giovedì 28 febbraio 2019

ESPRESSIONI D'ARTE

ALLESTIMENTO MOSTRA
Foto: Pierpaolo Ciravegna
Sono poco più di una decina le opere esposte nello scrigno romanico-gotico della torre campanaria adiacente alla chiesa parrocchiale di Bene Vagienna. Il restauro della cella, avvenuto nel 1998, fa parte di un imponente piano di rilancio culturale e turistico della cittadina, che si è solo parzialmente concluso con la riqualificazione nel 2007 di casa Ravera e di altri edifici storici dell'abitato.
La mostra ESPRESSIONI D'ARTE, personale di Delio Meinardi (Borgaretto, 1939), si colloca nell'ambito di una ricca offerta di eventi artistici e culturali, con dipinti ad acquerello dedicati al paesaggio di Langa e ai percorsi escursionistici della Valsesia, delle Alpi Marittime e Liguri, battuti in qualità di socio CAI, già parzialmente descritti nelle tavole autografe a corredo delle schede tecniche pubblicate in una raccolta del 1995 dal Club Alpino Italiano1.
CASCATA - VERSO NARBONA
Anfratti rocciosi solcati da sorgenti carsiche, scabre superfici travolte dalla forza dirompente dei corsi d'acqua rappresentano il tumultuoso universo sotteso alle granitiche geografie proposte in questa sede dall'autore piemontese.
Afferma il giovane Werther, protagonista del celebre romanzo epistolare, manifesto delle aspirazioni romantiche di Goethe: soltanto la natura "è infinitamente ricca ed essa soltanto forma il grande artista". Ugualmente sembra perseguire una primaria essenzialità - insieme alla precisione del segno, virtù debitrice di una lunga militanza nel design automobilistico - lo stile ruvido di Meinardi, temperato da uno spirito contemplativo, orientato ad indagare le misteriose leggi fisiche che regolano la complessa meccanica degli elementi.
SOTTO IL PONTE
Dodici le opere in mostra. Varcando la soglia e volgendo lo sguardo alla parete sinistra, campeggia il pigmento rugginoso di ampie superfici attraversate dalle gole frastagliate dell'alpeggio di Vassola nei pressi di Chialamberto (Torino), località raffigurata in un acquerello di gusto minimalista e nei disegni a carboncino dell'omonimo libro d'artista, esemplare unico rilegato e impaginato in proprio per i tipi delle fantomatiche edizioni bricObook.
Le formazioni sedimentarie calcaro-dolomitiche, la marna della Cascata - verso Narbona in Valle Grana (Cuneo), screziata di tonalità bruno-aranciate, racconta di una intensa attività mineraria nei giacimenti di rame, ferro, argento, uranio, manganese e oro, mentre il grigio evoca le tipiche lose per il rivestimento dei tetti, estratte dalle cave di scisto: tracce dell'economia territoriale e di una lenta evoluzione geologica che ha dato origine all'antico fondo del bacino oceanico Ligure Piemontese dove risiedono i valloni di rocce metamorfiche sedimentarie dalla tipica colorazione verde.
VERSO CAMO
La pittura trasfigura in seguito il dato concreto e forme quasi astratte si calano appieno nel contesto espositivo dalle rustiche pareti in mattoni a vista.
Il Ponte della Güla in località Val Mastallone (Valsesia), saldamente ancorato ai due speroni in primo piano, riprende le pennellate seppia, ruggine e nero del quadro Colatura su rocce nere. Il torrente fluisce, gorgoglia, ribolle Sotto il ponte, E poi l'acqua scompare per far posto alla serie dedicata ai luoghi pavesiani, talora vere e proprie citazioni come i Falò, meta di un agognato ritorno, dove le dimore avite attendono defilate sulla cima del colle che le nuove generazioni riprendano a far loro visita. Il castello medievale sulla sommità del borgo di Serralunga d'Alba circondato dai filari di vite, celebra altresì la storia e i preziosi frutti della terra di Langa. Procedendo Verso Camo, borgo nel comune di Santo Stefano Belbo (Cuneo), i colori combusti del fertile limo locale, le aeree tonalità fredde del cielo, principio femminile e maschile di una mitica cosmogonia, si accostano per formare un tutto organico in delicato equilibrio; reso ancor più evidente nei Ruderi in fiore, dalle nere torri merlate, profilate dietro il fogliame rosato di una fitta vegetazione, sullo sfondo di una celeste campitura.
SERRALUNGA
Sul piano tecnico l'autore suddivide i suoi acquerelli in due tipologie: "quelli fatti sul posto, di corsa, col vento e gli altri, più ragionati", basati sulle tracce del pensiero, dove non è possibile andare a cercare il dettaglio, che risulterebbe eccessivo, dove il lavoro procede 'al contrario', cancellando tutto ciò che non appartiene al ricordo e il colore "non è altro che il bianco del foglio sul quale Meinardi lascia il proprio sensibile segno" (Massara). Fra gli acquerelli spontanei, uno è emblematico, incorniciato nel coperchio della cassetta da viaggio. In questo scorcio marino è stata la pioggia stessa a completare il dipinto, racconta l'artista: "Ero con cassetta, zaino e bastone, stavo per finire il quadro quando inizia a piovere. Ho chiuso tutto e sono andato via. Riguardandolo mi sono detto: perché buttarlo? Le goccioline sono la cosa più bella, in fin dei conti si tratta anche di avere coraggio". Il coraggio di contemplare l'imprevisto, di non cercare la perfezione tecnica e di apprezzare il valore aggiunto di una ricerca liberamente tesa all'armonia dell'assoluto.
ALLESTIMENTO MOSTRA
Foto: Pierpaolo Ciravegna
Lo scorcio fa capolino dai vetri di una teca dove, insieme alla cassetta dei colori, sono esposti gli indispensabili attrezzi del mestiere: i pennelli, penne e fogli sparsi e l'immancabile bastone da escursionismo. La spiaggia solitaria, sferzata dal vento, appartiene verosimilmente alla Cornovaglia, penisola britannica dall'orografia variegata, al cui alternarsi capriccioso di piogge pungenti e sprazzi di sole, al cui mare, è dedicato - ma solo per equità, giacché il primo amore resta pur sempre la montagna - un coinvolgente Diario di viaggio2, svolto a tappe nel corso di una decina d'anni.
La pittura di Meinardi può dirsi introspettiva più che naturalistica, poiché ogni dettaglio esprime una varietà di suggestioni che superano il dato oggettivo. Aleggia ovunque un senso di perduta solitudine, uno straniamento che pervade lo spazio e rifugge dal lirismo bucolico di certo paesaggismo di genere. È la voce del "silenzio che attende qualcuno" descritto da Vittorio Bottino, il risuonare di un dialogo intimo con se stessi, rapiti dalle forze della natura che tutto abbracciano in un unico, ampio, respiro. L'arte diventa un mezzo per superare il ripiegamento narcisistico, puntando al vero traguardo del talento creativo, ovvero, come spiega il critico Gianfranco Schialvino, alla "presa di possesso di una propria identità" che si traduce nella consapevole partecipazione ai 'destini incrociati' del mondo, nell'importanza di giocare il proprio ruolo nel corale, epico, dramma dell'esistenza.

1. Commissione Sezionale Tutela Ambiente Montano CAI - UGET, In montagna con noi. 30 escursioni scelte in Piemonte e dintorni, Edizioni Grafiche San Rocco, Grugliasco (To) 1995.
2. Delio MEINARDI, Cornwall & S. W. Coast Path. Diario illustrato, L'Artistica Editrice, Savigliano (Cn) 2010. 

ESPRESSIONI D'ARTE
Mostra personale di Delio Meinardi
Dal 19 gennaio al 31 marzo 2019
Cella della Torre Campanaria di Bene Vagienna
Orario: giorni festivi 10-12 e 15-18
Ingresso libero
www.amicidibene.it