mercoledì 19 agosto 2020

ALBERTO NEUSCHULER (1867-1944)

Alberto Neuschuler
Fondovalle
prima metà XX secolo, olio su tavola
(Foto: Tiziano Rossetto)

La mostra allestita al Museo di arte sacra di Viù presso la Chiesa Parrocchiale di S. Martino Vescovo oltre a rendere note alcune opere del pittore ALBERTO NEUSCHULER (1867-1944) appare come un omaggio ai Tornetti, località della Valle di Viù "amata da pittori e personaggi di illustri famiglie torinesi attratti tutti dai prati smeraldini di gozzaniana memoria, dalle vette, dall’ampia conca che si conclude nella piana di Usseglio" (G.G. Massara).
A cura di Emanuela Lavezzo, Gian Giorgio Massara e Marino Periotto la rassegna presenta quattro dipinti dell'artista viennese Alberto Neuschuler - Fondovalle, Baite ai Tornetti, Inverno, Ultime foglie - già presenti nella Collezione Marisa Vietti, oltre a Barche in riva al lago, rappresentativi della sua meritevole arte pittorica.
Egli espose alla Promotrice di Belle Arti, partecipò all’Esposizione Internazionale per l’inaugurazione del Traforo del Sempione a Milano nella primavera-estate 1906 e all’esposizione a Barcellona del 1911, dove vinse la medaglia d’oro con il dipinto Mattino sulle Alpi, riprodotto sulla cartolina autografa esposta in mostra.

Alberto Neuschuler
Barche in riva al lago
, 1913
olio su tavola

Due sono le opere veramente significative riguardanti la frazione di Viù, Tornetti, allora raggiungibile solamente tramite la mulattiera: il dipinto Su ai Tornetti, firmato da Giovanni Battista Carpanetto (1863-1928) e la Rocca di Sapay presso Viù, capolavoro pervaso da "romanticismo nordico", di Francesco Gonin (1808-1889).
Numerosi sono i pittori che s’ispirano al paesaggio dei Tornetti, da Camillo Merlo a Carlo Thermignon che esalta la luce filtrata fra gli alberi per quindi raggiungere i Prati, a Giovanni Grande che coglie il Mattino ai Tornetti allorché i raggi del sole rivelano i tetti delle baite. Ma il pittore che più di tutti raffigura il paesaggio dei Tornetti e i suoi abitanti è Giovanni Guarlotti (1869-1954), artista ripetutamente presente alla Promotrice delle Belle Arti di Torino che sarà, in qualche misura, il maestro di Neuschuler sia nell’utilizzo di pennellate veloci e materiche sia nel sommario soffermarsi sui particolari, specie dei primi piani.

Alberto Neuschuler
Baite ai Tornetti
(Foto: Tiziano Rossetto)

Secondogenito di Ignazio Neuschuler, medico oculista di fama, e di Filippina Goldner, Alberto Neuschuler nasce a Vienna il 7 luglio 1867.
Della vita privata e della sua attività artistica si hanno poche notizie. Quest'ultima deriva forse  dalle conoscenze importanti del padre nel campo dell’arte non solo piemontese, fra le quali compaiono il pittore futurista Giacomo Balla, autore dei ritratti di famiglia quale tributo al professor Neuschuler per aver operato di cataratta la madre Lucia e Clelia Garibaldi, figlia di Giuseppe Garibaldi, che nel suo libro ricorda: "ad Alassio venne un giorno a trovarci lo scultore Trabuco, mandato dal celebre oculista di Torino Neoschuller (sic!) per fare un ritratto di Papà." Il professor Neuschuler, come molti della borghesia torinese di fine Ottocento realizzò per la villeggiatura, presso la frazione Tornetti di Viù, un’imponente villa in stile alpino che fu la dimora prediletta di Alberto, descritto con un carattere schivo e riservato, dedito negli ultimi anni alla caccia più che ai pennelli, tanto da essere soprannominato nella frazione "Albert dj’osej" per l’abitudine di andare nei boschi con il fucile in spalla.

Giovanni Guarlotti
Tornetti

prima metà XX secolo
olio su cartone

Ai Tornetti conobbe la moglie Margherita Riva, nata a Viù il 27 agosto del 1888, ed ebbero una figlia, durante il periodo di residenza a Lanzo Torinese, che morì a 13 anni di età. La famiglia non risiedette mai ai Tornetti, ma dopo Lanzo, dal 22 giugno del 1928 si ritrovano numerosi indirizzi torinesi tra cui l’ultimo in Strada dei Ronchi 22.
Probabilmente, con gli eventi bellici della Seconda Guerra Mondiale la famiglia si stabilì nella villa ai Tornetti in modo continuativo e lì il 7 settembre 1944 Alberto morì alle ore 16. La villa fu acquistata dall'albergatore Melchiorre Chiantor per trasferirvi il suo albergo-ristorante già presente nella frazione. Le spoglie di Alberto Neuschuler dimorano nel cimitero di Viù accanto alla salma della moglie, deceduta a Torino il 1° ottobre 1961.

ALBERTO NEUSCHULER (1867-1944)
Un pittore da Vienna alla Valle di Viù

Dal 18 luglio al 30 agosto 2020
Museo d’arte sacra - Viù
Chiesa Parrocchiale di S. Martino Vescovo
Orari: sabato e domenica 15 - 18
Per informazioni: tel. 0123 756421; museocivicousseglio@vallediviu.it
www.vallediviu.it