giovedì 6 aprile 2023

ALL’OMBRA DI LEONARDO

Ultima Cena (copia da Leonardo da Vinci)
MANIFATTURA BRUSSELLESE (?)
Ultima Cena (copia da Leonardo da Vinci)
1516-1533
Arazzo; ordito in seta; trama in seta e filato metallico in argento e oro; 513 × 910 cm
Città del Vaticano, Musei Vaticani
© Governatorato dello Stato della Città del Vaticano -
Direzione dei Musei Vaticani, tutti i diritti riservati
La Reggia di Venaria inaugura la nuova stagione con la mostra ALL’OMBRA DI LEONARDO. Arazzi e cerimonie alla corte dei papi, aperta al pubblico fino al 18 giugno 2023 presso le Sale delle Arti.
A cura di Alessandra Rodolfo ed Andrea Merlotti, l’esposizione raccoglie opere provenienti dai Musei Vaticani, dal Palazzo del Quirinale, dal Museo di Roma, dai Musei Reali di Torino, dal Museo Diocesano Tridentino, dalla Civica Raccolta delle Stampe A. Bertarelli di Milano e da diverse collezioni private.
MANIFATTURA DEI GOBELINS, Lavanda dei piedi
MANIFATTURA DEI GOBELINS
atelier diretto da F. Cozette,
da un cartone di J. Restout (1692–1768) e P.-J. Perrot,
Lavanda dei piedi
Arazzo della serie «Nuovo Testamento», Parigi 1755-64
trama: lana e seta, cm 422 x 699
Roma, Palazzo del Quirinale
© Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica
Foto Giuseppe Schiavinotto, Roma
L’allestimento rievoca, a partire dall’arazzo raffigurante l’Ultima Cena di Leonardo, le cerimonie della Lavanda dei piedi e la Coena Domini che si svolgevano il Giovedì Santo nel cuore del Palazzo Vaticano.
Il prezioso manufatto fu donato nel 1533 dal re di Francia Francesco I a papa Clemente VII, in occasione del matrimonio di Caterina de’ Medici, nipote del pontefice ed Enrico di Valois, secondogenito del sovrano. Un matrimonio e un regalo importante che suggellavano l’alleanza tra la Francia e il Papato contro l’imperatore Carlo V (responsabile del sacco di Roma, avvenuto nel 1527).
IGNOTO PITTORE ROMANO, Lavanda dei piedi
IGNOTO PITTORE ROMANO
Lavanda dei piedi, 1716
olio su tela, 119 × 170 cm.
Villa Lagarina, Palazzo Libera,
Museo Diocesano Tridentino
© Trento, Museo Diocesano Tridentino
L’opera fu commissionata dopo il 1516 dallo stesso Francesco I e da sua madre Luisa di Savoia. Francesco I era un grande estimatore di Leonardo, tanto da averlo chiamato a corte presso il Castello di Amboise (nella Valle della Loira) dove l’artista visse dal 1516 al 1519.
Quando lo ebbero nelle loro collezioni, i pontefici decisero di utilizzare l’arazzo per alcune cerimonie religiose, in particolare nella Lavanda dei Piedi che si svolgeva nella sala Ducale del Palazzo Vaticano e in occasione della quale il pontefice, a imitazione di Cristo, lavava i piedi a tredici sacerdoti poveri (dodici rappresentavano gli apostoli, uno forse Cristo stesso) posti a sedere su un palco sotto l’arazzo leonardesco. Lo stesso pontefice, poi, coadiuvato dal suo seguito, serviva la cena (Coena Domini) ai tredici con chiaro rimando all’Ultima Cena.
Dossale del baldacchino di Clemente VII Medici
MANIFATTURA DI PIETER VAN AELST
(1450 ca - 1532/1533) Bruxelles
su cartone della scuola di Raffaello Sanzio
Dossale del baldacchino di Clemente VII Medici, 1525 – 1530
Arazzo; ordito in lana; trama in lana, seta e argento dorato, 465 × 535 cm
Città del Vaticano, Musei Vaticani
© Governatorato dello Stato della Città del Vaticano
Direzione dei Musei Vaticani, tutti i diritti riservati
Qui il panno leonardesco intrecciò la sua storia con l’arazzo per il dossale del baldacchino papale disegnato dagli allievi di Raffaello, sempre per Clemente VII, appassionato collezionista di prodotti tessili. All’inizio della cerimonia della Lavanda dei piedi il pontefice si levava dal trono, sotto il baldacchino raffaellesco, e si portava sotto l’arazzo leonardesco, all’ombra del quale lavava i piedi ai poveri.
Benché generalmente il solenne rito della lavanda si svolgesse nel Palazzo Vaticano e successivamente nella Basilica di San Pietro, almeno una volta (nel 1831) essa ebbe luogo anche al Quirinale, già Palazzo Pontificio.
Aiguière con bacile
INNOCENTE GAYA (1761-1838), attr., 
Aiguière con bacile (1827-28)
Argento dorato, sbalzato, cesellato
e inciso; ornati in argento fuso
Musei Reali di Torino – Palazzo 
Reale. © MiBACT, Musei Reali. Foto Paolo Robino
Una storia ricordata indirettamente con il grande arazzo raffigurante Gesù che lava i piedi agli Apostoli. Donato da Napoleone a papa Pio VII, il raffinato panno, realizzato a Parigi nella celebre Manifattura dei Gobelins, è ancora oggi esposto nelle Sale del Carracci del palazzo presidenziale italiano.
Tre esemplari di Lavabo con bacile, stampe e dipinti testimoniano inoltre un rito solenne praticato da tutti i sovrani cattolici - e sino a fine Seicento anche il protestante re d’Inghilterra a imitazione della corte papale - per molti secoli, in alcuni casi sino a meno d’un secolo fa.

ALL’OMBRA DI LEONARDO. Arazzi e cerimonie alla corte dei papi
21 marzo – 18 giugno 2023
Reggia di Venaria
Sale delle Arti – II piano

Piazza della Repubblica 4 - 10078 Venaria Reale (TO)
Orario: da martedì a venerdì dalle ore 9,30 alle 17; sabato, domenica e festivi dalle ore 9,30 alle 18,30. Gli ingressi chiudono 1 ora prima rispetto agli orari sotto indicati. Lunedì chiuso (tranne eventuali giorni festivi)​. Apertura prolungata nei weekend di aprile e giugno.
Per informazioni: tel. +39 011 4992300 - fax +39 011 4598432
www.residenzerealisabaude.com www.lavenaria.it