giovedì 20 maggio 2021

VITTORIO SGARBI CONCEDE LA SUA MIMÌ

Lionello Balestrieri
Mimì...Mimì... (La morte di Mimì)
1898, collezione privata

Il dipinto di Lionello Balestrieri, La morte di Mimì (1898), sfortunata protagonista della "Bohème" di Giacomo Puccini, approda alla mostra VEDERE LA MUSICA. L’arte dal Simbolismo alle avanguardie, fino al 4 luglio a Rovigo - Palazzo Roverella, grazie al prestito concesso dal critico Vittorio Sgarbi, appassionato collezionista dell'autore.
Paolo Bolpagni, curatore dell'esposizione, racconta di come, del tutto inopinatamente, sia venuto a scoprire che l’opera, che ben conosceva ma della quale non era riuscito a individuare l’attuale collocazione, gli sia apparsa nella trasmissione televisiva "Porta a porta". In una serata nella quale a essere ospite di Bruno Vespo era Vittorio Sgarbi, in collegamento. Il celebre critico aveva alle spalle il dipinto che Bolpagni cercava da tempo. "Per me è stata un’emozione fortissima - racconta Bolpagni - e la conclusione di una lunga caccia al tesoro".

Lionello Balestrieri, senese di origine, si formò nelle Accademie di Roma e poi di Napoli, dove fu l’allievo preferito di Domenico Morelli.
Nel 1897 si trasferì a Parigi ed espose al Salon l’opera In attesa della gloria, in cui ritrasse se stesso e l’amico poeta Giuseppe Vannicola, mentre, l’anno seguente, presentò La morte di Mimì. L’attenzione dell’artista toscano per la musica è confermata anche dall’opera dedicata a Chopin e da dipinti ispirati alle opere di Richard Wagner, che saranno anch’essi in mostra a Rovigo.
"Lionello Balestieri - chiosa Bolpagni - fu amico di Giacomo Puccini, che possedeva alcune sue opere e che nel 1903 gli donò una propria fotografia con una bella dedica: ‘Al grande artista del sentimento Lionello Balestrieri con ammirazione ed amicizia Giacomo Puccini’. Niente male...".