martedì 24 ottobre 2023

TURNER. MITO E MODERNITÀ

William Turner, Apollo uccide il Pitone
Joseph Mallord William Turner (Londra 1775 – Chelsea 1851)
Apollo uccide il Pitone
esposto nel 1811
olio su tela
Tate: accepted by the nation as part of the Turner Bequest 1856
Photo: ©Tate
Continua alla Reggia di Venaria la collaborazione con la Tate UK. Dopo il successo riscosso dall’esposizione John Constable. Paesaggi dell’anima, la seconda tappa della trilogia dedicata ai principali esponenti del romanticismo inglese rende omaggio ad uno dei maggiori paesaggisti del XIX secolo con la rassegna Turner. Paesaggi della Mitologia, per terminare nell’autunno 2024 con un focus sull’opera del pittore e poeta William Blake.
William Turner, La morte di Atteone
Joseph Mallord William Turner (Londra 1775 – Chelsea 1851)
La morte di Atteone, con una veduta in lontananza di Montjovet, Val d'Aosta, 1837 ca.
Olio su tela
Tate: accepted by the nation as part of the Turner Bequest 1856
Photo: ©Tate

Fino al 28 gennaio 2024 oltre quaranta opere sono ospitate nelle  Sale delle Arti al primo piano della Reggia. Grandi tele ad olio (Apollo e Pitone, Bacco e Arianna), acquerelli (per lo più colours beginnings, prove colore propedeutiche alle più ampie composizioni), incisioni, fino ai rapidi disegni appuntati sui taccuini nel corso del viaggio che, nel 1819, passando da Torino lo condusse a Roma e Napoli (di analoga fattura gli Studies for Pictures, realizzati intorno al 1805 lungo le rive del Tamigi), illustrano lo stretto legame di Turner con il paesaggio e il mito classico, secondo il taglio filologico operato dalla curatrice Anne Lyles, della Tate UK.
William Turner, Scena portuale alla maniera di Claude
Joseph Mallord William Turner (Londra 1775 – 1851)
Scena portuale alla maniera di Claude: Studio per 'Didone che dirige l'equipaggiamento della
flotta’
, 1827 - 1828 ca
olio su tela
Tate: accepted by the nation as part of the Turner Bequest 1856
Photo: ©Tate
Spiega Anne Lyles: “La collezione del Museo britannico vanta circa ottantamila opere di cui trentacinquemila di Turner. Lavori prestigiosi costantemente richiesti in tutto il mondo. La mostra alla Reggia di Venaria è frutto di una condivisione di intenti fra le due istituzioni che, per la sua particolare complessità, rientra in un progetto pensato in esclusiva per il museo torinese, destinato a non approdare in altre sedi”.
Joseph Mallord William Turner (1775-1851) considerato colorista moderno, 'luminista" di riferimento per gli impressionisti, realizza quadri a soggetto storico e mitologico - ispirati alle Metamorfosi di Ovidio, ai testi classici di Virgilio, al poema epico di Omero e da episodi della Bibbia - finalizzati a consolidare la sua appartenenza alla Royal Academy di Londra a partire dal 1802.
William Turner, Bacco e Arianna
Joseph Mallord William Turner (Londra 1775 – Chelsea 1851)
Bacco e Arianna
esposto nel 1840
Olio su tela
Tate: accepted by the nation as part of the Turner Bequest 1856
Photo: ©Tate
Pittoricamente influenzato da Claude Lorrain e da Nicolas Poussin egli riprodusse fedelmente i calchi in gesso conservati alla National Gallery, oltre a studiare i dipinti di Rembrandt, di Tiziano e degli Antichi Maestri. Sulle orme dell’artista britannico Richard Wilson (1713/14 - 1782), ritroverà luoghi e soggetti della prima formazione nel corso dei viaggi in Italia risalenti al 1819 e al 1828, traendo ispirazione dal litorale e dagli ambienti lacustri per elaborare le quinte aeree dei suoi più ambiziosi dipinti.
William Turner, La baia di Baia con Apollo e la Sibilla
Joseph Mallord William Turner (Londra 1775 – Chelsea 1851)
La baia di Baia con Apollo e la Sibilla
esposto nel 1823
Olio su tela
Tate: accepted by the nation as part of the Turner Bequest 1856
Photo: ©Tate
L’estetica del sublime sviluppata da Turner, indice di uno spirito autonomo tecnicamente affrancato dagli stilemi tradizionali (così come, sul fronte opposto, Constable si fece assertore di una natura pittoresca e di modelli arcadici), si colloca a buon diritto nella sottile linea di confine che separa esercizio della ragione e volontà del sentimento. Terreno di contesa ambivalente fra bellezza e decadenza, gloria e declino, fragilità della vita e caduta degli imperi, l’incontro di universi in antitesi diviene tema centrale della mostra e materia costitutiva dell’intera produzione dell’autore.

Turner. Paesaggi della Mitologia 
Fino al 28 gennaio 2024
Reggia di Venaria
Piazza della Repubblica, 4 - 10078 Venaria Reale (TO)
Per informazioni: t. +39 011 4992300
www.lavenaria.it

sabato 21 ottobre 2023

HAYEZ. L’OFFICINA DEL PITTORE ROMANTICO

Francesco Hayez, Ritratto di Carolina Zucchi (1822)
Francesco Hayez
Ritratto di Carolina Zucchi (L’ammalata) (Carolina
Zucchi a letto
)
1822
olio su tavola, 60 x 49,5 cm
Torino, GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna e
Contemporanea. Su concessione della Fondazione
Torino Musei
(foto: Studio Fotografico Gonella 2009)
Arte, storia e politica si intrecciano nella grande mostra Hayez. L’officina del pittore romantico, a cura di Fernando Mazzocca ed Elena Lissoni, che la GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino dedica al genio romantico di Francesco Hayez (Venezia 1791 - Milano 1882).
Fino al 1° aprile 2024, saranno esposte oltre 100 opere, fra cui un importante nucleo di circa cinquanta disegni e alcuni tra i più importanti dipinti provenienti dall’Accademia di Belle Arti di Brera, dove fu per quarant’anni professore di pittura.
Francesco Hayez, Accusa segreta (1847-1848)
Francesco Hayez
Accusa segreta
1847-1848
olio su tela, 153 x 120 cm
Pavia, Musei Civici del Castello Visconteo
Agli inediti  si aggiungono alcuni dei capolavori più popolari, come La Meditazione dei Musei Civici di Verona - Galleria d'Arte Moderna Achille Forti e l’Accusa segreta dei Musei Civici del Castello Visconteo di Pavia, cui è accostato Il Consiglio alla Vendetta, prestigioso prestito proveniente da Liechtenstein. The Princely Collections, Vaduz–Vienna.

Dieci sezioni illustrano gli anni della formazione tra Venezia e Roma, dove Hayez ha goduto della protezione e dell’amicizia di Canova, fino alla prima affermazione a Milano e alle ultime prove della maturità. Una speciale sezione focus è dedicata ai disegni per la Sete dei Crociati, la sua opera più ambiziosa e impegnativa, eseguita tra il 1833 e il 1850 e destinata al Palazzo Reale di Torino, dove si può ancora ammirare.
Francesco Hayez, Laocoonte (1812)
Francesco Hayez
Laocoonte, figlio di Priamo e sacerdote di Apollo,
vittima, coi figli, della vendetta di Minerva, per cui
partirono due grossi serpenti da Tenedo per avvinghiarli
a morte nelle loro spire

1812
olio su tela, 175 x 246 cm
Milano, Accademia di Belle Arti di Brera
Cantore della bellezza, dell’amore e dei valori risorgimentali, è stato celebrato da Giuseppe Mazzini e ha condiviso con Manzoni e Verdi gli stessi ideali stringendo con loro un rapporto unico, di amicizia e di intesa culturale.
Nella tecnica di Hayez il disegno può sembrare a una prima analisi secondario rispetto al colore, ma di Hayez si conoscono centinaia di disegni il più delle volte tracciati con un gesto rapido e immediato, quasi fossero appunti visivi da impiegare poi nella creazione delle composizioni.
L’artista ha lasciato una raffinatissima produzione di d'après: disegni e acquerelli che riproducono fedelmente alcune delle sue opere più celebri e che hanno costituito un formidabile strumento di diffusione delle sue invenzioni.
Francesco Hayez
L’Angelo annunziatore (L’angelo ammonitore)
1824
olio su tavola, 59,5 x 49,5 cm
Torino, GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna e
Contemporanea, Fondazione Guido ed Ettore De
Fornaris. Su concessione della Fondazione Torino Musei
(foto: Studio Fotografico Gonella 2012)
“La sua è stata una vita eccezionale sia dal punto di vista personale, essendosi riscattato dalle umilissime origini e dall’abbandono da parte della sua famiglia, sia sul versante di una strepitosa carriera che lo ha visto dialogare con i grandi artisti del suo tempo, cultori, letterati e musicisti. I suoi moltissimi amori e un grande slancio vitale sono documentati dalla sua pittura che ha espresso una serie di valori universali, celebrando la bellezza femminile e la forza dell’amore, come nella serie dedicata a Giulietta e Romeo” - commenta il curatore Fernando Mazzocca.

Considerato da Stendhal ‘il maggiore pittore vivente', Francesco Hayez, nato a Venezia nel 1791, ha trascorso quasi tutta la vita e ha raggiunto il suo successo a Milano, dove è scomparso nel 1882, carico di anni e di gloria come un novello Tiziano, il pittore cui amava paragonarsi.

Hayez. L’officina del pittore romantico
Fino al 1° aprile 2024
GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea
Via Magenta, 31 Torino
Orario: Da martedì a domenica 10 - 18. Lunedì chiuso. Il servizio di biglietteria termina un’ora prima della chiusura.

venerdì 20 ottobre 2023

CASORATI, SIRONI E I NUOVI FUTURISTI

FELICE CASORATI, Beethoven (1928)
FELICE CASORATI 
Beethoven (1928) 
Olio su tavola, 139x120 cm 
Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto
Rovereto, Collezione VAF- Stiftung (inv. n. MART 972, VAF 0722)
© Felice Casorati, by SIAE 2023 
La mostra  DA CASORATI A SIRONI AI NUOVI FUTURISTI. Torino-Milano 1920-1930. Pittura tra classico e avanguardia, curata da Nicoletta Colombo e Giuliana Godio, prende le mosse dal 1920, anno che segna l’ingresso italiano nella temperie artistica del Ritorno all’ordine, caratterizzata dal recupero della classicità in ottica moderna. Il clima di ricostruzione che interessa non solo l’Italia, ma anche il «terribile rinascimento artistico europeo», come lo denominava Giorgio de Chirico nel 1918, inseguiva la speranza di una vera e propria rinascita morale e spirituale. 
L’indagine critica della mostra ne traccia gli sviluppi a partire dal ruolo centrale assunto in tale contesto dalle città di Milano e Torino.
Circa settanta opere - provenienti da Musei, Fondazioni italiane, collezioni private e dalla collaborazione con gli archivi degli autori selezionati - sono ripartite in quattro sezioni ospitate, fino all'11 febbraio 2024, nelle nuove sale espositive del Museo Accorsi-Ometto.
MARIO SIRONI, Il contadino (1928)
MARIO SIRONI 
Il contadino (Composizione o La vanga o Uomo con vanga) (1928) 
Olio su tela, 151x121 cm 
Collezione Confagricoltura, Milano, Lodi e Monza Brianza (inv. n. UPA-MI ISP010252)
© Mario Sironi, by SIAE 2023 
Negli anni Venti a Torino il superamento della tradizione, saldamente ancorata alle figure di Giacomo Grosso e di Leonardo Bistolfi si attua grazie al trasferimento nel capoluogo piemontese di Felice Casorati (cui è dedicata la prima sezione della rassegna), avvenuto nel 1918 dopo l’esperienza secessionista di Ca’ Pesaro. La presenza dell’imprenditore e mecenate Riccardo Gualino, l’ambiente intellettuale gobettiano, nonché l’insegnamento di Lionello Venturi, contribuiscono a partire dal 1919 a riguadagnare alla città una dimensione culturale europea.
Milano - oggetto della seconda sezione - è sede del Futurismo marinettiano e culla del “Novecento” artistico ispirato alle linee teoriche di Margherita Sarfatti, le cui premesse vertono su sobrietà del colore, equilibrio, proporzione e importanza della forma, scandita da linee architettoniche e geometriche.
JESSIE BOSWELL,  Casa Gualino (1930)
JESSIE BOSWELL 
Casa Gualino ( 1930) 
Olio su cartone, 64x59 cm 
Collezione privata 
Ne sono protagonisti fra gli altri Mario Sironi, Achille Funi, Piero Marussig, Carlo Carrà, e ancora Arturo Tosi, Pompeo Borra, Gian Filippo Usellini e Paola Consolo.
A partire dal 1920 intorno alla scuola-bottega di Felice Casorati, in cui la sapienza tecnica si accompagna alla trasmissione di valori morali suffragati dall’insegnamento di Lionello Venturi e dal successivo avvento del critico Edoardo Persico, si riuniscono fin dal 1923 in un comune indirizzo filo-francese e neo-romantico Jessie Boswell, Gigi Chessa, Nicola Galante, Carlo Levi, Francesco Menzio, Enrico Paulucci.
Ai Sei di Torino, alla cerchia di Casorati: Daphne Maugham, Giulio da Milano, Emilio Sobrero, e all’interessante e raro Progetto di pittura murale (1923), dell’inquieto e autonomo Luigi Spazzapan si rivolge la terza sezione.
ENRICO PRAMPOLINI, Apparizione magica (1931)
ENRICO PRAMPOLINI 
Apparizione magica (Visione magica) (1931) 
Olio su tela applicata su masonite, 89x116 cm 
Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto
Rovereto, Collezione VAF-Stiftung (inv. n. MART 982, VAF 0845)
 
Infine, la quarta sezione conclude l’indagine sul Nuovo Futurismo in aperta polemica con “Novecento”. Il gruppo torinese, formatosi già dal 1923 attorno a Fillia (Luigi Colombo), costituisce l’avanguardia secondo-futurista più solida e attiva in ambito nazionale. Sono esposte opere storiche di Fillia, come Femminilità (1928), Superamento terrestre (1930-1931); Merli futuristi (1924) di Giacomo Balla, oltre ai dipinti di Nicolaj Diulgheroff, Pippo Oriani, Ivanhoe Gambini, Bruno Munari, Cesare Andreoni, Osvaldo Bot e all’innovativo contributo di Enrico Prampolini, personalità determinante per le sorti del Futurismo torinese e nazionale.

DA CASORATI A SIRONI AI NUOVI FUTURISTI
Torino - Milano 1920 - 1930
Pittura tra classico e avanguardia

Fino all’11 febbraio 2024
Museo di Arti Decorative Accorsi-Ometto
Via Po 55 - Torino
Orario: martedì, mercoledì e venerdì 10 - 18; giovedì 10 - 20; sabato, domenica e festivi 
10 - 19. La biglietteria chiude mezz’ora prima. Lunedì chiuso
Per informazioni: t. 011 837 688 int. 3, info@fondazioneaccorsi-ometto.it
www.fondazioneaccorsi-ometto.it

domenica 15 ottobre 2023

TRADUZIONI E TRADIZIONI FRA EUROPA E ASIA

Piatto con tre grappoli d’uva
Piatto con tre grappoli d’uva
Turchia, Iznik
Circa 1530-35
Ceramica a impasto siliceo, con decorazione in blu cobalto e tocchi turchese dipinta su ingobbio bianco e sotto vetrina trasparente
Fondazione Bruschettini per l’Arte Islamica e Asiatica, Genova

Terzo esito del ciclo espositivo Frontiere liquide e mondi in connessione, la mostra al MAO di Torino TRAD U/I ZIONI D’EURASIA, a cura di Nicoletta Fazio, Veronica Prestini, Elisabetta Raffo e Laura Vigo, mette in luce il ruolo cruciale dell’Asia e del Mediterraneo quale fulcro di contaminazioni culturali e luogo di reciproca osmosi fra continenti e mari, nel corso di duemila anni di storia.
L’allestimento valorizza una selezione di oggetti provenienti dall’Asia occidentale, centrale e orientale desiderati per le loro qualità cromatiche – a partire dall’oro e dal blu – o per il fascino delle superfici riflettenti, splendenti o trasparenti.
Bruciaprofumi a forma di felino
Bruciaprofumi a forma di felino
Iran
XII-XIII secolo
Bronzo fuso, traforato, inciso e ageminato in argento
The Aron Collection

Suddiviso n aree tematiche, il percorso espositivo include splendide sete provenienti dall'antica regione della Sogdiana, in Asia Centrale, snodo di numerose vie carovaniere, ceramiche bianche e blu prodotte tra il Golfo Persico e la Cina; una raffinata selezione di “panni tartarici”, preziose stoffe d’oro e di seta del XIII secolo prodotte tra Iran e Cina durante la dominazione mongola, ammirate dall'aristocrazia medievale e dall'alto clero d'Europa; rari esemplari di tiraz (Egitto, X secolo), tessuti con iscrizioni ricamate che evidenziano l'importanza della calligrafia in ambito islamico, e una serie di bruciaprofumi zoomorfi in metallo (Iran, IX-XIII secolo), a ribadire la centralità delle essenze nelle società islamiche medievali.
Shimmering Mirage

Shimmering Mirage (Weight of Black)

Jule Collins Smith Museum of Fine Art, Auburn, AL,

2021

Acciaio laccato e bulbo alogeno

48" x 48" x 48"

2019

Photo by Mike Cortez

Intesa come piattaforma organica di studio e ricerca, la mostra si trasformerà gradualmente nel corso dell’anno attraverso la rotazione di diverse opere e l’introduzione di nuove tematiche e stimoli percettivi, con nuove commissioni e installazioni di artisti contemporanei; sarà inoltre arricchita da una serie di conferenze e da un public program musicale e performativo.
Indispensabile per la comprensione delle diverse sezioni il booklet di approfondimento, in distribuzione gratuita secondo la formula ormai consolidata del MAO e fortemente apprezzata dal pubblico, si avvale dei testi di Yuka Kadoi, Maria Ludovica Rosati e Mohammad Salemy.
Frammento di tessuto con motivo cintamani e nuvole

Frammento di tessuto con motivo cintamani e nuvole

Turchia (Istanbul) Seconda metà XVI secolo

Lampasso in seta e oro filato (kemha)

Fondazione Bruschettini per l’Arte Islamica e Asiatica, Genova

In mostra trovano spazio anche le opere dell’artista iraniana Shadi Harouni, che utilizza la parola scritta per connettere la storia del suo Paese con l’esperienza universale legata alla perdita, alla repressione, alla guarigione e all'audacia, e l’installazione immersiva Shimmering Mirage (Black), 2018 di Anila Quayyum Agha.
Chiude il percorso una sezione editoriale a cura di Reading Room, spazio milanese dedicato alla diffusione e comprensione delle riviste contemporanee, con una selezione di pubblicazioni, zines e libri d’artista che propongono un approfondimento su alcune delle tematiche in rassegna quali la trasparenza, il colore, l’artigianalità.
Grazie alla convenzione con L’Istituto dei Sordi di Torino, l’ esposizione sarà fruibile in LIS Lingua dei Segni italiana e in versione audio.
Pagina del Piccolo Shahname
Pagina del Piccolo Shahname
‘L’incoronazione di Kay Kavus seduto a gambe incrociate sul trono'
Persia Muzaffaride (Shiraz?) Circa 1340
Inchiostro, acquerello opaco e oro su carta
Fondazione Bruschettini per l’Arte Islamica e Asiatica, Genova

Il progetto è rese possibile grazie ai numerosi prestiti  da importanti collezioni e di istituzioni italiane: accanto a oggetti della collezione del MAO trovano spazio tessuti, ceramiche e miniature raramente esposti della Fondazione Bruschettini per l’Arte Islamica e Asiatica; metallistica khorasanica della Aron Collection e preziosi esemplari dal Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, dalla Chiesa di San Domenico di Perugia, dal Museo delle Civiltà di Roma, dalla Galleria Sabauda - Musei Reali e da Palazzo Madama di Torino.

TRAD U/I ZIONI D’EURASIA 
Fino al 1 settembre 2024
MAO Museo d’Arte Orientale 
Via San Domenico, 11, Torino 
Orario: martedì - domenica 10 – 18. Lunedì chiuso.
La biglietteria chiude un'ora prima. Ultimo ingresso ore 17.
www.maotorino.it

sabato 7 ottobre 2023

CARLO POLLONERA TRA '800 E '900

CARLO POLLONERA
CARLO POLLONERA
Peschi in fiore sulla collina di Torino
olio, cm 77,5x48

Prosegue fino al 28 ottobre la mostra TRA 800 E 900 – Omaggio a Carlo Pollonera nel centenario della morte, presso la Galleria Fogliato di Torino.


Circa trenta dipinti di Carlo Pollonera ed un’ottantina di opere di pittori attivi fra il XIX e il XX secolo, provenienti da raccolte private e dalle famiglie degli artisti, tracciano un percorso esaustivo di una fra le stagioni più interessanti della pittura di genere e di paesaggio.

CESARE MAGGI
CESARE MAGGI
Inverno a Sauze D'Oulx
olio, cm 42x29,5

La mostra costituisce nelle parole di Aldo Picco, curatore del catalogo generale: "Un riconoscimento ad un artista elegante ed inconfondibile, indocile allievo all'Accademia Albertina di Gamba e Gastaldi, poi devoto discepolo di Fontanesi ed attento, a Parigi, agli esiti dei pittori di Barbizon e degli impressionisti, legato a Camille Corot da personale reciproca stima".

Valente scienziato e raffinato acquerellista, Pollonera è noto anche per i suoi studi malacologici, corredati da splendide illustrazioni di molluschi fossili.

ANGELO ABRATE
ANGELO ABRATE
Le petite Chapelle de Charousse
olio, cm 41x33

La rassegna rende omaggio altresì a personalità di rilievo della scena artistica piemontese: Calderini, formatosi alla scuola di Antonio Fontanesi, Reycend e Delleani coevi quanto affini ai pittori della Scuola di Rivara. Maggi e Abrate, raggiunte le pendici dell'arco alpino, catturano il volto silente dei borghi innevati.

Ancora, di gusto risorgimentale sono gli interni colmi di pathos del milanese Gerolamo Induno,  mentre vivida descrizione è data dal torinese Alessandro Lupo del variegato Mercato di Chivasso.

ALESSANDRO LUPO
 ALESSANDRO LUPO
Mercato di Chivasso
olio cm 70x40

Suggestioni romantiche e virtuosismi cromatici della migliore pittura dal vero sono riscontrabili in ciascuno dei pittori presenti: A. Abrate, L. Ajmone, L. Bistolfi, C. Bossoli, G. Bozzalla,  L. Calderini, M. Calderini, F. Cerruti Bauduc, A. Conterno, D. Cosola, C. Crova Di Vaglio, L. Delleani, A. Falchetti, C. Follini, A. Fontanesi, G. Gheduzzi, G. Guarlotti, G. Induno, A. Lupo, C. Maggi, C. Merlo, F.P. Michetti, L. Pasini, C. Pollonera, A. Pratella, G. Rava, E. Reycend, L. Roda, A. Rossi, R. Santoro, P. Scoppetta, E. Scorzelli, A. Tavernier

 

TRA 800 E 900 – Omaggio a Carlo Pollonera nel centenario della morte

Fino al 28 ottobre 2023

Galleria Fratelli Fogliato

Via Mazzini, 9 - 10123 Torino

Orario galleria: da martedì a sabato 10,30-12,30 / 16-19.