giovedì 13 giugno 2019

VIVI I GIARDINI!


Da giugno a ottobre 2019 la Venaria Reale ospita la rassegna VIVI I GIARDINI! con mostre, spettacoli, attività, visite speciali, laboratori, incontri sul tema del verde, dei fiori e delle piante.
A 12 anni dalla loro inaugurazione i 60 ettari recuperati dei Giardini, il grandioso complesso della Reggia di Venaria, proclamato Patrimonio dell’Umanità, insieme al suggestivo Borgo antico cittadino e agli immensi spazi naturali del vicino Parco della Mandria, costituiscono lo scenario unico per un palinsesto di eventi che pone al centro la mostra di dipinti e disegni Viaggio nei Giardini d’Europa. Da Le Nôtre a Henry James, l'esposizione fotografica Viaggio fotografico nei Giardini delle Residenze Reali d’Europa, a confronto con le installazioni di Velasco Vitali, Giuseppe Penone, e l’imponente Testa di Cavallo realizzata dal maestro Dante Ferretti nel 2011, ispirata ai disegni di Leonardo per la statua equestre di Francesco Sforza.
Fra rievocazione storica e narrazione si collocano il VI Concorso Internazionale di Attacchi di Tradizione, che vede sfilare oltre 100 cavalli e carrozze d’epoca, il convegno I giardini nello specchio dei viaggiatori. Testimonianze del passato ed esperienze del presente presso la Sala di Diana e il suggestivo Viaggio fotografico nei Giardini delle Residenze Reali d’Europa.
Fanno seguito Ad alta voce. Passeggiate letterarie nelle Residenze Sabaude condotte da Massimo Giletti, Vladimir Luxuria, Piergiorgio Odifreddi, il workshop dedicato alle scuole Viaggio nel Giardino del Re, con la partecipazione dello scrittore Enrico Brizzi e, ogni domenica di settembre, le Giornate da Re.
Gli sportivi potranno cimentarsi nella Maratona Reale e nelle corse e camminate serali al Parco della Mandria per terminare cenando alla Locanda della Mandria presso la Cascina Prato Pascolo, oppure al suggestivo Patio dei Giardini. Inoltre, al raffinato Caffè degli Argenti il pubblico potrà gustare un aperitivo al chiaro di luna nelle Sere d’estate alla Reggia.
Un trenino poi collegherà la Reggia al Castello della Mandria con i suoi affascinanti appartamenti voluti e abitati da re Vittorio Emanuele II di Savoia (1820-1878) e Rosa Vercellana (1833-1885) contessa di Mirafiori e Fontanafredda, cui la rivista Bell'Italia dedica nel numero di giugno l'articolo firmato da Rosalba Graglia illustrato dalle splendide immagini di Gabriele Croppi.
Proseguono infine le attività (con prenotazione obbligatoria) nei Parchi Reali de La Mandria e Stupinigi, insieme al Ponte del Diavolo di Lanzo e della Vauda, punti di eccellenza della Corona Verde situata alle porte Torino.

Per informazioni su orari, costi e prenotazioni delle attività:
www.lavenaria.it

mercoledì 12 giugno 2019

UNA MOSTRA FRA LANGHE E ROERO

Gian Giorgio Massara

Angela GUIFFREY
La danza 6
Il castello di GOVONE appartiene alla corona di delizie sabaude e s'affaccia sul paesaggio di Langhe e Monferrato; la decorazione di alcune sale con dei papiers peints e le importanti sculture, rendono preziosa la visita di questo luogo che oggi ospita la mostra di Angela GUIFFREY e di Livio STROPPIANA curata da Tiziano Rossetto (raffinato il catalogo Publialba). Il progetto grafico è dovuto a Maria Paola Rapellino.
Angela Guiffrey ama la forma geometrica - il quadrato in particolare - sulla quale distende il colore, arricchendo l'opera mediante l'utilizzo di antichi brandelli di tela, lievi profili aurei, grovigli di filamenti.
L'opera Tra cielo e mare (2017) risulta giocata sapientemente sui toni degli azzurri, colore prediletto da Angela che alcuni anni or sono s'è aggiudicata il I premio in occasione del Concorso di Pittura "Cesare Pavese" a Santo Stefano Belbo.
Livio STROPPIANA
Nel cielo, quadro 21
La produzione attuale di Livio Stroppiana s'incentra invece sul gesto e sul colore; attratto inizialmente "da vecchi muri scrostati e frammenti di manifesti stratificati", oggi espone un gruppo di tavolette impreziosite dal colore sì da accostarsi all'effetto smalto. Accanto, s'ammirano grandi opere dominate dalla cromia - densi i rossi - dal vento, dagli accadimenti casuali, dalle pareti dell'abbandono. Tavole sulle quali l'autore interviene a più riprese ottenendo sprazzi di luce e un rincorrersi cromatico di sicura suggestione.
Un'esposizione di fascino, organizzata per festeggiare due artisti di buona formazione che conducono con serietà il proprio lavoro e che credono nel momento creativo dell'arte.

mercoledì 5 giugno 2019

ANGELO SAGLIETTI

BIMBI CON CAVALLINO DI LEGNO
1972
Foto di Fabio Amerio
Circa cinquanta opere tra sculture (bronzi, terrecotte, gessi), gioielli in argento e una selezione di disegni preparatori in mostra presso la Pinacoteca dell’Accademia Albertina descrivono quattro decenni di intensa attività di ANGELO SAGLIETTI.
Curata da Armando Audoli, l'esposizione ricostruisce la vicenda umana e artistica di un autore che contrappose l'elegante dinamismo e una scrupolosa indagine figurativa al mutevole panorama estetico del proprio tempo.
Così lo ritrae Audoli: "modesto nel senso migliore del termine, incarnava l’antitesi dell’arrivismo e del presenzialismo... refrattario agli abbagli fallaci delle facili apparenze, inseguì per tutta la vita un ideale artistico fatto di concretezza e lirismo".
PALMA
1973 ca.
terracotta dorata
Foto di Fabio Amerio
Nato a Saluzzo il 13 aprile 1913, Angelo studia con il toscano Italo Griselli e con il calabrese Umberto Baglioni all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, dove si diploma nel giugno del 1937. Ai Prelittoriali torinesi dello stesso anno il suo Vogatore ottiene il primo premio e la critica è unanime nel considerare lo scultore esordiente come uno "tra i migliori dell’ultima covata accademica" (sono parole di Enrico Paulucci). Nel 1938 vince il premio del Sindacato Interprovinciale Fascista grazie alla scultura in gesso patinato Vecchio pescatore, conosciuta anche con il titolo alternativo Lavoratore. Dal 1939 al 1941 ricopre la carica di assistente del conte Alberto Cibrario alla cattedra di anatomia dell’Accademia Albertina e del liceo artistico ad essa annesso.
AULETA
1963
bronzo
Foto di Fabio Amerio
Allievo di due artisti d’eccezione, il toscano Italo Griselli (1880-1958) e il calabrese Umberto Baglioni (1893-1965), ossia il pupillo del senatore Edoardo Rubino (1871-1954), decano della plastica accademica sabauda, egli ammirò anche l'"indole vulcanica"di Umberto Mastroianni, erede delle sperimentazioni tridimensionali del secondo futurismo.
Sposa nel 1941 la pittrice Giuseppina Civetta, compagna di vita e sodale di un’intera parabola creativa: i due artisti esporranno assiduamente insieme, a partire dagli anni difficili del secondo dopoguerra. Saglietti prende parte alla Seconda guerra mondiale e, fatto prigioniero dopo l’8 settembre 1943, viene internato in Polonia e in Germania; durante il periodo della prigionia esegue una toccante serie di disegni, pieni di pathos e realizzati con mezzi poveri o di recupero. Il forte stress dell’esperienza bellica gli provoca un’ulcera cronica e ben tre bombardamenti gli devastano lo studio di via Susa.
CADUTA
1975
bronzo
Foto di Fabio Amerio
Nel 1948 si trasferisce in Svizzera con la famiglia e vi rimane per una ventina d’anni, prima a Stetten, poi a Basilea e a Zurigo. Raggiunta la definitiva maturazione stilistica, nella maggiore città elvetica dirige per un triennio i corsi di preparazione artistica del consolato d’Italia. Agli anni Sessanta, risalgono capolavori quali Maternità, o la testa "egizia" di Roberta. Nel 1969 riceve le insegne di Cavaliere Ufficiale per meriti artistici e culturali e, rientrato a Torino, è accolto con entusiasmo da critici e colleghi. Ripresa l’attività didattica, è professore di ruolo di figura e ornato modellato al Secondo Liceo Artistico di Torino dal 1974 fino alla prematura scomparsa, avvenuta il 10 luglio 1979.

ANGELO SAGLIETTI
Uno scultore nella Torino di Rubino e Mastroianni
Dall’11 maggio al 29 settembre 2019
Pinacoteca Albertina
via Accademia Albertina, 8 - Torino
Per informazioni: t. 0110897370; pinacoteca.albertina@coopculture.it
www.pinacotecalbertina.it

IL TRIONFO DELLA BELLEZZA

Alphonse Mucha
Job, 1896
Litografia a colori e doratura, 59x44,5 cm
Gretha Arwas Collection, Londra (UK)
© Arwas Archives
Nelle Sale dei Paggi della Reggia di Venaria, fino al 26 gennaio 2020 sfilano in rassegna manifesti, dipinti, sculture, mobili e ceramiche nella mostra ART NOUVEAU Il trionfo della bellezza, curata da Katy Spurrell, per raccontare la straordinaria fioritura artistica di un movimento di rottura con l'eclettismo e lo storicismo ottocenteschi in risposta ad una società sempre più improntata all'efficientismo della moderna organizzazione industriale.
Il Modern Style - Tiffany negli Stati Uniti, Jugendstil in Germania, Sezession in Austria, Nieuwe Kunst nei Paesi Bassi, Liberty in Italia, Modernismo in Spagna -  s’impone rapidamente in Inghilterra, patria dei maggiori teorici del movimento, e passa sotto il nome di Art Nouveau in Francia.
Emile Gallé, Daum Frères, Alphonse Mucha, Louis Majorelle, René Lalique, Eugène Grasset, Henri de Toulouse-Lautrec, Eugène Gaillard sono solo alcuni degli artefici di visionarie creazioni, basate sulla sinuosità della linea curva e dell’arabesco.
Daum Frères
Vase camée, 1900 ca.
Vetro con montatura d'argento
22,5x12 (diametro) cm
Private collection, London
Attraverso 200 opere provenienti dagli Arwas Archives, dalla Fondazione Arte Nova e dalla Collezione Rodolfo Caglia e da altri prestiti di privati, suddivise in cinque sezioni - Più Natura, più artificio; La donna moderna; Simbolismo; Uno stile per tutti; Dall’Art Nouveau al Liberty italiano - l'esposizione illustra le principali fonti di ispirazione per una nuova e radicale visione della Natura: non più rifugio sicuro per artisti rapiti dalla dolcezza del mondo, ma luogo mistico, complesso, all’interno di un contesto urbano in evoluzione, stilizzata in soluzioni più conformi alla vita moderna e alle nuove scoperte dovute al diffondersi del microscopio, della microfotografia e dei raggi X.
Hector Lemaire
Le Roche qui pleure, 1900 ca.
Porcellana bisquit di Sèvres, 42x 33x24 cm
Gretha Arwas Collection, Londra (UK)
© Arwas Archives
Donne sempre più emancipate, rappresentate su dipinti e stampe soprattutto per la pubblicità, cantanti d'opera o stelle del teatro come Sarah Bernhardt, giocano un ruolo determinante nella propaganda di beni voluttuari e stili di vita da imporre alla nuova classe di consumatori.
L’arte e la letteratura simbolista penetrano profondamente nella sensibilità Art Nouveau che, per molti aspetti, diventa un punto d'incontro tra produzione letteraria e design. È un intenso periodo di disordini e di esplorazione di religioni alternative che si riflettono in immagini del pensiero contemporaneo, psicologicamente inquietanti e dagli aspetti mistici. Sigmund Freud pubblica nel 1899 il saggio  Die Traumdeutung (L'interpretazione dei sogni), pilastro della ricerca psicoanalitica. Molti artisti - come Alphonse Mucha - abbracciano dottrine occultiste che, attraverso le scienze esoteriche e le sedute spiritiche, tentano di svelare i più reconditi misteri dell'esistenza.
Sono i designer i più impegnati nel fare emergere questo aspetto investigativo della vita e a rivelarlo è lo stile tipico delle opere di Maurice Bouval, Paul Francois Berthoud, Aman Jean, Leonard Agathon, Henri Heran, Georges Rochegrosse, Louis Auguste Theodore Riviere, Georges Flamand e Alexandre Vibert.
Théophile Alexandre Steinlen
Le Chat noir, 1898
Litografia a colori, 93,2x64,4 cm
Private collection, London
Un allestimento innovativo, oltre a riprodurre gli ambienti domestici e a descrive la vita quotidiana della Parigi di inizio Novecento, concerne l'esperienza di una ristretta élite di architetti, artisti e intellettuali che avviarono la stagione del Liberty in Italia e a Torino con l’Esposizione internazionale di Arte Decorativa Moderna del 1902. Con l’Art Nouveau nasce la figura dell’artista designer che sfrutta tutti i mezzi messi a disposizione dalla tecnologia, incluse le varie forme di comunicazione. Le arti decorative, dall’essere semplicemente puro prodotto d’uso e di fattura artigianale, accedono alla produzione seriale, se non addirittura industriale, divenendo modello e strumento dell’abitare moderno, parametro del gusto e veicolo fondamentale per l’affermazione del nuovo stile, con poster e altre applicazioni commerciali, nel tentativo di conciliare valori estetici tradizionali con i bisogni nascenti della società dei consumi.
Alfredo Muller
Les Paons, 1903
Litografia a colori, 68,5x158 cm
Private collection, London
ART NOUVEAU
Il trionfo della bellezza

17 aprile 2019 - 26 gennaio 2020
Reggia di Venaria
Piazza della Repubblica, 4
10078 Venaria Reale, Torino
Orario:
Fino al 28 giugno 2019
da martedì a venerdì ore 9-17; sabato, domenica e festivi: ore 9-19.30. Lunedì chiuso
Dal 29 giugno al 24 agosto 2019
martedì, mercoledì e giovedì ore 10-17; venerdì e sabato ore 10 - 19; domenica e festivi ore 10-19.30. Lunedì chiuso
Aperture serali Sere d’estate
venerdì e sabato ore 19 - 23.30
Dal 25 agosto al 13 ottobre 2019
da martedì a venerdì ore 10 - 18; sabato, domenica e festivi ore 10-19.30. Lunedì chiuso
Dal 14 ottobre 2019
da martedì a venerdì ore 9 - 17; sabato, domenica e festivi ore 9-19.30. Lunedì chiuso
Le biglietterie chiudono 1 ora prima rispetto agli orari indicati.
Informazioni:
tel. +39 011 4992333
www.lavenaria.it

martedì 4 giugno 2019

OSSERVO, CREO, RACCONTO


Saranno presentati al pubblico lunedì 10 giugno alle ore 18 gli esiti del workshop OSSERVO, CREO, RACCONTO. Dialoghi tra Arte/Artistico e Architettura: dal disegno alla fotografia al video.
La mostra, allestita nella Sala delle Colonne del Castello del Valentino, espone i lavori degli studenti del Corso di Laurea triennale in Architettura, del DAD - Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico e del Liceo Artistico di Torino.
I disegni prodotti nei cinque giorni di laboratorio esprimono i diversi modi di raccontare quanto hanno conosciuto e percepito del Borgo Medievale, fra simboli più noti del capoluogo piemontese, attaverso una ricerca grafica completata da fotografie e da video che narrano suggestioni ambientali e architettoniche con vari linguaggi espressivi.
Il percorso d'indagine si completa con il progetto "Oltre la visione", teso ad avvicinare gli studenti alla "visione" di un architetto non vedente, affinandone le capacità percettive nella realizzazione collettiva di otto tele dipinte.

OSSERVO, CREO, RACCONTO
Dialoghi tra Arte/Artistico e Architettura: dal disegno alla fotografia al video
Dal 10 al 14 giugno 2019
Castello del Valentino - Sala delle Colonne
Viale Pier Andrea Mattioli, 39 - 10125 Torino
Orario: 10 - 12,30 e 15 - 18. Venerdì 14 giugno 10 - 12,30.
Info e contatti: ornella.bucolo@polito.it

lunedì 3 giugno 2019

DISEGNIAMO LA MODELLA

Disegni degli artisti presenti
Foto: Enrico Arata
Si è svolta mercoledì 29 maggio 2019, presso il Centro Culturale "Il Malinteso" in via Pio La Torre 3 a Beinasco, DISEGNIAMO LA MODELLA, performance dell'artista taiwanese Royi Wang promossa dall'Associazione Artecult.
All'evento hanno partecipato gli allievi dei corsi di pittura e disegno dell'Associazione, impegnati nella copia estemporanea della modella in movimento, interrotto soltanto da brevi istanti di pausa.
Con acquerelli, matite e idonei mezzi grafici, gli autori hanno fermato in rapidi schizzi dai colori vivaci le danze orientali scandite dai ritmi del tambura, strumento a corde indiano, magistralmente eseguiti dall'artista.
Royi Wang
Foto: Enrico Arata
Avvolte nei volatili sentori d'incenso, al chiarore delle lucerne, le coreografie rituali ispirate alla danza Sufi e alla mistica espressività dei dervisci rotanti, ritmate dalle note del corno australiano, il didgeridoo, hanno riunito tradizioni e sonorità provenienti dalle più remote latitudini in un viaggio intorno al mondo di rara suggestione.
Destinato a ripetersi, il successo della serata conferma la consolidata esperienza dell'Associazione Artecult, con sede in  via San Giacomo 30 a Beinasco (To), nell'organizzare eventi a tema, incontri di approfondimento culturale, a corollario della ricca programmazione che spazia dai corsi di disegno (ritratto, nudo, modella dal vero), pittura ad olio e acquerello, ai corsi di lingua inglese di livello base e intermedio.

Per informazioni:
segreteria@artecult.eu
T. 339 1273435; 333 4822363 (dalle 10 alle 20)