domenica 5 luglio 2020

USSEGLIO: UNA GRANDE MOSTRA

Gian Giorgio Massara
 
G. SAULI D'IGLIANO
Processione a Usseglio
È stata inaugurata al Museo Civico Alpino "Arnaldo Tazzetti" di Usseglio un'importante mostra voluta da Alberto Tazzetti e curata da Emanuela Lavezzo, Luca Mana, Antonio Musiari. Ma altrettanto interessanti sono i saggi firmati da Paola Gribaudo, Edoardo Di Mauro, Enrico Zanellati, Eugenio Gariglio.
Il rinnovato e riuscito allestimento è dovuto a Loredana Jacopino.
Quattro sono le sezioni dedicate all'Alba dell'Alpinismo, ai temi romantici, veristi o del divisionismo, sino alla considerazione delle montagne nel secolo ventesimo. Si snoda quindi un attraente percorso per immagini che sinora - nella valle di Viù - era stato realizzato a tappe con monografie e mostre dedicate a singoli autori.
L'attuale esposizione inizia con una visione montana al tempo dell'Ancien Règime, con le immagini del Monte Bianco (A. Töpffer) oppure della Sacra di San Michele "vista" da Massimo d'Azeglio.
Quindi, la pittoresca vedutina del ponte di Lemie nella litografia in origine disegnata da Luigi Francesetti e il complesso urbano accolto nel Theatrum Sabaudiae che reca "sullo sfondo le alte montagne delle Valli di Lanzo".
È il saggio firmato da Alessia M. Giorda a restituirci il gusto per la villeggiatura fra 800 e 900 in valle con presenze significative quali il barone Franchetti e la consorte Sara L. de Rothschild (loro ospiti: Puccini, il re Umberto, H. Goering); successivamente i marchesi di Barolo, Casimiro Teja, i pittori Calandra e Pittara, il filosofo Nietzsche (che in 50 minuti arriva in treno da Torino alle "montagne") e Guido Gozzano che scrive ad Amalia Guglielminetti che tutto è splendido e smeraldino ma lui rimane triste. Habituée delle valli è la Regina Margherita al pari dei duchi degli Abruzzi e di Genova oppure al regista di Cabiria Giovanni Pastrone.
Il primo dipinto esposto riguarda Angelo Cignaroli con la Veduta del Ghiacciaio Des Bois; l'ultimo l'olio, firmato da Angelo Abrate (+ 1985), raffigura il Dente del Gigante.
Quindi, una seconda veduta della Sacra firmata da Domenico Ferri, le casupole di Margone dipinte da G. B. Carpanetto (sua l'immagine, caratterizzata dalla sinfonia di azzurri, presente in copertina), i Tornetti visti da Filiberto Petiti e un suggestivo Ritratto della madre di Matteo Olivero.
Due sono le processioni dipinte nelle Valli; Angelo Garino raffigura gli abitanti tutti di Balme in cammino fra croci, stendardi e flambeaux, mentre Giuseppe Sauli d'Igliano è autore della Processione a Usseglio (purtroppo sinora a noi sconosciuta) che s'avvia proprio verso l'antica parrocchiale, sede dell'attuale museo.
Alba in montagna è un intimo dipinto di Cesare Maggi, pittore ripetutamente presente nelle valli di Lanzo, mentre di Alessandro Poma un pastello su carta ci restituisce la visione di un Pendio innevato con larici e Renato Chabod (+ 1990) dipinge Il Charforon in foggia ormai novecentista.
I saggi sono assai interessanti, dal corposo e completo testo di Antonio Musiari (curatore nel 2019 della grandiosa mostra su Matteo Olivero), al turismo nobile e borghese dal secolo XVIII in poi, allo "stupore della montagna" sino al mondo dell'Accademia Albertina, Istituzione presieduta oggi da Paola Gribaudo, presente all'inaugurazione.
Una mostra intensamente ideata che concorre all'invito di trascorrere l'estate 2020 in montagna: virus permettendo!

MONTAGNE
Mito e fortuna delle Alpi Occidentali tra Ottocento e Novecento
Dal 27 giugno al 26 luglio 2020
Museo Civico Alpino "Arnaldo Tazzetti"
Piazza Cibrario, 1 - Usseglio (To)
Orario: Tutti i giorni 10 - 12,30 e 14,30 - 18
Telefono 0123 83702 - 340 7292527