tra le quali l’installazione multipla a colonna Dawn’s Presence - Three (1975) e dei suoi rari lavori color oro, come The Golden Pearl (1962).
Il percorso sottolinea la relazione tra il lavoro della Nevelson come scultrice e la sua pratica - durata tutta la vita - dedicata ai collage e agli assemblaggi da parete. I collage e gli assemblage scultorei saranno infatti presentati in dialogo con i lavori di grandi dimensioni, per gettare luce sui tratti fondamentali del processo creativo - per il quale la critica italiana Carla Lonzi usò le parole "distruzione e trasfigurazione" - ma anche sul suo interesse per materiali non convenzionali come legno grezzo, metallo, cartone, carta vetrata, pellicola di alluminio.

Louise Nevelson
Untitled, 1979
metallo, pittura, carta e legno su tavola
121.9 cm x 81.3 cm x 31.1 cm
No. 40639
© 2022 Estate of Louise Nevelson /
Artists Rights Society (ARS), New York
Nata a Pereiaslav, Ucraina (vicino a Kiev) nel 1899, Louise Nevelson migrò negli Stati Uniti con la famiglia nel 1905, stabilendosi nel Maine. Dopo essersi trasferita a New York nel 1920, la Nevelson studiò presso la Art Students League. Negli anni Trenta fu assistente di Diego Rivera, e più tardi insegnante d’arte con la Works Progress Administration. Ebbe la sua prima mostra personale nel 1941 presso la Nierendorf Gallery di New York. Nei primi anni Cinquanta viaggiò in Guatemala e in Messico per conoscere l’arte precolombiana. A seguito di questi viaggi, iniziò a creare le sue prime sculture in legno, profondamente legate ai risultati del Cubismo e del Costruttivismo. Nel corso dei quattro decenni successivi, la Nevelson divenne una tra gli artisti più rivoluzionari degli Stati Uniti. Tutta la sua pratica  - assemblage, collage, lavori di gioielleria, in relazione profonda con il suo lavoro scultoreo - riflette una instancabile sperimentazione con la materia, con la forma e con lo spazio.
Ritratto di Louise Nevelson, 1976
© Lynn Gilbert
L’eredità di questa grande artista americana vive, oltre che nell’attività della Louise Nevelson Foundation, anche nei musei e negli spazi pubblici delle più importanti città americane. In particolare, nella Louise Nevelson Plaza, presso il Financial District di New York, un gruppo delle sue sculture monumentali in acciaio ha una collocazione permanente in stretta connessione con gli alberi, le panchine e il contesto urbano. Nove sue sculture da parete si trovano nella Chapel of the Good Sheperd della Chiesa di Saint Peter a Midtown Manhattan, per la quale la Nevelson disegnò anche la lampada della cappella e i paramenti, concependo un ambiente totale che lei descrisse come "un’oasi". Oggi il lavoro di Louise Nevelson si trova nelle collezioni di tutti i maggiori musei americani, tra cui il Metropolitan Museum of Art di New York e il Museum of Modern Art di New York. Le sue opere sono inoltre presenti in collezioni museali europee - Tate di Londra, Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino, Louisiana Museum of Modern Art di Humlebæk in Danimarca, Moderna Museet di Stoccolma -, e in numerose altre istituzioni internazionali.

LOUISE NEVELSON. PERSISTENCE
23 aprile - 11 settembre 2022
Procuratie Vecchie di Piazza San Marco
Secondo piano (ingresso da piazza San Marco 1218/b)
Orari: dal martedì alla domenica dalle 10-18
louisenevelsonvenice.com