lunedì 20 aprile 2020

AL PAV #laculturanonsiferma

Come tutti i musei e la maggior parte dei luoghi pubblici, il PAV ha sospeso le attività ordinarie.
Dopo alcune settimane di silenzio ha ripreso a lavorare a pieno regime, traslando sul web parte della programmazione, cercando di farlo nel modo giusto, in maniera coerente ai presupposti e alla mission del museo.
Si tratta, come ben sa chi da oltre un decennio partecipa alle sue iniziative, di un  centro d’arte contemporanea particolare. È un'istituzione ormai saldamente radicata nella realtà fisica del sito in cui opera, in primis del parco, in stretta relazione con la comunità del quartiere, con le persone che ne frequentano gli spazi e con il territorio.
Una realtà tangibile, meno immateriale di quanto potesse sembrare. I supporti multimediali non tradiscono l'originaria vocazione ecologica del museo, ma ne hanno rafforzato lo spirito filtrato nel modo di pensare, nella produzione di contenuti, nell'attività lavorativa di un nuovo corso della storia.
La necessità di concentrarsi su questo momento eccezionale, ha imposto di seguire le notizie e soprattutto di riorganizzare gli strumenti del pensiero per la grande sfida intellettuale che si porrà con la ripresa della programmazione artistica e culturale alla fine della pandemia.
Alcune delle tematiche ricorrenti nel dibattito internazionale di questi giorni sono riconducibili a temi da sempre cari ai curatori, agli artisti e agli operatori del museo: la redistribuzione delle risorse, le diseguaglianze sociali, la decrescita, l'ambiente, il rapporto naturacultura sostantivato da Donna Haraway.
Ogni settimana, il PAV propone tre diversi appuntamenti sui canali social. Il primo è un piccolo regalo  utile a trascorrere le lunghe giornate di quarantena; un secondo appuntamento è dedicato alle famiglie e alle insegnanti, e infine un momento sarà imperniato sulla costruzione degli strumenti di pensiero ecologico in questi tempi emergenziali, con suggerimenti di articoli, libri o film per riflettere: non per distrarsi da quel che sta succedendo, ma per affrontare gli eventi con una bussola in più.