lunedì 23 luglio 2012

Angelo Cignaroli. Vedute del Regno di Sardegna


Angelo Cignaroli
Veduta di Villa della Regina e della Real Chiesa dei Cappuccini
Olio su tela, cm 49,5x69,3, Collezione privata
Apre il 13 settembre la mostra che la Fondazione Accorsi – Ometto dedica ad Angelo Cignaroli, figlio del noto paesaggista Vittorio Amedeo.
Riscoperto da Andreina Griseri in occasione della mostra sul Barocco Piemontese del 1963, Angelo è stato in seguito oggetto di alcune esposizioni parziali e collaterali, ma non è mai stato argomento di un approfondito studio monografico.   
Angelo Cignaroli
Veduta di Mondovì da vicino
Olio su tela, cm 37x49, Torino, Museo Accorsi-Ometto
La mostra, curata da Vittorio Natale, permetterà per la prima volta di conoscerne le molteplici vedute piemontesi e alpine, talvolta inedite, affiancate alla serie completa di sei incisioni realizzate nel 1797 su disegni di Vittorio Amedeo Cignaroli.   
Angelo Cignaroli
Veduta del Castello e città di  Moncalieri dalla parte del ponte sul Po
Olio su tela, cm 46x66, Collezione privata
 Cresciuto nella bottega del padre, Angelo ereditò nel 1792 la carica di regio pittore di 'paesaggi e boscarecce', specializzandosi nell’esecuzione di scorci dal vero di residenze reali, città, villaggi e siti appartenenti al Regno di Sardegna. 
Il percorso si apre nella Galleria del Museo  con la Veduta della Villa del conte Bogino in occasione della visita di Carlo Emanuele III, di Vittorio Amedeo Cignaroli, la cui attività di vedutista viene approfondita e riscoperta in questa esposizione.  
Vittorio Amedeo Cignaroli
Veduta della Villa del Conte Bogino in occasione della visita di Carlo Emanuele III
Olio su tela, cm 142x216, Collezione privata
Le due sale successive, completamente dedicate ad Angelo Cignaroli, comprendono una parte riservata alle Delizie Reali cioè alle residenze sabaude ed un’altra alle 'situazioni bellissime', ovvero alle vedute che diffondevano e imponevano una nuova immagine del territorio sottomesso ai Savoia, destinate ad ambienti aulici e di rappresentanza.  
Angelo Cignaroli
Monte Bianco dalla Val Ferret
Olio su tela, cm 39x51, Collezione privata
Un’ulteriore sezione della mostra è dedicata al pittore del sublime alpino: in questa sono presentate alcune precoci vedute alpine, rivolte soprattutto al massiccio del Monte Bianco e ai suoi ghiacciai, oggetto allora di esplorazioni scientifiche da parte dello svizzero Horace-Benedict de Saussure, autore del mirabile Voyages dans le Alps (1779-96).
Infine, un’apposita piccola sezione viene dedicata alle stampe, affiancate alle incisioni precedenti di artisti come Sclopis di Borgostura o Bagetti.  
Ignazio Sclopis di Borgostura
 Castello di Pianezza
 Incisione acquerellata, cm 21x34,4
Archivio Storico della Città di Torino
La produzione di Angelo Cignaroli replicata in numerosi dipinti tra la fine del Settecento e gli inizi dell’Ottocento, è in grado oggi di restituirci l’aspetto, spesso perduto, di un territorio piemontese che veniva allora riscoperto attraverso le memorie di viaggiatori ed esploratori stranieri e la pubblicazione delle prime guide.

Angelo Cignaroli. Vedute del Regno di Sardegna
Dal 13 settembre 2012 al 6 gennaio 2013
Orario: da martedì a domenica 10-13; 14-18.Lunedì chiuso. Tutti i giorni visita guidata alle ore 17
Museo Accorsi – Ometto
Via Po 55 - 10124 Torino
Informazioni: tel.011 837 688 int. 3; http://www.fondazioneaccorsi-ometto.it/

sabato 21 luglio 2012

Degas. Capolavori dal Musée d'Orsay

Si annuncia come un evento eccezionale la mostra "Degas. Capolavori dal Musée d'Orsay", ospitata a Torino presso la Palazzina della Società Promotrice delle Belle Arti dal 18 ottobre 2012 al 27 gennaio 2013.
Ritratto di famiglia (La famiglia Bellelli)
1858-1869
olio su tela; 200x250 cm
© RMN (Musée d'Orsay) / Hervé Lewandowski  - Réunion des Musée Nationaux/ distr. Alinari
Promossa dal gruppo editoriale Skira in collaborazione con il Museé d'Orsay e la Fondazione Torino Musei, la rassegna ha richiesto un investimento di 1,5 milioni di euro provenienti in parte da partner quali Fiat Industrial, Gl Events-Lingotto Fiere, La Stampa, e Rai Educational, e costituisce una delle più prestigiose monografie allestite in Italia negli ultimi trent’anni dopo l'esposizione del 1984 a Roma presso Villa Medici. 
Il défilé (Cavalli da corsa davanti alle tribune)
1866-1868
olio su carta applicata su tela; 46x61 cm
© RMN (Musée d'Orsay) / Hervé Lewandowski  - Réunion des Musée Nationaux/ distr. Alinari
Ottanta fra dipinti ad olio, pastelli, disegni e sculture rappresentativi dell’intera carriera artistica di Edgar Degas (1834-1917) sono stati disposti dal curatore Xavier Rey, Conservatore di pittura del Museo francese, secondo un ordine sostanzialmente cronologico, con alcuni raggruppamenti tematici -l'ambiente familiare; l'esperienza italiana; il mondo parigino della musica degli artisti e dei caffè; il paesaggio; i cavalli e le corse, le ballerine; i nudi femminili-, per evidenziare come il più atipico fra i pittori impressionisti abbia traghettato il classicismo della metà del XIX secolo verso le forme più radicali e moderne del XX secolo. 
Nudo accovacciato visto di spalle
1876 circa
Pastello su monotipo; 18x14 cm
© RMN (Musée d'Orsay) / Hervé Lewandowski- Réunion des Musées Nationaux/ distr. Alinari
Il soggetto storico di Semiramide alla costruzione di Babilonia, improntato sul modello botticelliano, il bozzetto per La saggezza vittoriosa sui vizi tratto da un'opera di Mantegna, mostrano la forte influenza che ebbe la cultura rinascimentale nella pittura di Degas, nipote del banchiere di origini italiane Hilaire de Gas (in mostra nel ritratto ad olio del 1857).
37. Fin d’arabesque (Ballerina con bouquet)
1877
olio, pittura all'essenza e pastello su tela; 67x38 cm
© RMN (Musée d'Orsay) / Hervé Lewandowski  - Réunion des Musée Nationaux/ distr. Alinari
Il dipinto giovanile La famiglia Bellelli ed i relativi studi preparatori ne attestano le straordinarie capacità di disegnatore, di implacabile indagatore della psicologia borghese; i numerosi scorci prospettici con le ballerine colte dal vero analizzano il movimento del corpo, compiutamente risolto nella plastica in bronzo della Piccola danzatrice di quattordici anni e di altri esemplari in piccolo formato modellati a partire dal 1865, eseguiti a fusione fra il 1921 e il 1931.
Piccola danzatrice di quattordici anni
fusione eseguita tra il 1921 e il 1931
bronzo patinato, tutu in tulle, nastro in satin; base di legno; 98x35,2x24,5 cm
© RMN (Musée d'Orsay) / René-Gabriel Ojéda - Réunion des Musée Nationaux/ distr. Alinari
Una rassegna unica dall’indiscutibile valore documentario pensata dal Presidente della Casa Editrice Skira Massimo Vitta Zelman, e dal direttore del Musée d'Orsay Guy Cogeval, per rispondere al condiviso impegno imprenditoriale ed intellettuale di far conoscere e apprezzare i capolavori d’arte ad un bacino di utenza sempre più ampio, attivamente coinvolto nella crescita culturale del Paese.
18. Ritratto di donna con vaso di porcellana,
1872
olio su tela; 65x54 cm
© RMN (Musée d'Orsay) / Hervé Lewandowski  - Réunion des Musée Nationaux/ distr. Alinari
Resa opportunamente conforme agli standard di accessibilità, la storica Palazzina liberty nel Parco del Valentino, inaugurata nel 1919, che ha ospitato nomi illustri quali Boldini, Hayez, De Nittis, pittori del primo e secondo futurismo, e la spettacolare collettiva "Gli Impressionisti e la neve", si conferma sede ideale per eventi di grande risonanza che riportano Torino al centro del circuito di grandi manifestazioni artistiche internazionali.

Degas. Capolavori dal Musée d'Orsay
Dal 18 ottobre 2012 al 27 gennaio 2013
Orario: tutti i giorni 10-19,30; giovedì 10-22,30; chiuso il martedì. La biglietteria chiude un'ora prima
Palazzina della Società Promotrice delle Belle Arti in Torino
Viale Balsamo Crivelli, 11 - 10126 Torino
Informazioni: tel. 011/5790095; http://www.mostradegas.it/