lunedì 15 ottobre 2018

POP ART & FOTOGRAFIA

RICHARD HAMILTON (1922-2011)
Just what was it that made yesterday’s homes so different so appealing? (Upgrade), 2004
Stampa a getto d’inchiostro a pigmenti piezoelettrici, 42 x 29,7 cm. Edizione di 25.
Courtesy Alan Cristea Gallery, Londra
© Richard Hamilton by SIAE 2018
CAMERA POP. La fotografia nella Pop Art di Warhol, Schifano & Co. ripercorre la storia della trasformazione del documento fotografico in opera d’arte, giunta al culmine negli anni Sessanta. Fino al 13 gennaio a CAMERA - Centro Italiano per la Fotografia saranno esposte oltre 120 opere tra quadri, fotografie, collages, grafiche, che illustrano la varietà e la straordinaria vivacità di questa grande vicenda.
L'esposizione, curata dal direttore Walter Guadagnini si inserisce, afferma il Presidente Emanuele Chieli "nella linea di grandi mostre che caratterizza l’attività di CAMERA, filone che vanta precedenti di successo, come le rassegne ‘L’Italia di Magnum’ (2016) e ‘Arrivano i Paparazzi!’ (2017). Mostre che intendono indagare un momento storico attraverso un movimento o uno stile fotografico, illuminando contemporaneamente l’aspetto artistico e quello sociale".
MIMMO ROTELLA (1918-2006)
Divertiamoci, 1966
Riproduzione fotografica su tela, cm 93 x 168,4
Courtesy Robilant+Voena, Milano © Mimmo Rotella by SIAE 2018
La Pop Art è stata un fenomeno mondiale, esploso negli anni Sessanta negli Stati Uniti e in Europa, e diffusosi rapidamente anche nel resto del mondo "che ha rivoluzionato - è l’opinione di Walter Guadagnini, forse il maggior studioso italiano della Pop Art - il rapporto tra creazione artistica e società, registrando l’attualità in modo neutro, fotografico, adottando gli stessi modelli della comunicazione di massa per la realizzazione di opere d’arte. In questo senso, la fotografia è stata, per gli artisti Pop, non solo una fonte di ispirazione, ma un vero e proprio strumento di lavoro, una parte essenziale della loro ricerca".
ANDY WARHOL (1928-1987)
Marylin, 1967
Portfolio di 10 serigrafie su carta in differenti colori, cm 91,5 x 91,5 ognuna
Edizione di 250. Collezione Lanfranchi. Fotografie di Pietro Notarianni
© The Andy Warhol Foundation for the Visual Arts Inc. by SIAE 2018
È sufficiente pensare al più celebre e celebrato rappresentante di questa tendenza, Andy Warhol, le cui opere derivano, per la grande maggioranza dei casi, da fotografie (la celeberrima Marilyn, la serie delle Sedie elettriche, tutti i ritratti alle celebrità del tempo) e che ha scattato migliaia di immagini, conferendo alla riproduzione meccanica della realtà un ruolo centrale nella definizione della sua poetica.
È un collage fotografico l’opera di Richard Hamilton “Just what is it that makes today’s homes so different, so appealing? del 1956, presente in mostra, unanimemente considerata la prima opera compiutamente Pop della storia. Così come in Italia il più celebre rappresentante di questa tendenza, Mario Schifano, ha sempre operato attraverso e con la macchina fotografica.
MARIO SCHIFANO (1934-1998)
Futurismo Rivisitato, 1967
Spray, smalto su tela e perspex, cm 110 x 130
Collezione privata. Courtesy Fondazione Marconi, Milano
Fotografia di Fabio Mantegna © Mario Schifano by SIAE 2018
Allo stesso tempo, l’affermazione della cultura Pop ha liberato energie sorprendenti anche all’interno del mondo dei fotografi, che si sono misurati direttamente non solo con il panorama visivo contemporaneo, ma anche con le logiche della trasformazione del documento in opera d’arte.
Tra i protagonisti della rassegna, oltre a quelli già ricordati, si possono citare gli americani Robert Rauschenberg, Jim Dine, Ed Ruscha, Joe Goode, Ray Johnson, Rosalyn Drexler; gli inglesi Peter Blake, Allen Jones, Joe Tilson, David Hockney, Gerald Laing, Derek Boshier; i tedeschi Sigmar Polke, Wolf Vostell; gli italiani Mimmo Rotella, Michelangelo Pistoletto, Franco Angeli, Umberto Bignardi, Gianni Bertini, Claudio Cintoli, Sebastiano Vassalli e tanti altri.
UGO MULAS (1928-1973)
Factory, New York, 1964
Vintage print. Stampa ai sali d’argento su carta baritata, cm 27 x 37. Courtesy Archivio
Ugo Mulas, Milano – Galleria Lia Rumma, Milano/Napoli
© Eredi Ugo Mulas. Tutti i diritti riservati
Di fondamentale impatto storico sono il racconto della scena artistica Pop, del backstage e dei suoi protagonisti, nei ritratti fotografici di Ugo Mulas - cui è dedicata un’intera sala, con le serie realizzate negli Stati Uniti e quella della Biennale di Venezia del 1964 - e quello di Tony Evans, fotografo della Swinging London dei primissimi anni Sessanta.
La mostra si avvale di prestiti provenienti da istituzioni italiane e straniere, da collezioni e fondazioni private, in un impegno organizzativo mai affrontato nei tre anni trascorsi dall'inaugurazione di CAMERA ad oggi.
L’attività del Centro è resa possibile grazie al supporto di Intesa Sanpaolo, Eni, Reda, Lavazza; la programmazione espositiva e culturale è, inoltre, sostenuta dalla Compagnia di San Paolo.
Catalogo Silvana Editoriale.

CAMERA POP. La fotografia nella Pop Art di Warhol, Schifano & Co.
Dal 21 settembre 2018 al 13 gennaio 2019
CAMERA - Centro Italiano per la Fotografia
Via delle Rosine, 18 - Torino
Orari: lunedì, mercoledì, venerdì, sabato, domenica  11 - 19; giovedi 11 - 21 (ultimo ingresso, 30 minuti prima della chiusura). Martedì chiuso.
Info: t. +39.011.0881150, camera@camera.to
www.camera.to