venerdì 4 giugno 2021

THE WALL OF INCLUSION

KARSKIandBEYOND
The wall of inclusion

Photo © Arianna Arillotta

"Questa è la vita vera?
O è solo fantasia...
Alza lo sguardo al cielo e vedrai..."

(Bohemian Rhapsody, Queen)

Si è svolta martedì 1 giugno la cerimonia di inaugurazione del murales THE WALL OF INCLUSION realizzato dal duo olandese KARSKIandBEYOND presso l'oratorio del Santuario Sacro Cuore di Gesù a Torino.
Presenti le autorità promotrici dell'iniziativa - delegati dell'Ambasciata Olandese, Associazione NOI scg Torino APS, rappresentanti della Circoscrizione VIII - l'opening costituisce la "prima tappa" di un progetto di ampliamento e ammodernamento dei locali ricreativi della parrocchia, in un'ottica più inclusiva e catalizzatrice delle istanze sociali del quartiere. Accompagnata dalle note musicali della Band dei Giovani, con la partecipazione degli studenti dell'Accademia Albertina di Belle Arti, la serata inaugurale si è svolta in un generale clima di festa che, seppur con cautela, sembra avviare una promettente stagione post-pandemia.

Nata da un'intuizione del console onorario in Piemonte Oreste Accornero - dopo aver visitato la  mensa in via Brugnone 3 -, subito accolta con fattiva partecipazione dal parroco don Riccardo Baracco, l'opera, realizzata in cinque giornate di lavoro, ha richiesto quattro mesi di elaborazione, a partire dalle idee dei giovani, del gruppo senjor, dei volontari e di alcuni ospiti della mensa, poi confluite nel bozzetto di KARSKIandBEYOND.
Opera insieme iperrealista e astrattista THE WALL OF INCLUSION parla di relazioni fra differenti generazioni, etnie, ambiti culturali e riunisce in un ideale abbraccio alcune fra le categorie sociali interessate dal progetto: un cuoco, una giovane adolescente, un'anziana donna africana dal volto sorridente. Perché, come ha sottolineato Roeland Slagter (Consolato Generale dei Paesi Bassi a Milano): "L'arte - oltre ad essere un punto di aggregazione fra generazioni - non è un lusso, ma scalda gli animi, dà loro nutrimento".

Ave Music (sala prove e spazio condiviso), il Polo Caritativo (ad integrazione della storica mensa), VISION (dove un tempo aveva sede il Cinema Teatro Cuore), accoglieranno un pubblico trasversale, non necessariamente su base religiosa, ma per costruire relazioni fondate su valori etici universali.
Tale vuole essere nell'intento dei suoi animatori il complesso in via Nizza 56 bis affinché, sostiene Paola Maretto, Presidente dell'Associazione Noi scg Torino, "l'oratorio diventi il cuore pulsante del quartiere". Un'area, quella del quartiere San Salvario, dal volto multietnico, teatro della controversa movida locale, realtà sfaccettata compresa nella Circoscrizione VIII, la seconda più estesa (dopo Barriera di Milano) del territorio comunale.

Patria dei Santi Sociali, Torino si conferma tradizionalmente votata all'accoglienza. Vocazione ribadita dalla coppia di artisti Karski and Beyond, i quali per ricambiare l'"ospitalità eccellente" della città, hanno donato due graffiti, collocati nel campo da basket adiacente al cortile dell'oratorio, con la promessa di ritornare a breve per altre collaborazioni.

Parrocchia Sacro Cuore di Gesù
Via Nizza 56 bis Torino
scgtorino.it/noiscgtorinoaps