lunedì 8 ottobre 2018

176a ESPOSIZIONE ARTI FIGURATIVE

Sergio UNIA
Nudo seduto con asciugamano
2017
bronzo, h 54 cm
Era il 28 febbraio 1842 quando a Torino undici gentiluomini e artisti si riunivano in casa del conte Cesare della Chiesa di Beverello, in contrada Carlo Alberto 13 per istiture la Società Promotrice delle Belle Arti, al fine di "promuovere a Torino l’arte e gli artisti del momento, attraverso esposizioni delle loro opere".
Giunta alla 176a edizione la mostra di Arti Figurative allestita nella Palazzina ottocentesca di Viale Crivelli a Torino - dal 1914 sede di questa e altre manifestazioni -, offre ai visitatori un corpus di 506 opere firmate da 344 soci.
Giorgio DI GIFICO
Bicicletta nell'androne
2017
acrilico, fusaggine, collage di carte su tavola
cm 124 x 97
Il percorso si noda tradizionalmente a partire dal Salone centrale lungo 12 sale, ed appare come un'antologica di tutte le tipologie di arte figurativa: sculture in bronzo, in terracotta, in gesso, dipinti ad olio, acrilico, acquerello, disegni a china, grafite, carboncino, fotografie a colori, in bianco e nero, elaborazioni digitali in 3D, collage, bassorilievi materici, in una tale varietà di datazioni e formati da assumere una valenza didattica per il visitatore che desideri conoscere gli ultimi esiti della ricerca artistica in continuità con le soluzioni tecniche del passato.
Nini MACCAGNO
Lezioni Americane
(Leggerezza, Rapidità, Esattezza, Visibilità, Molteplicità)
1989
tecnica mista su tela
cm 90 x 70; cm 30 x 40
Sono molti gli omaggi ai grandi Maestri, quello reso a Mantegna da Sergio Vasco e Albino Caramazza, a Ingres da Giuseppina Gaeta. Vi sono il tributo restituito a Michel Tapié da Nene Martelli e altrettanti omaggi al linguaggio di riferimento, come la morandiana natura morta di Giovanna Fabrizio e il surrealismo di Devecchi e Viotto.
Il gioco di rimandi potrebbe continuare se si esamina in dettaglio il genere del ritratto, dove emergono accenti freudiani in Le tonton malade di  Rosalia Zutta, dove risiedono consonanze col realismo magico di Donghi nella Signora Anna di Rodolfo Trotta, o nei quali sono effigiati personaggi dello spettacolo come il sorridente volto di Gianrico Tedeschi dipinto ad acquerello da Marisa Boano.
Stefano (Nello) CAMBURSANO
Nudo di schiena
1926
olio su tela, cm 65 x 50
Un tripudio di forme e colori abbraccia gli stili più diversi: dall'espressionismo naif della Tigre del Bengala di Emanuela Valentini, fieramente delineata con la vis pittorica di Ligabue, all'espressionismo astratto di Piazzetta, arrivando al graffito di Costantino Corcione, vicino alla rapida gestualità di Twombly. Tutto questo includendo una schietta e diretta trasposizione di emozioni e sentimenti che non esige una forzata catalogazione ma, anzi, si esplicita in paesaggi (fra i più celebri quelli di Paulucci, Merlo, Emprin), nature morte (inconfondibili gli archi di Franco Pieri), ritratti (di essenziale eloquenza il volto del piccolo Giancarlo, realizzato da Sara Carbone), composizioni astatte e iperrealistre (Santina Barbera, Dolcezza racchiusa) di assoluta vividezza cromatica.
Antonino ARCIDIACONO
La casa degli specchi
2017
legno e smalti
cm 22 x 25 x 20
Nota di merito è lo spazio dedicato agli artefici dell'arte contemporanea a cavallo fra primo e secondo Novecento fra i quali primeggiano Piero Ruggeri (Napoleone) e Michele Baretta (L'Infermiera) con due opere del 1974, Nini Maccagno con il ciclo pittorico incentrato sulle lezioni americane di Italo Calvino (Leggerezza, Rapidità, Esattezza, Visibilità, Molteplicità, 1989). Agli anni Sessanta risalgono le Maschere e il Piccolo mercato a Mazzè rispettivamente di Teonesto Deabate e Felice Vellan, mentre fra i Sessanta e i Duemila sono da collocarsi  i lavori selezionati per Massimo Quaglino, Francesco Tabusso e Umberto Mastroianni, scultore di volti riflessivi e composizioni cinetiche.
Francesco TABUSSO
Corvi -  Arp del Rat
1961-1962
olio su tavola
cm 100 x 70
Da sempre l'Esposizione si fregia di nomi autorevoli, fra i quali compaiono Boldini, Delleani, De Nittis, Balla, Boccioni, De Chirico e celebra grandi personaggi con importanti mostre monografiche, come quelle dedicate a Le Corbusier, Alvar Aalto, Dubuffet. Essa riserva uno spazio adeguato a personaggi che hanno cambiato il volto dell'architettura moderna, a intellettuali inseriti nel dibattito artistico internazionale, ma pure alle centinaia di valenti artisti, non sempre balzati agli onori della cronaca, che parimenti rivitalizzano con autentica ispirazione la scena artistica piemontese e nazionale.
Renata CHINDEMI
Il cavallino azzurro
2018
olio su tela
cm 30 x 40
Scrive nel testo in catalogo il Presidente Giovanni Prelle Forneris: "Quella che nella vulgata viene chiamata la Mostra Sociale non ha solo lo scopo di soddisfare ed appagare le singole legittime vanità, ma deve essere anche confronto, monito, pungolo per sperimentare strade nuove, in particolare per chi, magari agli albori del cimento artistico, sta cercando di focalizzare e far emergere l'io creativo ed uno stile proprio che lo personalizzerà e lo farà subito riconoscere".

Emanuela VALENTINI
Tigre del Bengala
2018
acrilico
cm 50 x 70
La pubblicazione, curata da Orietta Lorenzini, presenta inoltre un dettagliato prospetto degli intellettuali, degli storici dell'arte - ed anche la Prima Esposizione Quadriennale del 1902 presieduta da S. A. R. Il Principe Emanuele Filiberto -, i quali con esponenti dell'alta borghesia torinese hanno diretto negli anni la storica Società, attraversando dal 1842 al 2018 epocali cambiamenti sociali.  Episodi registrati con viva partecipazione dagli artisti che, dalla prima "esposizione di 154 oggetti artistici" inaugurata il 25 aprile 1842 in contrada dei Conciatori (attuale via Lagrange), si sono succeduti fino all'odierna 176a Esposizione di Arti Figurative con immutato entusiasmo.

176a ESPOSIZIONE ARTI FIGURATIVE
Dal 14 settembre al 14 ottobre
Società Promotrice delle Belle Arti in Torino
Viale Balsamo Crivelli, 11 - 10126 Torino
Orario: 11 - 13 / 16 - 20, festivi 10,30 - 13. Lunedì chiuso.
Tel. 011 6692545
Ingresso libero