domenica 27 maggio 2018

OLTRE IL VIAGGIO

Pietro Ayres
Giulia e Tancredi di Barolo
Palazzo Falletti di Barolo propone la mostra dedicata ai viaggi per l’Europa di Carlo Tancredi e Giulia Colbert marchesi di Barolo, in cui sono esposti per la prima volta al pubblico dieci preziosi diari manoscritti redatti tra il 1805 e il 1834, indizi del desiderio di conoscenza e confronto della coppia su temi culturali, politici e del loro vivo interesse per le conquiste internazionali in campo tecnico-scientifico. La rassegna, visitabile fino al 3 giugno 2018, resa possibile grazie ai prestiti di musei torinesi, è parte di un ampio progetto volto alla valorizzazione dell'Archivio Storico dell’Opera Barolo recentemente riordinato.
Il viaggio, sia come fenomeno esistenziale, sia come fonte di produzione letteraria, ha avuto nel corso della storia diverse connotazioni: all’inizio del XIX secolo diventa sinonimo di cultura, occasione per dilatare gli orizzonti mentali e approfondire usanze e tradizioni locali del ceto popolare, in linea con le aspirazioni romantiche di Chateaubriand, de Stäel e Goethe.
Orologio da viaggio
Carlo Tancredi (Torino, 1782 - Chiari, 1838) inizia a conoscere gli Stati Europei viaggiando con il padre Ottavio che rinuncia alla carriera militare per dedicarsi all’educazione del figlio. Nel 1805 il giovane intraprende per incarico dell’imperatore Napoleone Bonaparte spedizioni diplomatiche nell’area mitteleuropea.
I suoi diari, confezionati come guide turistiche dai dettagliati itinerari, presentano una forte componente introspettiva nel fissare personaggi, idee, fatti e nel descrivere episodi curiosi, avvenimenti storici, monumenti artistici. In tal senso il Journal d' un Voyage à Londres dans l' Eté de 1816 è il più interessante: descrive i telai meccanici, il telaio Jaquard (in mostra una spoletta volante e alcune schede perforate) e l'impianto di Londra per la produzione di gas illuminante (rappresentato dal "fanale a gas da palo" e dal modello in scala provenienti dal Museo Italgas), teorizzata da Friederich Christian Accum nel Practical Treatise on Gas Light (1815), tradotto nel 1817 da Silvio Pellico. Molte le annotazioni pedagogiche che applicherà in Piemonte come benefattore e amministratore pubblico (nel 1826 è nominato sindaco di Prima Classe di Torino). Istituisce le scuole gratuite di Disegno applicato alle arti e mestieri, fa costruire il primo asilo infantile, onde promuovere il metodo didattico di Joseph Lancaster e Andrew Bell.
Tancredi di Barolo
Paesaggio
Anche Giulia Colbert (Maulévrier, Fr. 1785 - Torino, 1864) viaggia fin da piccola per ragioni di salute: alle terme di Aix-les-Bains, incontrerà Alphonse de Lamartine, a cui sarà legata da autentica stima. Lasciata la Francia intorno al 1790 a causa della Rivoluzione, vivrà in esilio con la famiglia in Olanda e in Germania, facendo ritorno in patria nel 1802.
Donna colta, di raffinato gusto artistico, fervente cattolica (in mostra il suo libro di preghiere), possedeva una vasta cultura che non si stancò mai di alimentare con buone letture e con approfonditi studi un po’in tutti i campi, dalle scienze alle lettere alle lingue straniere.
Intrattenne rapporti di amicizia con personalità dell’epoca, come lei impegnate nelle iniziative sociali a favore delle classi meno abbienti, quali Monsignor Dupaloup, vescovo d’Orleans, educatore di grande ingegno e profonda religiosità e l’abate Légris-Duval, infaticabile nella predicazione e nelle opere di carità. Fu anche in contatto con la marchesa Adelaide de Pastoret, fondatrice della prima sala d’asilo di Parigi, con Armand de Melun, dedito all'organizzazione dell’assistenza caritativa, e con Elizabeth Fry, responsabile del miglioramento delle condizioni delle detenute nelle carceri inglesi.
Giulia di Barolo
Lettere a Silvio Pellico
durante il viaggio in Italia
(2 novembre 1833)
Giulia e Tancredi si conobbero alla corte di Napoleone e convolarono a nozze il 16 agosto 1806, come attesta il Contratto di matrimonio conservato a Torino, presso l'Archivio Storico della Famiglia Falletti.
Spinti da una forte volontà di conoscenza i coniugi visitarono parte del veccho continente (il primo viaggio li condurrà in Germania, nel 1806) alla scoperta delle bellezze artistiche e di paesaggi naturali. In tre mesi registrano 54 chiese e circa 100 musei in Italia (significativi alcuni busti classici a matita e gli acquerelli di gusto ruinistico firmati da Giulia, e i paesaggi o le Tombe papali realizzati a china da Tancredi). Ciaspole e scarponi chiodati per arrampicata, la piccozza leggera, il binocolo, la corda, sono fra gli oggetti esposti che narrano delle numerose escursioni nelle vette alpine raccontate in ben sette diari, ottenuti dalla trascrizione di appunti originali in lingua francese.
Giulia di Barolo
Occhiali da sole
La mostra, curata da Edoardo Accattino, si articola nei sotterranei e al piano terreno di Palazzo Barolo, ed espone parte dei volumi della biblioteca, disegni e piccoli souvenir acquisiti dai marchesi durante i loro soggiorni, oggi conservati nelle raccolte di Palazzo Madama, oltre ad un video che documenta la ricca collezione di dipinti recentemente venduta all'asta per continuare, con i proventi, l'opera umanitaria. Fra i memorabilia, alcune antiche bottiglie appartenute alla Famiglia ricordano la stagionatura del vino - marchio d'eccellenza ottenuto dalle uve Nebbiolo del Castello Falletti a Barolo (Cn), nelle Langhe - avvenuta fino ai primi del Novecento negli interrati di via Corte d'Appello. 
L’illuminata visione filantropica dei Marchesi prosegue ancora oggi nell’Opera Barolo, istituita nel 1864 per volere testamentario di Giulia e, dal 2002, con le attività della Fondazione Tancredi di Barolo.

OLTRE IL VIAGGIO...
Giulia e Tancredi alla scoperta dell'Europa

Dal 24 febbraio al 3 giugno 2018
Palazzo Barolo
Via Corte d'Appello 20/c - Torino
Orari: da martedì a venerdì e domenica 10 - 12,30 e 15 - 18,30; sabato 15 - 18,30. La biglietteria chiude un'ora prima.
Info: palazzobarolo@arestorino.it; t. 011 2636111