venerdì 16 dicembre 2011

Breathless

Breathless (lett. senza fiato), la prima personale in Italia di Andrea Polli (Chicago 1968, vive e lavora ad Albuquerque, New Mexico – USA) presenta alcuni dei più rappresentativi lavori dell’artista sulla decodifica e la traduzione dei dati scientifici in suoni, colori e azioni.
Realizzati in collaborazione con Chuck Varga, i lavori nascono da rilevazioni della qualità ambientale dell’aria, svolte in equipe con scienziati e meteorologi e sviluppando attraverso un processo chiamato “sonificazione”, sensibili sistemi di comprensione di differenti fenomeni naturali.
In Breather e Cloud Car, installazioni ambientali site specific nella corte del PAV realizzate a partire da una vecchia Fiat 500 e una Fiat 126, simboli del boom economico italiano, l’artista estende il rapporto uomo-natura al più ampio contesto sociale. In Breather l’auto è avvolta da una cupola trasparente che si comporta come un polmone teso al soffocamento, mentre in Cloud Car l’auto è dotata di un dispositivo di nebulizzazione – entrambi attivati da sensori di movimento al passaggio dei visitatori – che rende l’aria un fatto tangibile e visibile. Secondo l'artista “ogni discorso sull’ambiente inevitabilmente tocca il soggetto ‘automobile’; mezzo e strumento considerato essenziale per la vita quotidiana nei paesi industrializzati...”.
Appena varcato l’ingresso del PAV la cascata Particle Falls, riproduce in un flusso costante di luci i dati sulla presenza di particolato nell’aria. Nella serra il pubblico è accolto dalle sonorità avvolgenti del lavoro tratto dalla serie Atmospherics/Weather works, progetto di sonificazione dei dati meteorologici del vento e dei cicloni. Immerse in questo ambiente sonoro, le documentazioni video delle installazioni realizzate a New York, New Delhi e San Jose contestualizzano il lavoro di Andrea Polli e ne espandono la portata a livello globale.
Nella project room, infine, sono presentati il video-documentario Ground Truth, girato nel corso di una spedizione scientifica in Antartide, e N., elaborazione video dei dati atmosferici rilevati al Polo Artico, luoghi estremi coinvolti nella edificazione di un equilibrio planetario.

Andrea Polli - "Breathless"
In collaborazione con Chuck Varga
28 ottobre 2011 – 26 febbraio 2012
Orari: mercoledì – venerdì, 13 – 18; sabato e domenica, 12 – 19
A cura di Gaia Bindi e Claudio Cravero
PAV – Parco Arte Vivente
Via Giordano Bruno 31 - 10134 Torino
http://www.parcoartevivente.it/

mercoledì 23 novembre 2011

Bambole meccaniche giapponesi

L'Associazione Yoshin Ryu presenta a Palazzo Barolo il secondo atto della mostra Ningyo dedicata nel 2010 alle bambole tradizionali giapponesi, preziosi esemplari statici di proprietà del Consolato nipponico e di collezionisti privati.
Circa venti Karakuri, eleganti bambole  animate da ingranaggi meccanici occupano il piano interrato del museo, corredate da tre esemplari e dalla proiezione di un filmato illustrativo al MAO – Museo d'Arte Orientale.
Le Karakuri Ningyo (termini che rispettivamente significano “meccanismo”,“sorprendere” e “persona”,“forma”) hanno iniziato a diffondersi a partire dal XVII secolo durante il Periodo Edo (1603-1868), epoca in cui la tecnica messa a punto con sofisticati ingranaggi in legno, molle, contrappesi in sabbia, mercurio o acqua, ha consentito di realizzare capolavori di ingegneria con le sembianze di bambole che danzano, servono il té, accolgono gli ospiti, suonano strumenti, scrivono o lanciano frecce con stupefacente precisione.
Le Karakuri hanno nel mondo estimatori e collezionisti appassionati e possono raggiungere quotazioni esorbitanti. Un pezzo unico, l'arciere Yumihiki Doji, visibile solo nei giorni della rassegna torinese, che viaggerà col maestro Shobei Tamaya IX, ultimo erede di quest'arte, è quotato circa centomila euro.
Le bambole giapponesi, ancora poco conosciute in occidente, sono declinate in moltissime tipologie e scopi: dal gioco infantile alla devozione, da quelle enormi per i carri animati, ad oggetti piccoli e sofisticati, che trovano una naturale evoluzione e continuità nella robotica di ultima generazione, alla quale la mostra ha dedicato una apposita sezione.
Fu Toyoda Sakoichi, uno dei padri della rivoluzione industriale e fondatore della Toyota, oltre che maestro nella costruzione di Karakuri Ningyo, ad importare sul finire dell'800 il principio di automazione dall'occidente e ad adattarlo alle esigenze del nuovo Giappone. Nel secondo dopoguerra la robotica ebbe il suo boom: si produssero senza sosta centinaia di robot ispirandosi ai fumetti manga, ai cartoni animati, facendoli diventare interpreti di film, modellini e giocattoli, con ingenti ricadute in ambito produttivo e industriale. Le creature di Mitsubishi e dei tanti costruttori di robot sono i figli degli ingegnosi automi del periodo Edo, di cui conservano i canoni estetici e la piacevole naturalezza dei movimenti.
Non a caso nel 2001 il creativo Kita Toshiyuki ha realizzato, proprio per la Mitsubishi, il design della scocca di uno dei più recenti robot, Wakamaru, eletto mascotte della mostra, ricalcando il famoso servitore di tè Cha-Hakobi, opera di Shobei Tamaya IX.
Altro aspetto e vocazione d'uso hanno Ambrogio e AD-Robot progettati interamente dal Politecnico di Torino, scelti dalla curatrice Daniela Crovella per rimarcare quanto l'evoluzione della moderna ingegneria sia influenzata dal passato e dalla cultura del popolo giapponese.

KARAKURI. Bambole dal Giappone – Atto secondo
Dal 5 novembre al 18 dicembre 2011
Orario: Palazzo Barolo-da lunedì a venerdì 15-20, sabato e domenica 10-20, chiuso il martedì;
MAO-martedì, mercoledì e venerdì 14-18 giovedì 14-21, sabato e domenica 10-18
Mostra e catalogo a cura di Daniela Crovella
Palazzo Barolo
via Corte d'Appello 20/C – 10122 Torino
MAO -  Museo d'Arte Orientale
via San Domenico 11 – 10122 Torino
http://www.bambolegiappone.it/

sabato 22 ottobre 2011

Georg Baselitz alla GAM di Torino






Giovedì 20 ottobre 2011 il grande artista Georg Baselitz è giunto a Torino per visitare le collezioni della GAM e la mostra EROI, dove sono esposte due sue opere, Gut Grau del 2009 e Poet in Stiefeln (Remix) del 2008.
Nell’occasione è anche stato perfezionato l’acquisto da parte della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT per le collezioni della GAM del dipinto Gut grau (olio su tela, 2009, 250x200 cm) [foto a sinistra].

The Others

The Others è un innovativo progetto espositivo internazionale dedicato all’arte contemporanea emergente, promosso dall’Associazione The Others, allestito presso Le Nuove, edificio carcerario del 1870 ora adibito a spazio culturale e museale permanente. Circa sessanta operatori che lavorano a programmi dedicati a giovani artisti si incontrano per realizzare un focus sulla comunità globale dell’arte di oggi. Il 3 novembre dalle ore 21 e dal 4 al 6 novembre dalle 18.00 all’1.00 si susseguiranno performance, reading, musica live, dj set e proiezioni video in partenariato con la rivista internazionale Rolling Stone. Nell’ambito della manifestazione saranno assegnati tre Premi: Very smart Award destinato ad un’opera di piccole dimensioni. Rolling Stone Award assegnato ad una delle opere esposte. BasicNet Residency, una collaborazione creativa con la città di Torino e le sue istituzioni artistiche per uno degli artisti residenti al BasicVillage. Nel corso della manifestazione il Circolo dei lettori organizza tre reading con giovani autori: venerdì 4 novembre ore 21, Nicolai Lilin con Il respiro del buio (Einaudi); sabato 5 novembre ore 21, Viola Di Grado con Settanta acrilico trenta lana (edizioni e/o); domenica 6 novembre ore 19, Christian Frascella con La sfuriata di Bet (Einaudi). The Others 2011 è partner di Souvenirs from Earth, la prima tv via cavo che trasmette 24 ore su 24 esclusivamente programmi di video arte, installazioni e performance. Attivo in Francia, in Germania e su internet, trasmetterà durante e dopo la chiusura della manifestazione approfondimenti e contributi artistici forniti dagli espositori di The Others. Sono previste aree di ristoro allestite per pubblico ed espositori negli ex laboratori del vecchio carcere. Il catalogo di The Others è realizzato come una originale raccolta di cartoline dedicate a ciascun espositore.

The Others
3 novembre 2011 - ore 21.00
Rolling Stone party
4-6 novembre 2011 - ore 18 .00-1.00
The Others show
Le Nuove
Via Paolo Borsellino, 3 - 10138 Torino
Ingresso: 3,00 euro
Tel. +39 011 546284, http://www.theothersfair.com/

martedì 18 ottobre 2011

La vendemmia dei sensi

Loredana Zucca, La veggente, 2010
In occasione della stagione autunnale l’Associazione Donna Sommelier presenta una collettiva al femminile nella quale le sensazioni suscitate dalla creazione pittorica si mescolano agli aromi ed al clima di festa che annunciano l’approssimarsi della vendemmia.
Alcune opere sono ispirate all’argomento, altre affidano al visitatore la libertà di cogliere nei colori e nella luce dei soggetti il ‘languore romantico’ che pervade il ‘lungo periodo delle brume’.
Alla mostra partecipano Antida Tammaro, Silvana D’Urso con opere grafiche, e Graziella Caccia, allieve dello storico gruppo presso lo studio del pittore Sergio Albano in via Perrone 4, a Torino. Emergono le intense cromie pirotecniche di Loredana Zucca e i vigneti di Simonetta Secci, entrambe brillanti coloriste formatesi alla scuola del maestro Gianni Sesia della Merla.
Come ha rilevato il critico d’arte Enzo Papa nel corso della presentazione inaugurale: “ci sono in mostra composizioni realistiche, ovvero riproduzioni fedeli della realtà con le sue imperfezioni, e rappresentazioni episodiche, nelle quali un dettaglio è posto deliberatamente al fine di dare un significato simbolico alla figurazione, come il gatto nel dipinto Cleopatra di Graziella Caccia. Vi è un generale ritorno al verismo col preciso intento di fissare per sempre un momento che si sente ormai perduto o in procinto di perdere.”
Ma soprattutto vi è la libera espressione di autrici fedeli al proprio linguaggio: si ritrovano le ninfe preraffaellite di Rosalia Zutta, le stilizzazioni policrome di Randi Langwick, le composizioni intimiste di Clara Marchitelli Rosa Clot e le citazioni classiche di Caterina Caldora.
Predominante è la pittura figurativa, sia essa vettore di tematiche sociali, umanitarie, ambientali o personali, come vogliono anche le più recenti tendenze del contemporaneo, in una Torino che si prepara a diventare nei prossimi quindici anni il polo di riferimento per l’arte europea del XXI secolo.
Completerà la mostra l’incontro di approfondimento “Il fascino del colore” con il critico e docente Enzo Papa , giovedì 20 ottobre, presso la sede di Donna Sommelier Europa.

Spazio Arte Castello – Donna Sommelier Europa
Piazza Castello 9 – Torino
La vendemmia dei sensi
Fino al 27 ottobre 2011
Orario: tutti i giorni dalle 15,30 alle 19. Chiuso festivi

giovedì 13 ottobre 2011

Immagina 13

Si terrà, dal 21 al 24 ottobre 2011, la tredicesima edizione di Immagina Arte in Fiera, mostra mercato di arte moderna e contemporanea.
Tra gli eventi proposti le mostre personali di Ennio Calabria, Athos Faccincani, Gigino Falconi, Francesco Visalli, Vasco Montecchi.
Sono inoltre previsti incontri d'arte e conferenze con il seguente calendario:
Sabato 22 ottobre 2011
ore 11,30 - Venturino Venturi: la forma e la materia
(a cura della dott.ssa Lucia Fiaschi)
ore 17 - Pinocchio: un Pop-Pinocchio all'italiana. Storia di un burattino
(a cura della dott.ssa Linda Giusti)
ore 18 - Dalla realtà al sogno e viceversa: Athos Faccincani e francesco Vassalli
(a cura del prof.Giovanni Faccenda)
ore 19 - Gigino Falconi: il mito della pittura
(a cura di Sandro Parmiggiani)
Domenica 23 ottobre 2011
ore 11,30 - Editoria d'arte: quale futuro?
(prof. Massimo Duranti, Direttore editoriale della rivista Contemporart; dott.ssa Lorella Pagnucco, Direttrice editoriale della rivista ArteIn)
ore 17 - Renato Guttuso - L'altro
(a cura del prof. Giovanni Faccenda)
ore 18 - Emilio Vedova: Segno-Gesto-Materia

Fiere di Reggio Emilia
Via Filangieri, 15 - 42124 Reggio Emilia
http://www.immaginafiera.it/

Sentieri

Carlo D'Oria, Il contadino, 1995
Perché siamo in questo mondo e qual è il nostro destino individuale e collettivo? Questi sono i quesiti dai quali scaturisce il lavoro di Carlo D’Oria, il tema di fondo che caratterizza fin dall’inizio la ricerca dell’artista, che in termini strettamente attuali rimette in gioco la questione sempre inesorabilmente fondamentale della connessione fra l’uomo e la dimensione spazio-temporale.
Meritoriamente affrontati in modo chiaro e diretto, senza slittamenti retoricamente simbolici, facendo una scelta controcorrente rispetto alla ancora dominante deriva postmoderna, in una mostra che racchiude quattro dei cicli più significativi della produzione dell'autore: “Le linee di confine”, “Le ferite”, “Il potere” e “Le tracce”.
E proprio in questo senso, si può citare anche un grande maestro come Alberto Giacometti,"certamente amato da D’Oria, e che probabilmente lo ha influenzato, non stilisticamente, ma per la sua mirabile e ossessiva angoscia umanistica, incentrata sulla situazione dell’uomo in rapporto al suo contesto di vita, al suo 'esserci' nel mondo. Anche D’Oria sente profondamente il fascino melanconico e inquietante degli individui immersi nella loro solitudine e sospesi in realtà desolate”, come afferma Francesco Poli nel testo critico in catalogo.

Galleria Boursier Contemporary Art
P.zza Cavour 2 - 10123 Torino
Sentieri
Personale di Carlo D’Oria
5 ottobre – 15 novembre 2011
Mostra a cura di Francesco Poli
Orario: lunedì - sabato 16 – 19,30; domenica su appuntamento

sabato 8 ottobre 2011

Settima Giornata del Contemporaneo

Sabato 8 ottobre 2011 si svolgerà in tutta Italia la Settima Giornata del Contemporaneo, promossa dall’Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani.
Quest’anno sono già oltre 900 i musei, le gallerie, le associazioni e i luoghi d’arte pubblici e privati che hanno confermato la loro apertura gratuita, per presentare artisti e nuove idee attraverso mostre, laboratori, eventi e conferenze: un programma multiforme che regala l’imperdibile occasione di vivere da vicino la vivacità e la ricchezza dell’arte contemporanea e di sperimentare l’importante ruolo che essa svolge nello sviluppo culturale, sociale ed economico del nostro Paese.
Come nelle passate edizioni, AMACI ha affidato l’ideazione dell’immagine guida dell'evento a un artista italiano di fama internazionale, quest’anno è la volta di Giulio Paolini, che propone una riflessione sull’opera d’arte e il suo senso.
 L’elenco completo degli eventi è scaricabile dal sito http://www.amaci.org/.

mercoledì 28 settembre 2011

Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli

La Pinacoteca Agnelli conferma la propria offerta educativa presentando un programma ricco di attività per bambini e ragazzi delle scuole per l'infanzia, primarie e secondarie di primo e secondo grado, quest'anno in collaborazione con il Museo Nazionale dell'Automobile, recentemente inaugurato con l'allestimento di Francois Confino. Ogni domenica alle 16 per le famiglie con bambini dai 4 anni in su si alterneranno i laboratori su singole opere della collezione permanente, a cui si aggiungono Torino in un click e Cartoline da Torino, in occasione della mostra The Urethra Post Card Art of Gilbert& George, ospite della Pinacoteca dal 6 novembre 2011 al 4 marzo 2012.
Ad essa fanno riferimento gli incontri per gli adulti del 24 novembre 2011 e del 26 gennaio 2012 sul collezionismo e la creatività, condotti dalla psicoterapeuta Anna Romano, oltre alle consuete Pause d'Arte delle ore 13.
Tra le novità della nuova stagione didattica i percorsi guidati alla collezione permanente e al comprensorio del Lingotto rivolte a studenti delle scuole secondarie, con visita tattile del plastico realizzato grazie alla consulenza dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Torino.

Per informazioni su costi e prenotazioni:
Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli
via Nizza 230/103 - 10126 Torino
Associazione Itineraria: tel.011/4347954, fax 011/4305046

giovedì 22 settembre 2011

Mostra di pittura sui 150 anni dall’Unità d’Italia. 1861-2011

È risaputo che la Storia, quella ufficiale, con i suoi momenti cruciali, le trattative diplomatiche, le intese fra gerarchi, scorre su un tessuto di storie ordinarie, curiose, piccoli episodi che con i primi compongono il mito epico di una nazione e del suo popolo.
La mostra collettiva, organizzata dall’Associazione Andrea Zerbino, ha affidato il compito ad artisti in vario modo figurativi di rievocare tale mito, inserendosi così nelle celebrazioni ed eventi a tema per l’anniversario dell’unità nazionale, promossi dal Comitato Esperienza Italia 150.
Aneddoti, eroi celeberrimi, simboli patriottici, monumenti sono raffigurati con uno stile decisamente personale, consolidato in anni di esposizioni, in molti casi di insegnamento, che fanno della rassegna un vivace affresco dell’Italia e del Piemonte, luogo d’origine di molti degli espositori.
Fra i più riconoscibili il graffitismo di Davide Borsella, l’ acquerello espressionista di Gabriella Malfatti, l’olio informale di Martino Bissacco, la pittura ‘cloisonné’ di Guido Appendino e il simbolismo enigmatico di Sergio Saccomandi.
Le rose bronzee di Quinto Airola sbocciate da un reperto bellico, l’incisione di Maurizio Sicchiero, artefice di una storia non ancora compiuta, trovano posto vicino al bacio ad olio e sabbia di Laura Zecchini, alle elaborazioni digitali, alle tecniche miste e ai pannelli polimaterici, che con gli acrilici rinnovano coralmente “…il patto/ che ci volle/ fratelli tra fratelli” come recitano i versi di Pier Carlo Maschera. Cogliendo l’augurio del poeta e giornalista torinese, l’esposizione diventa una festa, un’occasione per spegnere 150 candeline in onore di una non più giovane, tuttavia avvenente fanciulla per cui molto sangue è stato versato, oggi costretta a rammendare il suo già glorioso vessillo.
Tante le suggestioni prodotte dagli artisti, dove ciascuno ritroverà la propria idea di Nazione, sicuramente un momento per rivivere le gesta di uomini valorosi e di persone comuni, cui va riconosciuto il merito di aver lottato per un ideale comune.
Degno di nota il catalogo curato da Gian Giorgio Massara, che alle annotazioni documentarie, critiche e biografiche, affianca il doveroso quanto accorato tributo al pittore e poeta Andrea Zerbino, fondatore della storica Associazione Artistica Culturale Artemisia, oggi a lui intitolata. (© sil.ce.)

Torino Art Gallery
Palazzo Birago di Vische
Via Vanchiglia, 6/A – 10124 Torino
Mostra di pittura sui 150 anni dall’Unità d’Italia. 1861-2011
Dal 10 al 23 settembre 2011
Orario: 15,30-19 da lunedì a sabato
Catalogo a cura di Gian Giorgio Massara e Luigina Moretti
http://www.torinoartgallery.com/

martedì 20 settembre 2011

Ritratto di Anita Vollert de’ Ghislanzoni e Maddalena Parodi Vollert

Il Museo Louis Braille dell’Istituto dei Ciechi di Milano partecipa alle Giornate Europee del Patrimonio e all’iniziativa Fai il pieno di Cultura promosse dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dalla Regione Lombardia presentando, Sabato 24 Settembre alle ore 18, il Ritratto di Anita Vollert de’ Ghislanzoni e Maddalena Parodi Vollert del pittore livornese Vittorio Matteo Corcos, in occasione del concluso restauro.
Il dipinto, raffigurante la benefattrice e sua madre, realizzato dal vero nel 1912, perviene all’Istituto dei Ciechi nel 1944.

Maddalena Parodi, detta Lena (Domodossola, 4 settembre 1860-Montebello di Voghera, 6 ottobre 1937 ) sposa Leopoldo Vollert trasferendosi a Milano, dove nasce la figlia Maria Anna, detta Anita, moglie del barone Lanzone de’ Ghislanzoni, di professione avvocato.
Quest’ultima si spegnerà in Montebello di Voghera il 10 dicembre 1944, al termine di una lunga malattia, dopo aver nominato erede dei propri beni l’Istituto dei Ciechi di Milano, che entra così in possesso di quasi sei milioni di lire in fondi pubblici e privati, preziosi, opere d’arte, immobili, e terreni. 

Vittorio Matteo Corcos nato a Livorno il 4 ottobre 1859, frequenta l'Accademia delle Belle Arti di Firenze, sotto la guida di Enrico Pollastrini. Tra il 1878 ed il  1879 soggiorna a Napoli presso il pittore Domenico Morelli.
Nel 1880 si trasferisce a Parigi, dove sottoscrive un contratto quindicennale con la casa d'arte Goupil e indirizza la propria pittura verso le tematiche mondane vicine allo stile di Boldini e De Nittis. 
Stabilitosi a Firenze, sposa nel 1887 Emma Ciabatti vedova Rotigliano, grazie alla quale entra in contatto con Giosuè Carducci e Gabriele D'Annunzio.
Ritrae nel 1904, in Germania, l’imperatore Gugliemo II e consorte, oltre a numerose personalità tedesche; in Portogallo, la regina Amelia e, verso la fine della sua carriera,  Margherita di Savoia.
Muore a Firenze l’8 novembre 1933.

Alla conferenza, realizzata con la collaborazione del conservatore Sergio Rebora, interverranno la restauratrice Carlotta Beccaria e la funzionaria della Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici della Lombardia, Francesca Debolini.

Per informazioni: dott.ssa Melissa Tondi – tel. 02/77226224, melissa.tondi@istciechimilano.it

giovedì 1 settembre 2011

Per il secondo anno consecutivo il PAV – Parco Arte Vivente di Torino promuove un concorso internazionale per la realizzazione di un intervento d’arte ambientale nello spazio del parco. Into the habitat è il tema della 2a edizione del Premio, curata dal paesaggista Gianluca Cosmacini, intende sollecitare artisti o gruppi multidisciplinari a delineare un nuovo possibile scenario dell’abitare, espressione di un sentimento condiviso e comunitario di convivenza.
Il concorso prevede tre fasi: una prima selezione per individuare le 5 proposte più aderenti al tema; un workshop di approfondimento, a seguito del quale i 5 progettisti dovranno definire il progetto esecutivo; la selezione finale del progetto vincitore e l’avvio dei lavori.
Il progetto vincitore sarà realizzato nella prima metà del 2012 e sabato 30 giugno, nel corso di una pubblica inaugurazione, entrerà ufficialmente a far parte della collezione d’arte permanente del PAV, come già avvenuto per l’opera premiata con il Premio PAV 2011, Corpo Vegetale di Felice Gualtieri, Armando Mangone e Maria Luisa Priori.
Il modulo di iscrizione scaricabile dal sito http://www.parcoartevivente.it/, dovrà esser inviato via mail al PAV entro non oltre venerdì 30 settembre 2011.

Segreteria concorso:
Pav
Stefania Russo
Tel. 390113182235; info@parcoartevivente.it

mercoledì 31 agosto 2011

Masso erratico

In occasione dell’edizione Video di Eco e Narciso, programma di Arte Pubblica della Provincia di Torino a cura di Rebecca De Marchi ed Elena Volpato, la Videoteca GAM presenta Masso erratico di Elisa Sighicelli (2010, 3' 14'').
L’albero del pane è il nome che si dava al castagno nel territorio attorno a Nomaglio, dove Elisa Sighicelli (nata Torino nel 1968) ha girato “Masso Erratico”. La nostalgia per una conoscenza e una concordanza antiche con i cicli cosmici sembra animare i paesaggi notturni di quest’opera in cui protagonista è il mistero della natura, illuminata da accensioni innaturali, quasi magiche, a tratti evocatrici di certi iperrealismi pittorici. Durante la notte, nel momento in cui la visione scientifica dell’uomo sembra venir meno, nel fitto del bosco, luogo non toccato dall’ordine umano della coltivazione né di alcuna altra tecnica, la natura nella sua realtà più autentica si anima di suoni di uccelli e di movimenti leggeri come quelli delle farfalle notturne e dei rami mossi dal vento. La telecamera fissa si perde in un lento ritmo di dissolvenze che non svelano né itinerari né possibili direzioni: la natura è tutt’intorno, impenetrabile allo sguardo a cui non resta che attardarsi sulle luminescenze inaspettate di forme e superfici contro il nero profondo che stringe la visione e s’insinua nelle cavità della roccia e in rifugi dove il senso dell’antico e del fiabesco si sovrappongono. Il fallimento dell’ardua ricerca notturna di un masso erratico, a cui il titolo fa riferimento, diviene immagine di una relazione con la natura che è continua tensione verso il ristabilimento di un legame che sopravvive integro solo nel tempo del mito e della memoria.

Videoteca GAM
Via Magenta 31 - 10128 Torino
Elisa Sighicelli
Masso Erratico, 2010
3min. 14sec.
30 agosto - 2 ottobre 2011
Orario: dal martedì al sabato 10-18. Aperta la prima domenica del mese
Tel. 011 4429597

domenica 14 agosto 2011

Apertura gratuita MRSN festività di ferragosto

Il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino in occasione della festa di ferragosto, lunedì 15 agosto 2011 sarà aperto  con ingresso libero dalle 10 alle 19.
Inoltre, vista la presenza in  città  di molti turisti, martedì 16 agosto (il martedì è il giorno di chiusura settimanale) il MRSN sarà aperto straordinariamente, a pagamento, dalle 10 alle 19.
Si potranno vedere le mostre permanenti:
L’Arca
Mineralia 2
Museo Storico di Zoologia
e quelle temporanee:
Un futuro diverso. Salvare la biodiversità per salvare il pianeta
Eroica. Eroi noti e ignoti. Dal Risorgimento, il futuro
Alberto La Marmora geografo e scienziato. Quattro fratelli generali per l’Italia Unita
Wildlife photographer of the year 2010
Torineide. De mirabile et inaudita exploratione
Dalla pietra al mouse.

Museo Regionale di Scienze Naturali
Via Giolitti 36 - 10123 Torino
Orario: 10 – 19 tutti i giorni, chiuso il martedì.
Ingresso. € 5 intero, € 2,50 ridotto
Tel. 0114326354

lunedì 11 luglio 2011

Wildlife Photographer of the Year

sn:© Marcello Calandrini (Italy) Detail of Pickings from puffins
ds:© Patrik Bartuska (Czech Republic) Detail of It came from the gloom
 
Organizzata dal Natural History Museum di Londra e dalla rivista BBC Wildlife Magazine, l'esposizione esalta la meraviglia e l’importanza della natura incontaminata.
Ogni anno, dal 1964, sono migliaia le fotografie che partecipano al prestigioso concorso, presieduto da una giuria di esperti che designano le vincitrici ospitate nella rassegna.
In tutto il mondo fotografi professionisti e amatoriali aspirano a scattare la foto perfetta grazie alla loro conoscenza della natura, alla capacità di esprimersi con la macchina fotografica, alla creatività, alla pazienza e alla passione.
Quest’anno l’ambito titolo è andato al giovane fotografo ungherese Bence Máté, per la sua immagine “A marvel of ants” (“Una meraviglia di formiche”) che cattura la  complessità del comportamento delle formiche tagliatrici di foglie nella foresta pluviale del Costa Rica. Il diciassettenne scozzese Fergus Gill è per il secondo anno  consecutivo “Young Wildlife Photographer of the Year 2010”, con “The frozen moment” (“L’attimo ghiacciato”),
Oltre 100 le fotografie nella mostra itinerante, che anche nel 2011 è in tour in Italia, grazie all’esclusiva concessa dal Museo londinese alla PAS EVENTS di Torino.
Il percorso si articola in 12 categorie: Animali nel loro ambiente; Comportamento animale: uccelli; Comportamento animale: mammiferi; Comportamento animale: tutti gli altri animali; ll mondo subacqueo; Ritratti di animali; Natura in città; Natura in bianco e nero; Visioni creative della natura; Paesaggi incontaminati; Fotogiornalismo.
Tre i premi speciali: animali in estinzione, interazione tra l’uomo e il mondo naturale, migliore portfolio di sei immagini scattate da fotografi di età non superiore  ai 26 anni. Le categorie Junior riservate a fotografi di età compresa tra i 15-17 anni, tra gli 11-14 anni e di età inferiore ai 10 anni dimostrano che il concorso è aperto a tutti.
Le didascalie e i testi che accompagnano le immagini raccontano i requisiti tecnici della fotografia, la storia e le emozioni che hanno motivato l’autore nella  realizzazione dello scatto, insieme a dati di carattere scientifico sulle specie fotografate. Una videoproiezione e la colonna sonora originale completano l'allestimento.

Museo Regionale di Scienze Naturali
Via Giolitti 36 - 10123 Torino
tel. +39 011.4326354; n° verde 800 329 329
Wildlife Photographer of the Year
2 luglio-28 agosto 2011
Orari: tutti i giorni 10-19.00. Chiuso il martedì


lunedì 4 luglio 2011

Materia Prima

Da venerdì 8 luglio a domenica 11 settembre 2011 il PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano ospita Materia prima. Russkoe Bednoe – “l’arte povera” in Russia, a cura di Marat Guelman. La mostra, organizzata dall’Associazione Italia Russia e dal Museo d’Arte Contemporanea di Perm’, apre a Milano il calendario di iniziative previste per il 2011 in occasione dell’Anno della Cultura e della Lingua Italiana in Russia e della Cultura e della Lingua Russa in Italia.
Ideata da Sergey Gordeev, membro del Consiglio Federale Russo da anni impegnato in ambiziosi progetti per lo sviluppo culturale e architettonico della Regione di Perm', l'esposizione rappresenta una delle più grandi collettive di arte contemporanea russa dell’ultimo ventennio: è stata premiata nel corso della Terza Biennale d’Arte Contemporanea di Mosca (settembre 2009), una selesione di opere è approdata al Grand Palais di Parigi (giugno 2010) e, dopo Milano, sarà ospitata al PS1 del MoMA di New York.
Il curatore della mostra, Marat Guelman, che da tempo cocollabora con prestigiose istituzioni dedicate all’arte contemporanea come White Box  (New York), Tretyakovskaya Gallery (Mosca), Biennale di Venezia, Centre Pompidou (Parigi), dal 2008 è direttore del Museo di Perm’, istituzione fondamentale nello sviluppo culturale e scientifico non solo della Regione ma di tutta la Federazione Russa.
Materia prima. Russkoe Bednoe  “l’arte povera” in Russia presenta grandi 116 installazioni, sculture, lavori di videoarte, fotografia e pittura di 22 artisti contemporanei più un omaggio al fotografo Aleksandr Sljusarev (1944-2010).
Elemento comune è l’utilizzo delle risorse naturali della Russia (legno, carbone, ferro e petrolio) nel caso di Vladimir Anzelm e Dmitry Gutov, la passione per i materiali poveri come il cartone, l’argilla, la gommapiuma (Koshlyakov e Brodsky), o ancora per gli oggetti recuperati/riciclati e restituiti ad una nuova vita nelle opere di Olga & Aleksandr Florenskye.
Gli artisti in mostra, come afferma il curatore Marat Guelman, pur non essendo accomunati dall’adesione ad un manifesto, riscoprono tutti l’uso di materiali naturali e semplici che diventano arte tornando natura, rompendo così il confine tra artificiale e naturale; questo approccio rivela alcuni aspetti dell’arte contemporanea russa ponendo interrogativi che creano un dialogo con la storia dell’arte.
Nello spazio café del PAC, verranno esposte venticinque opere fotografiche di  Aleksandr Sljusarev, che negli anni settanta ha teorizzato e messo in pratica la fotografia analitica o metafisica, nella quale oggetti usuali, prosaici, svelano sensi e significati profondi, celati dietro una semplicità apparente.

MATERIA PRIMA
Russkoe Bednoe – “L’arte povera” in Russia
a cura di Marat Guelman
8 luglio – 11 settembre 2011
Inaugurazione: 7 luglio 2011, ore 18.30
PAC Padiglione d’Arte Contemporanea
Via Palestro 14, Milano
Orari: lunedì 14.30-19.30; martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica 9.30-19.30; giovedì 9.30-22.30. Ingresso libero
Info:02 884 46359/46360; www.comune.milano.it/pac
Espongono: Vladimir Anzelm, Petr Belyi, Aleksandr Brodsky, Blue Noses, Olga & Aleksandr Florensky, Dmitry Gutov, Anna Zhelud, Zhanna Kadyrova, Vladimir Kozin, Irina Korina, Aleksandr Kosolapov, Valery Koshlyakov, Mylo Group, Anatoly Osmolovsky, Nikolay Polissky, Resycle, Yury Shabelnikov, Sergey Shekhovcov, Leonid Sokov, Michail Pavlyukevich &  Olga Subbotina, Sergey Teterin, Sergey Volkov

giovedì 30 giugno 2011

Un' Espressione Geografica

In occasione delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo presenta la mostra Un’Espressione Geografica.
L'esposizione racconta il Paese ritraendo le ricchezze e le specificità di ciascuna Regione. Un racconto delle contraddizioni che caratterizzano un’Italia sempre in bilico tra tradizione e innovazione. Il 2 agosto 1847 lo statista austriaco Klemens Von Metternich scrisse, in una nota inviata al conte Dietrichstein, la famosa e controversa frase «L’Italia è un’espressione geografica». Gli storici sono abbastanza concordi nel riconoscere nell’affermazione di Metternich la constatazione di uno stato di fatto, piuttosto che una connotazione negativa: dal punto di vista politico, infatti, lo statista austriaco notava come l’Italia fosse “composta da Stati sovrani, reciprocamente indipendenti”.
Partendo dalla definizione “Espressione Geografica“ la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo riflette su come, in un mondo globale che ha cancellato l’antico concetto di confine, la geografia di una nazione sia ritornata a essere un argomento estremamente attuale. Il risultato è un viaggio intrapreso da venti artisti, provenienti da diverse nazioni europee, ognuno in una delle venti Regioni italiane, accompagnati da altrettanti giovani corrispondenti della Regione prescelta. Gli artisti, trasformati così in Goethe contemporanei hanno interpretato l’Italia di oggi, attraverso il linguaggio individuale di chi vive altrove. La peculiarità di ciascuna Regione è stata la fonte ispiratrice per la creazione di nuove opere d’arte, intimamente legate all’esperienza dei luoghi visitati. In seguito alle ricerche sui territori regionali, gli artisti sono stati chiamati a creare una nuova opera, esposta nella grande mostra collettiva di Torino. Le opere appaiono così allo spettatore come un grande diario di viaggio, trasformandolo in un viaggiatore contemporaneo attraverso le storie, le esperienze, le sensazioni raccolte in ogni angolo del proprio Paese.

Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Via Modane 16 - Torino
Un’Espressione Geografica
Unità e Identità dell’Italia attraverso l’Arte Contemporanea
Orari: martedì, mercoledì, venerdì 14-19; giovedì 14-19,30/20-23 (ingresso libero); sabato, domenica 12-19
Tel. +39 011 3797600

Corpo Vegetale - Premio Pav 2011

Sabato 2 luglio, ore 19, inaugura Corpo Vegetale, proposta vincitrice del Premio PAV 2011, concorso internazionale per la realizzazione di una nuova opera d’arte ambientale nel parco, a cura dell’architetto paesaggista Gianluca Cosmacini.
Alla presenza dei tre progettisti - Felice Gualtieri, Armando Mangone e Maria Luisa Priori - il pubblico del PAV e gli abitanti del quartiere potranno addentrarsi per la prima volta nell’arboreto di piante autoctone mediterranee che costituisce la nuova installazione.
Ginepro, alloro, biancospino, corniolo e melo sono solo alcune delle piante che, ospitate in Corpo Vegetale, fanno dell’opera uno spazio di biodiversità, pronto ad ospitare laboratori e attività di osservazione naturalistica, conoscenza pluri-sensoriale ed educazione ambientale. Ai visitatori la scelta di come farlo vivere.
L’inaugurazione di Corpo Vegetale sarà anche l’occasione per apprezzare l’insieme dei progetti che hanno risposto al bando di concorso: sabato 2 luglio alle ore 19.00 apre Esplorazioni urbane – mostra Premio PAV 2011. Attraverso tavole di progetto, immagini e testi, la rassegna testimonia l’interesse internazionale al tema del rapporto arte e natura. Dall’Italia e dall’estero sono infatti pervenute all’attenzione della giuria – presieduta dal paesaggista francese Gilles Clément – una cinquantina di proposte progettuali, tra le quali infine è stata scelta Corpo Vegetale per l’aderenza al tema.
Con l’inaugurazione dell’opera vincitrice e l’esposizione pubblica del lavoro progettuale, si chiude la prima edizione del Premio PAV 2011 e si prepara la seconda: sabato 2 luglio il PAV lancerà il tema del concorso 2012. Il bando sarà pubblicato ufficialmente il 1 settembre.

PAV-Parco Arte Vivente
via Giordano Bruno, 31 - 10132 Torino

Madame Darras

Pierre-Auguste Renoir
Portrait de madame Darras
olio su tela, 47 x 39 cm
Musée d'Orsay, Paris
Prosegue fino al 3 luglio, all'interno della collezione permanente della Pinacoteca Agnelli , l'esposizione del
dipinto di Pierre Auguste Renoir (1841-1919), Madame Darras.
L’opera è di proprietà del Musée d'Orsay di Parigi con il quale la Pinacoteca ha un rapporto di collaborazione, grazie al prestito dell’opera di Manet, La Negresse, per la mostra "Manet inventeur de la modernité" che si terra' dal 4 aprile al 3 luglio 2011 al Musée d'Orsay .

Nel 1870 a causa della guerra franco-prussiana, Renoir viene arruolato in un reggimento di cavalleria che non fu impegnato in guerra.
In quel periodo realizza un ritratto del comandante Darras e della moglie Madame Darras.
Il dipinto Madame Darras è noto anche come "the Horsewoman" ossia l'amazzone, in quanto Renoir ha eseguito anche uno studio a mezzo busto della sua modella in costume da amazzone.

Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli
Via Nizza 230 - 10126 Torino
Orari: da martedì a domenica 10,00 -19,00

mercoledì 8 giugno 2011

Eduardo Kac - Living works

Attraverso una selezione di lavori intorno ai temi della Bioarte e Telepresenza, Living works (Opere viventi) è la prima esposizione dedicata in Italia alla dibattuta figura di Eduardo Kac (Rio de Janeiro, 1962, vive a Chicago). Da circa trent’anni la sua ricerca esplora le frontiere tra uomo, animale e robot approdando all’arte transgenica, dove il vivente, grazie all’ingegneria genetica,
forma con il tecnologico un tutt’uno. Conosciuto per GFP Bunny (2000), meglio noto come “Alba”, il coniglio reso fluorescente grazie alla proteina GFP utilizzata in campo scientifico come biomarcatore, Eduardo Kac intende indagare gli apparenti limiti dei termini trascrizione, codice e traduzione, comunemente utilizzati in biologia, per chiarire quanto il codice genetico sia da intendersi anche come relazione tra geni e proteine. Da queste riflessioni è infatti nato il nuovo progetto Edunia (2003/08), leitmotiv della mostra al PAV, che consiste nella fusione di una pianta di petunia con il DNA dell’artista. Centrale all’esposizione, offrendosi al tatto e all’olfatto del visitatore, l’opera è l’incontro, l’ibridazione tra due forme biologiche viventi: l’umano e il vegetale.
La sequenza di DNA umano introdotta nel codice genetico della pianta proviene dall’immunoglobina del sistema immunitario di Kac e concorre, attraverso la fusione, ai processi di identificazione o rigetto. La relazione con l’altro, che in Edunia non è intesa come antropomorfizzazione di un vegetale poiché le piante non hanno coscienza di poter essere anche “umane” – nonostante la notevole sensibilità ai mutamenti dell’ambiente e al campo magnetico –, è anche il tema dell’accettazione e rifiuto propri dei principi della Telepresenza. In Essay Concerning Human Understanding (1994) è il dialogo interspecie, in cui l’essere umano è escluso, a costituire le basi della relazione sensoriale tra un canarino e un filodendro, collocati rispettivamente al PAV il primo, e nella Sala lettura della Manica Lunga del Castello di Rivoli la seconda. Il titolo dell’opera, citazione di un saggio di Locke, si riferisce però in generale al pensiero filosofico occidentale che, prima dello sviluppo dell’Etologia cognitiva negli anni ’80, pensava che gli animali non fossero in grado di produrre un linguaggio e li considerava, per questo, differenti. Attraverso dei sensori, dove dunque la tecnologia rappresenta lo strumento utile per una nuova connessione tra le specie, la melodia del canarino arriva alla pianta e le influenze elettromagnetiche prodotte dal vegetale sono simultaneamente restituite alla gabbia in cui l’animale alloggia. Nella project room, infine, è allestito il libro-scultura-laboratorio Chyper (2009). Si tratta di un kit che, esposto volutamente in modo ambiguo come un libro aperto, contiene pipette, capsule di Petri, provette, agar-agar e materiali collocati come a voler predisporre un protocollo attraverso cui il visitatore è immediatamente invitato al ready-to-use per la sperimentazione. Lo scopo è di riunire contemporaneamente Arte transgenica e Biopoesia, dove la scrittura, in apparenza criptica e codificata, si presenta al pubblico nel suo senso etimologico più stretto, manifestandosi. (com.st.)

Pav_Parco Arte Vivente
Via Giordano Bruno, 31 - 10134 Torino
Tel. 011.3182235
Eduardo Kac - Living works
Inaugurazione 9 giugno, ore 19
Dal 10 giugno al 25 settembre
Orari: da mercoledì a venerdì, ore 10 - 13, 15 – 18; sabato e domenica 12 – 19
http://www.parcoartevivente.it/

mercoledì 18 maggio 2011

Il cane a sei zampe


VISITA GUIDATA GRATUITA
Mercoledì 18 maggio 2011 alle ore 13,00
In occasione della GIORNATA MONDIALE DEI MUSEI 2011 la Pinacoteca Agnelli propone una visita guidata sulla mostra “Il cane a sei zampe. Un simbolo tra memoria e futuro” che, partendo dal marchio del cane a sei zampe, ripercorrerà la storia dell’eni.
Una sezione speciale è infatti riservata alla storia del concorso indetto nel 1952 per trovare i marchi che avrebbero accompagnato la pubblicità della benzina (Supercortemaggiore) e del gas (Agipgas). Questa storia è stata ricostruita sulla base di documentazione originale, che fa chiarezza intorno l’origine di quel “cane a sei zampe fedele amico dell’uomo a quattro ruote” - secondo un felice slogan ideato da Ettore Scola – che ha accompagnato tante generazioni in oltre mezzo secolo di storia. Attraverso un ricco apparato fotografico e documentario e memorabilia in prestito da numerose collezioni private l’esposizione consente ai visitatori di conoscere una delle prime aziende italiane e di rivivere alcuni passaggi storici che hanno caratterizzato lo sviluppo non solo di eni ma, per alcuni versi, anche del paese. La visita costituirà anche l’occasione per approfondire la storia di un protagonista Enrico Mattei e del suo coraggio di immaginare il futuro.
Ingresso alla mostra e visita guidata gratuiti.

Per info e prenotazioni:
Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli
Via Nizza, 230/103 – 10126 Torino
Tel.:  011.0062008/011.0062713

lunedì 18 aprile 2011

Offon

Alla sua prima personale in Italia, l'artista inglese Helen Dowling ha debuttato a Verona presso la Galleria Artericambi il 12 marzo scorso.
La mostra intitolata Offon ha presentato in anteprima la video installazione Untitled Jhon e la serie di sculture fotografiche Supporting photographs.
Come vale, in generale, per tutti i tipi di incontro con un lavoro artistico, ci sono molti aspetti che ne influenzano e ne alterano la visione - dallo spazio che occupa, ai pensieri che abbiamo mentre ci avviciniamo ad esso. Richiamando alla memoria questi incontri, colleghiamo alla nostra esperienza quello che sentiamo essere pertinente all'opera, benché forse il pezzo dovrebbe essere valutato indipendentemente dallo spazio e dal tempo in cui è collocato.
Quando guardiamo un video l'opera è su on. E' vissuta.
Quando è su off, per esempio mentre si prepara per una nuova riproduzione, ci stiamo in un certo senso rapportando con lo spazio vuoto dell'attesa. Lo spazio viene percepito comunque, ma attraverso la prospettiva dell'imminente apparizione di un'immagine assume la valenza di ellissi, di cesura tra una sequenza e l'altra.
Off sembra tanto importante per il medium video quanto on.
Entrambi off e on sono presenti, esistenti allo stesso tempo in percentuale diversa. Quando siamo di fronte a uno schermo vuoto siamo consapevoli che il video apparirà e avvertiamo il tempo dell'attesa. Quando il video finalmente appare siamo consci che con il suo progressivo avvicinarsi alla fine, ci riporterà da uno stato di percezione vigile ad un altro di riflessione, propedeutico alla proiezione successiva.

Offon
Mostra personale di Helen Dowling
Dal 12 marzo al 30 aprile 2011
Orario: da martedì a venerdì 10-19; sabato e domenica su appuntamento; lunedì chiuso
Artericambi
Via A.Cesari 10 - 37131 Verona
Tel.: +39 0458403684; http://www.artericambi.org/

Body Nature


Body Nature, accostamento di due sostantivi in lingua inglese, rimanda alla natura intesa come corpo, ma anche al corpo in senso proprio, fatto di natura e in essa immerso, ossia agente vivente e comunicante nel mondo. I lavori in mostra si caratterizzano così per l’impiego, quasi esclusivo, di materiali biologici (DNA, proteine, cellule, batteri) intesi come medium. Interpellando le più recenti ricerche biotech, Neira e De Menezes intendono mostrare come il corpo sia di fatto accomunato al resto del vivente in virtù della comune componente organica. Se uomo e mondo condividono la stessa natura, il corpo non è altro che il filtro attraverso il quale interno ed esterno comunicano.
Mentre la biologia e le biotecnologie, con gli ultimi sviluppi della chirurgia plastica e dell’ingegneria tessutale, fino a poco tempo fa erano utilizzate dagli artisti con intento provocatorio (Stelarc, Orlan), oggi costituiscono semplicemente lo strumento con cui esprimersi, e non il tema centrale affrontato. Filtrati dunque con gli strumenti tipici del laboratorio, propri della scienza, i loro sguardi sono narrazioni che parlano dell’esistenza, ossia dell’essere - attraverso il corpo biologico - in un preciso contesto. Proteic Portrait, installazione principale di Marta De Menezes (1975, Lisbona; alla sua prima presenza italiana) si presenta come vero e proprio atelier d’artista, luogo della creazione e della sperimentazione. Si tratta a tutti gli effetti di un laboratorio in cui si fondono esperienze artistiche e scientifiche, l’una funzionale all’altra nella creazione di mArta, ritratto proteico dell’artista. Lo studio dei meccanismi chimico-organici è anche la base di Functional Portrait, immagini registrate dalla risonanza magnetica del cervello dell’artista impegnata in una precisa attività. Uno scan-selfportrait, sempre realizzato attraverso l’impiego di strumentazioni mediche come l’RMN, è anche Somato Landscape di Dario Neira (1963, Torino) che restituisce un’immagine di sé “all’osso”, essenziale e organica, eppure ancora capace di raccontare le emozioni e l’intimità, anche psichica, del soggetto. In questa direzione, i lavori di Neira parlano di una terza natura, dimensione che costituisce l’unione di arte, scienza e sacro, poiché l’essere umano, conscio dei processi e dei meccanismi corporei, s’interroga da sempre sul mistero dell’esistenza e della morte. Nasce così, nella corte del PAV, Claustrum, installazione sonora sul mondo dello spirito che, conservato nel corpo e nella mente, si sviluppa artisticamente attraverso una narrazione frammentata, un percorso emotivo scandito da parole tratte da Le Ceneri di Gramsci e pronunciate dallo stesso Pasolini.
Nella serra, spazio principale del PAV, le opere di De Menezes e Neira sono accostate in modo da rintracciare una matrice comune, un’affinità che va al di là degli strumenti e dei soggetti che, apparentemente simili, sfumano le categorie di genere maschile e femminile. La relazione dei lavori è infatti riscontrabile nell’attenta, quanto critica, visione della realtà, la stessa che spinge entrambi a indagare i problemi etici sollevati dalle pratiche mediche e scientifiche impiegate e, più in generale, il loro modo di inscriversi nella società. (com.st.)

Body Nature: Marta De Menezes – Dario Neira
a cura di Claudio Cravero e nell’ambito dell’Art Program diretto da Piero Gilardi
Fino al 24 aprile 2011
Orario: da mercoledì a venerdì, ore 15 – 18; sabato e domenica 12 – 19
PAV – Centro Sperimentale d’Arte Contemporanea
Via Giordano Bruno, 31 – 10134 Torino
Tel.: 011.3182235, http://www.parcoartevivente.it/