domenica 2 aprile 2023

IL GIAPPONE E LA CIVILTÀ DEL PIACERE

Entrata a Enoshima presso Sagami
Utagawa Hiroshige
Entrata a Enoshima presso Sagami
dalla serie 36 vedute del Monte Fuji
stampa xilografica, 1858
L’esposizione UTAMARO, HOKUSAI, HIROSHIGE. Geishe, samurai e la civiltà del piacere, curata da Francesco Paolo Campione, direttore del MUSEC - Museo delle Culture di Lugano, in corso a Torino presso la Società Promotrice delle Belle Arti, analizza l’universo giapponese attraverso un percorso tematico, suddiviso in nove sezioni, con oltre 300 capolavori, alcuni dei quali mai presentati in Italia.
La rassegna ricostruisce la “civiltà del Piacere” - peculiare stagione storico-artistica del Giappone corrispondente al periodo Edo (1603-1868) - in cui il paese, pacificato all’interno dei propri confini e stretto in una politica di isolamento dal resto del mondo (sakoku), portò la ricca classe dei mercanti (chōnin), impossibilitati a comprare beni fondiari, a dedicarsi ai piaceri dell’esistenza, come gli spettacoli del kabuki, la frequentazione delle geishe nelle case da tè e l’acquisto di straordinarie opere d’arte.
Manga
Katsuhika Hokusai
Manga
libri a stampa,1816

Il percorso si apre con le “immagini del mondo fluttuante” (ukiyo-e), stampe xilografiche realizzate su matrici in legno che divennero sinonimo di “moderno”, alla moda, e finirono per esprimere una sorta di filosofia edonistica interpretata da artisti quali Hiroshige, Utamaro, Kuniyoshi, Hokusai; di quest’ultimo, la rassegna presenta i quindici volumi dei Manga, una vera enciclopedia del disegno che spazia dai paesaggi agli elementi naturali e sovrannaturali, dalla vita quotidiana agli esseri umani e divinità, dalla flora alla fauna.

La mostra illustra i soggetti tipici dell’arte giapponese, come il paesaggismo di Hiroshige, o quello che venne riconosciuto un genere pittorico vero e proprio di “fiori e uccelli” (kachōga), assurti ad elementi segnaletici delle stagioni.
In quest’ottica i ciliegi in fiore (sakura) simboleggiano la primavera inoltrata; le peonie (botan) e gli iris segnalano l’estate; le campanule (kikyō), infine, sono caratteristiche dell’autunno.
Uccello su un ramo di ciliegio
Utagawa Hiroshige III
Uccello su un ramo di ciliegio
stampa xilografica, 1860 circa
Fra i piaceri effimeri più documentati nelle stampe giapponesi vi è il teatro kabuki.
Interessante qui è la figura dell’artista Sharaku, sulla cui identità si sprecano supposizioni; c’è chi pensa che fosse un attore, chi propende per uno pseudonimo utilizzato da un gruppo di artisti fortemente innovatori e chi sostiene che dietro al suo nome si nasconda Hokusai.
Nel teatro kabuki di Sharaku i volti degli attori elevano l’emozione a livello spirituale e, talvolta, rivelano l’essenza stessa di una personalità.

L’universo femminile venne profondamente indagato, specie negli aspetti della vita quotidiana, da Tsukioka Yoshitoshi o nei trittici di Miyagawa Shuntei.
Anche le xilografie a soggetto erotico (shunga) si affermarono come un genere di primaria importanza; a realizzarle furono i più importanti artisti del tempo, alludendo, con riscontri non di rado filologici, ad una produzione letteraria piena di sensualità.
La cortigiana Yosooi della casa Matsubaya
Keisai Eisen
La cortigiana Yosooi della casa Matsubaya
stampa xilografica, 1815-1840

La mostra prosegue con la sezione dedicata alle stampe raffiguranti guerrieri ed eroi della tradizione giapponese (musha-e). Queste devono il loro tipico aspetto all’opera di Utagawa Kuniyoshi (1798-1861) che, a partire dal 1827, vi dedicò un’ampia produzione ricca di particolari descrittivi.
Di grande rilevanza sono altresì i cosiddetti libri dei guerrieri di Hokusai, veri e propri capolavori di disegno dove centrale è l’azione dell’eroe.

La sezione conclusiva, dedicata all’eredità iconografica e stilistica dell’ukiyo-e, ospita una spettacolare installazione che prelude alla Grande Onda di Hokusai, emblema di caducità e provvisorietà della vita umana di fronte alla forza indomabile della natura e del conseguente abbandono epicureo alla dimensione piacevole dell’esistenza.

UTAMARO, HOKUSAI, HIROSHIGE
Geishe, samurai e la civiltà del piacere

23 febbraio - 25 giugno 2023
Società Promotrice delle Belle Arti
Viale Diego Balsamo Crivelli, 11 - Torino
Orario: lunedì, 14,30-19,30; martedì, mercoledì giovedì e domenica, 10-19:30; venerdì e sabato, 10-22:30. La biglietteria chiude un’ora prima.
www.hokusaitorino.it