mercoledì 23 settembre 2020

#CIBOPERLAMENTE

In occasione del lancio dell’edizione 2021 del vocabolario Zingarelli, la casa editrice Zanichelli sceglie di raccontare la bellezza della lingua italiana attraverso la storia e l’origine delle parole: le etimologie.
Nella lingua italiana le etimologie sono prevalentemente di origine latina e greca. Ma non mancano quelle da altre lingue.
Per esempio yoga, voce sanscrita, che nell'induismo significa propriamente ‘unione (tra l'individuo e l'Essere Supremo), dalla voce verbale yunákti ‘congiunge’, corrispondente al latino iŭngere ‘porre al giogo’.
Oppure slogan 'breve frase usata nella propaganda o in pubblicità',  voce inglese proveniente dallo scozzese sluagh-ghairm ‘grido (ghairm) di guerra (sluagh) di una tribù o di un clan'.
Oppure tulipano, dal francese tulipan, a sua volta dal turco tülbent ‘turbante’, per la forma del fiore.
#ciboperlamente è un delivery di curiosità lessicali che Zanichelli offrirà, da settembre a novembre 2020, distribuendo un milione di cartoline in sette  città italiane - Milano (14 - 21 settembre), Torino (23 - 28 settembre), Genova (30  settembre - 5 ottobre), Bologna (7 - 12 ottobre), Firenze (15 - 20 ottobre), Roma (22 - 31 ottobre) e Cagliari (4 - 10 novembre).
Speciali "postini" Zanichelli in bicicletta consegneranno in alcuni quartieri un milione di cartoline illustrate delle immagini di Fernando Cobelo, con la spiegazione di 21 etimologie (dalla A alla Z) e la possibilità di scoprire tante altre parole grazie all’offerta di 3 mesi di dizionari digitali gratis, anche per la scuola (Inglese, Francese, Spagnolo, Italiano).
Il pubblico interessato potrà ordinare le cartoline Zanichelli tramite la piattaforma ciboperlamente.zanichelli.it, scegliendo tra diverse tipologie di "menu-parole": menu tradizionale, menu bambini, menu del giorno, menu d'autore, menu esotic. Le cartoline saranno gratuitamente consegnate a casa con un packaging realizzato da Comieco in materiale riciclato.

lunedì 14 settembre 2020

QUARTETTO IN ROSA

"Il paesaggio è la poesia intima, la poesia della verità, l'eliminazione di quanto è chiassoso, il paesaggio è la semplicità elegante, l'osservazione, il fantasticare della mente in un'ora di quiete". (G. Giacosa)

Sono i paesaggi interiori, lo spazio urbano e la natura, negli elementi costitutivi di flora e fauna, a caratterizzare la mostra
AL FEMMINILE, collettiva di pittura in corso fino al 17 settembre presso il Chiostro della SS. Annunziata a Torino.
Quattro stili differenti per quattro autrici - Franca Bisio,
Luigina Buffoni, Carmen Pedullà, Ambretta Rossi - artefici di un racconto corale declinato secondo le tecniche tradizionali dell'acquerello, della pittura ad olio su tela e attraverso le variazioni timbriche della matita grafite.

Quasi un reportage fotografico è quello di Franca Bisio, il cui tratto delinea in bianco e nero - ad eccezione di due pregevoli opere ad acrilico - una serie di istanti di vita quotidiana, cristallizzata in oggetti familiari (Ultime notizie), in memorie infantili (Mattino) e momenti contemplativi (Un soldino per i tuoi pensieri). Mentre fra le vie di Torino il tempo si dissolve in un placido diporto (Non ricordare i passi che hai fatto, ma le impronte che hai lasciato e Camminando si apprende la vita).

La natura è protagonista dei dipinti ad acquerello di Luigina Buffoni: l'etereo realismo impresso nei fiori di alchechengi, garofani, narcisi  raggiunge vette di accentuata verosimiglianza nella trama spinosa delle infiorescenze di cardo. Se la flora è contraddistinta da dominanti cromatiche fredde, la tavolozza dedicata alla fauna si tinge di toni caldi: un volo di anatre, il puimaggio di un gufo si ammantano di pigmenti argillosi, così come la testa di un gallo si accende di un'ampia gamma di rossi, di screziature ocra, verdi, azzurre disposte con moto centrifugo sulla superficie del foglio.

Anche Carmen Pedullà trae ispirazione dalla natura. Titoli evocativi identificano scorci marini (Tra mare e natura, Pescatori, Bagnanti a Bianco), il generoso sbocciare di un prato in Primavera, il programmatico Vivere Madre Natura: tutti rendono omaggio al grande libro della creazione, dispensatore di preziosi insegnamenti e modello ineguagliabile di perfezione estetica.
Di stringente attualità è l'opera interattiva #iorestoacasa, sintesi dei momenti cruciali della pandemia ed esperienza condivisa in cui affiorano emozioni contrastanti, tese verso un epilogo luminoso, fra speranza, professione di fede e desiderio di rinascita.

Ambretta Rossi presenta accanto ad acquerelli esposti nella recente mostra personale torinese  (Estate in città, Mercato), numerosi lavori inediti datati luglio e agosto 2020, indizi delle mutate abitudini conseguenti all'emergenza sanitaria, pervasi da atmosfere rarefatte (Distanziamento sociale), voci sommesse (Cortile al mattino), esempi di cure parentali (Sulle orme di papà) e fedele amicizia (Due buone ragioni per uscire). Ovunque il tempo appare sospeso, l'incedere calmo. Lo sguardo è intimista, lieve volteggia sul mondo e infine osserva con mesto stupore un autentico istante di quiete sottratto alla vita che scorre (L'ora del tè, 2019).

 


AL FEMMINILE
Mostra collettiva
Dall'11 al 17 settembre 2020
Galleria del Chiostro della SS. Annunziata
Via Po, 45 - Torino
Orario: lunedì - venerdì 9,30 - 19,30; sabato e domenica 9,30 - 21
Ingresso libero

giovedì 10 settembre 2020

LE DONNE NELL'ARTE

Domenica 13 settembre alle ore 11.30, 15 e 16.30 le porte dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino si apriranno per un tour tutto al femminile, tra sale storiche, documenti, opere e libri antichi mai esposti al pubblico, per scoprire insieme che l'ateneo è stato fondato e frequentato da valenti personalità muliebri ed è oggi presieduta da una donna.
I libri conservati nella biblioteca racconteranno episodi riguardanti personaggi celebri come la pittrice Evangelina Alciati, allieva di Giacomo Grosso, o meno noti come la raffinata illustratrice Carla Ruffinelli, passando per le suggestive vicende della suora pittrice Orsola Maddalena Caccia e incontrando una lunga galleria di figure emblematiche come modelle e Muse ispiratrici per l'Arte di tutti i tempi.

Prenotazione obbligatoria:
pinacoteca.albertina@coopculture.it
tel.: 0110897370

martedì 8 settembre 2020

I SOGNI DI FRANCESCO

Gian Giorgio Massara

IL BACIO
2004
puntasecca, mm 496 x 643






La prima mostra dopo la "chiusura" determinata da Coronavirus è stata inaugurata presso il Circolo degli Artisti di Torino (Corso S. Maurizio, 6). Il pubblico ha potuto - pur a piccoli gruppi - ammirare le opere dell'incisore genovese FRANCESCO SCIACCALUGA, laureato all'Accademia di Genova e attualmente docente sia a Milano, sia nella città natale.
I fogli realizzati sono fitti di immagini con modelle in posa, abbracci che significano il desiderio culminante nel letto sfatto, il frutto del melograno, ritratti e giochi di specchi. In mostra, presentata da Angelo Mistrangelo, qua e là compare l'autoritratto sempre in ombra e defilato quasi tenebroso con l'artista in atto di disegnare oppure di scrutare il mondo con sguardo profondo.
Talvolta fra le incisioni compaiono paesaggi e vedute, dalla Donna in riva al mare di verghiana memoria all'immagine tipica di Venezia con gondole e monumenti, cupole e colonne, il tutto attentamente osservato da Francesco.
Fra i ritratti, interessante è la puntasecca Mio padre nello studio, 1992, con la figura accolta in un groviglio di segni accentrati sul paralume, oggetto d'arredo che ritroviamo altrimenti su di un tavolo ingombro di libri e giornali (puntasecca). E ritratti iterati affollano la serie Omaggio a Montale: interessante l'opera Forse un mattino la cui esecuzione rasenta la maniera nera; quindi Dora Markus (litografia) oppure la Ragazza seduta sul basamento della grande fontana che orna la piazza De Ferrari. Alla rievocazione del Cinema Paradiso fanno riscontro i cavalli amati da Aligi Sassu, un susseguirsi di soavi Maternità e un'amorevole scena accanto al treno che fuoriesce dalla galleria di Brignole.
Vincitore del Premio Biella dal 1993 in poi, del primo premio "Villa Croce", invitato a numerose esposizioni dedicate sempre alla grafica, l'attuale presenza di Sciaccaluga costituisce in certo qual modo, una novità nell'ambito artistico torinese abituato a candidi supporti segnati da brevi interventi grafici e al silenzio di opere giocate sull'essenzialità dell'immagine.
Una mostra intensamente voluta dall'autore le cui incisioni sono determinate da
sottili e insinuanti emozioni quotidiane.
Catalogo bilingue.