sabato 9 aprile 2022

IN SCENA I COSTUMI DI LUIGI SAPELLI

Caramba (Luigi Sapelli)
Costume teatrale, circa 1925
Abito femminile modello kimono
Collezione Roberto Devalle, Torino

Fino al 4 settembre 2022, la Fondazione Accorsi-Ometto rende omaggio alla bellezza, intesa come eleganza delle forme, preziosità dei tessuti e cura dei particolari, con la splendida mostra, a cura di Silvia Mira, IN SCENA! Luci e colori nei costumi di Caramba dedicata al ‘Mago’ dei costumi teatrali Luigi Sapelli, scelti tra la vasta collezione Devalle di Torino. Tra i pezzi iconici del lavoro della Casa d’Arte Caramba, fondata nel 1909 a Milano, sono esposti fra gli altri preziosi esemplari per il dramma d’annunziano Parisina e per la prima della Turandot del 1926 con la direzione di Toscanini alla Scala di Milano. Apre la rassegna un nucleo di bozzetti provenienti dalla Casa Museo del Costume teatrale Palazzo Chiazzese di Palermo, di proprietà della famiglia Pipi, rinomata sartoria teatrale palermitana da oltre due secoli.

LA CORONA DI FERRO
Casa d’Arte di Roma (Caramba)
Costume di scena, 1941
Abito femminile
Personaggio: Kavaora, figlia di Elsa
Attrice: Luisa Ferida
Collezione Roberto Devalle, Torino
I bozzetti sono spesso dettagliati e di vivido cromatismo, in altri casi sono disegnati da Caramba in bianco e nero, con applicazioni di ritagli di tessuto (le stoffe erano da lui stesso pensate, stampate, tagliate e decorate) per evitare errori di interpretazione da parte della sartoria.
Lavoratore instancabile Luigi Sapelli (Pinerolo, 1865 - Milano, 1936) passò dal giornalismo satirico alla critica teatrale per poi diventare costumista, scenografo e regista. Negli anni torinesi del liceo cominciò frequentare il caffè Molinari, dando voce alle sue critiche pungenti e facendosi notare per il modo eccentrico di vestire e per l’uso frequente dell’esclamazione spagnola "caramba" che, a partire dal 1884, diviene il suo nome d’arte.
TURANDOT
Caramba (Luigi Sapelli)
Costume teatrale, 1926
Abito maschile composto da tunica e cappuccio
Armigero (ruolo)
Collezione Roberto Devalle, Torino
Nel 1883 a Torino fondò e diresse la rivista Libellula dove apparvero i suoi figurini. La prima "rivoluzione" del ‘Mago’ - epiteto che ottiene nel 1908, in occasione della prima rivista italiana, Turlupineide - avvenne quando tolse al costume di Manrico del Trovatore la consueta frangia d’argento perché ritenuta offensiva «per la verosimiglianza e l’estetica» del personaggio: il figurinista non doveva più pensare il costume teatrale come a un semplice travestimento, ma come lo strumento per rivelare l’identità del personaggio.
Dal 1884 collaborò con diversi periodici teatrali e umoristici, inventando parallelamente una critica teatrale basata sul disegno di vignette caricaturali.

Caramba (Luigi Sapelli)
Costume teatrale, 1920-1930
Abito femminile
Collezione Roberto Devalle, Torino

Fondamentale, nel 1897, fu l’incontro a Torino con il direttore d’orchestra Arturo Toscanini e il produttore napoletano di operette Ciro Scognamiglio i quali, sebbene provenienti da culture teatrali lontanissime, erano mossi dallo stesso desiderio di cambiamento che trovava in Caramba un promotore d’eccezione. Con Toscanini, che voleva riportare nel mondo della lirica artigiani specializzati e un pubblico rigoroso, realizzò a partire dal 1922 il progetto di rinascita del teatro alla Scala come direttore degli allestimenti scenici. Con Scognamiglio diede nuova veste scenica all’operetta, cambiandone il repertorio, adottando ingegnosi allestimenti e spettacolari colpi di scena, nobilitando in tal modo un genere da sempre considerato minore.
Caramba (Luigi Sapelli)
Costume teatrale, 1920-1930
Marsina, gilet e culotte ricostruiti a cura della Sartoria Devalle
Collezione Roberto Devalle, Torino
Grazie all’assoluta eccellenza delle maestranze che Caramba riunì sotto la sua direzione, creò non soltanto costumi di scena, ma anche meravigliosi abiti per la brillante vita privata delle dive e per le signore alla moda di tutta Europa. Adorato da Lydia Borelli, dalle sorelle Gramatica, e da Virginia Reiter, fu un punto di riferimento per Eleonora Duse che per la creazione dei propri abiti spese cifre da capogiro.
Il 10 novembre 1936, Caramba si spegne nella sua casa di Milano. Due giorni dopo, il feretro si ferma davanti alla Scala e dal balcone del teatro viene lanciata dalle allieve del corpo di ballo una pioggia di petali.

IN SCENA!
Luci e colori nei costumi di Caramba

Fino al 4 settembre 2022
Museo di Arti Decorative Accorsi-Ometto
Via Po 55 - Torino
t. 011 837 688 int. 3; info@fondazioneaccorsi-ometto.it
www.fondazioneaccorsi-ometto.it