martedì 5 aprile 2022

BALLA AL FEMMINILE

Giacomo Balla
Timidezza
1932
Olio su tela, cm 75 x 55
Fino al 10 maggio Galleria Bottegantica ospita la mostra BALLA AL FEMMINILE. Tra intimismo e ricerca del vero per rendere omaggio ad uno dei più importanti e originali esponenti dell’arte italiana del XX secolo.
Dopo quattro anni dalla rassegna Giacomo Balla. Ricostruzione futurista dell’universo (2018), incentrata sull’esperienza futurista del pittore, Bottegantica focalizza ora l'attenzione sulle declinazioni della femminilità risalenti a due periodi apparentemente lontani della sua produzione, quello divisionista di inizio Novecento e quella figurativo-realista degli anni Trenta e Quaranta.

Giacomo Balla
La famiglia Stiavelli
1905
Olio su tela, cm 73x139
Nelle opere in esposizione, a cura dalla storica dell’arte Elena Gigli, conservatrice dell’Archivio dell’autore, Balla entra nell’animo del soggetto, mosso dalla ricerca di rendere la realtà in maniera profonda e sincera. Quiete operosa (1898) e La famiglia Stiavelli (1905) appartengono ai ritratti di primo Novecento in cui le donne sono spesso protagoniste, raffigurate in interni o negli spazi aperti di Villa Borghese. Il vero è calato in una ricostruzione d’insieme, al tempo stesso psicologica e d’ambiente. In Quiete operosa, Elisa Marcucci, che sposerà nel 1904, è intenta a ricamare vicino alla finestra; la luce s’irradia nella stanza creando un delicato chiaroscuro. La Famiglia Stiavelli è illuminata frontalmente da una luce bianca, quasi artificiale, che pervade ogni elemento, attirando l’attenzione tanto sulla famiglia - la pittrice al cavalletto, il marito e i figli dallo sguardo fisso -, quanto sugli oggetti dell’atelier.
Giacomo Balla
Le quattro stagioni: Primavera
1940
Olio su tavola e rete, cm 110,7 x 80,2
Nell’estate del 1929 Giacomo Balla (1871-1958) si trasferisce con la famiglia in Via Oslavia 39B a Roma. Casa Balla diventa presto la dimora dove si intrecciano i rapporti affettivi ed artistici tra l’artista e la sua famiglia, la moglie Elisa, le due figlie, Luce ed Elica, e la cugina Francesca Marcucci. Nel dipinto Timidezza, eseguito nel 1932, la modella è proprio la figlia Luce che posa sul terrazzo coinvolgendo con lo sguardo lo spettatore. In Profumo di rose (1940), i colori vivaci dei petali si rifrangono nello spazio circostante, giocando su variazioni cromatiche dai toni carnicini. Infine, l’universo femminile si allarga e coinvolge anche l’amica di famiglia, la giovane Giuliana Canuzzi, che posa per il ciclo delle Quattro stagioni, realizzate tra il 1939 e il 1940. La modella è immersa nel rosso caldo, energico e vitale della luce radente proveniente dal basso, prendendo ispirazione dalla fotografia artistica e di moda di quegli anni.
Giacomo Balla
Profumo di rose
1940
Olio su tavola, cm 60 x 73
L’artista riesce a creare delle immagini di grande modernità perfettamente calate nell’estetica contemporanea, in particolare grazie all’utilizzo di un supporto a rete che riproduce un effetto analogo a quello patinato dei rotocalchi dell’epoca. Il dialogo tra linguaggio artistico e mediatico, troverà sviluppi ulteriori solo molti anni dopo, ma si preconizza già nel carattere visionario dell’opera di Balla.
La produzione più recente del pittore è anche oggetto della mostra Giacomo Balla 1902-1940. Esistere per dare, a cura di Elena Gigli, presso la Banca d’Italia, in Via Cordusio 5, visitabile fino al 30 aprile 2022 (dal martedì al venerdì, ore 15.30-17.30; il sabato, ore 10.00-13.00; ingresso gratuito. Prenotazioni al link: www.giacomoballa-esistereperdare.it).

Accompagna la rassegna BALLA AL FEMMINILE. Tra intimismo e ricerca del vero il catalogo di Bottegantica e Sagep edizioni, a cura di Elena Gigli.

BALLA AL FEMMINILE
Tra intimismo e ricerca del vero
Fino al 10 maggio 2022
Galleria Bottegantica
Via A. Manzoni, 45 - Milano
Orari: dal martedì al sabato 10-13; 15-19. Chiuso nei giorni 16-17-18 aprile.
Ingresso libero
Info: t. 02 35953308 / 02 62695489
info@bottegantica.com ; milano@bottegantica.com
www.bottegantica.com