giovedì 31 ottobre 2019

FLASHBACK

Giulio Aristide Sartorio (Roma 1860 - 1932)
Avvenimento d'arte e di cultura
1906 - 1923
Galleria Antonacci Lapiccirella, Roma
L'arte è tutta contemporanea è l'espressione coniata da Gino De Dominicis nel 1997 che accompagna fin dal suo esordio la rassegna FLASHBACK, giunta ormai al settimo anno.
Tema dell'edizione 2019, Gli Erranti/The Wanderers, tratto dal romanzo fantascientifico The Time Wanderers (1986) degli autori sovietici Arkadij e Boris Strugackij.
Tutti sono vagabondi, anime alla ricerca di una via generatrice di senso, soggetti inclini all'errore, naufraghi di una società liquida incapace di offrire appigli di sorta.
Jiří Kolář
(Protivin 1914 - Praga 2002)
Vlajka Kravlosvi Kucharu

1970
Collage e chiasmage su oggetto su tavola
100 x 71 cm
Galleria Openart, Prato
Ecco che allora l'allestimento realizzato da Fast Events da un progetto dello Studio Startarch, propone una realtà possibile, resa tale da espositori, artisti, storici, critici, filosofi, curatori, musicisti, giornalisti, studenti, collezionisti, a vario titolo coinvolti nel sistema dell'arte.
Vasilij Kandinskij
Untitled, 1930
Disegno a inchiostro
Studio Gariboldi, Milano
Comparto produttivo e dimensione culturale insieme, che include spazio e tempo attraversando epoche (Flashback exhibition con The Wanderers opera site specific di Cascavilla, Surround di Eva Marisaldi, Yugao-yole di Hidetoshi Nagasawa, Gli anni 80 di Marco Gastini), luoghi (Flashback Exhibition e l'esposizione su William Kentridge, a cura Untitled Association, partner della rassegna), culture differenti (Flashback Special Project - Opera Viva Barriera di Milano di Alessandro Bulgini) per generare nuovi scenari collettivi (Flashback lab, Interminati spazi. Storie di universi urbani  e pianeti diversi, installazione a cura di Mariachiara Guerra).
Evan Penny
L. Faux: CMYK
2005
152 x 122 x 25 cm
Silicone, pigmento, capelli
Gian Enzo Sperone
Sent (CH) - New York (USA)
L'arte è un'esperienza dinamica, multisensoriale (Flashback sound, performance tra improvvisazione e partitura musicale), multimediale (Flashback video, a cura del collettivo Ramingo), didattica, dove la comunicazione avviene con Parole nomadi (Flashback talk) e il gesto si drammatizza intorno all'opera, scultorea o dipinta, in chiave Sinoptica (Flashback storytelling, con gli allievi della Scuola Holden).
È un'immersione totale nella creatività, una condivisione di talenti senza soluzione di continuità, riscoprendo il gusto, talvolta in senso letterale (Flashback food & drink, da un'idea di Davide Pinto, a cura di Elisa Avataneo) di inventare e realizzare ciò che finora si è soltanto immaginato.
Galileo Chini
(Firenze 1873-1956)
Vaso con volo di uccelli e piume, c. 1900
Maiolica, 47x23 cm
Galleria Piacenti, Londra
Una realtà utopica ancorata alla tradizione, alla tecnica tramandata dagli antichi maestri attraverso capolavori di pregnante modernità.

Il percorso, pensato come un labirinto, si schiude sull'esempio di una Wunderkammer portatrice di stupore, fra opere del repertorio sacro (Pozzallo, Oulx), ritratti, nature morte, pittura di genere (Caretto & Occhinegro, Torino), figurativismo ottocentesco (Società di Belle Arti, Viareggio), correnti artistiche del Novecento italiano (Galleria dello Scudo, Verona), composizioni astratte, sperimentazioni (i Vasi in maiolica di Galileo Chini, 1873-1956, Piacenti, Londra; i chiasmage e rollage di Jiří Kolář, Galleria Open Art, Prato) e illusioni ottiche (il volto in quadricromia di Evan Penny presso Gian Enzo Sperone, New York, Sent-CH), compendiate in un allestimento che ospita oltre 40 espositori e centinaia di manufatti di pregio.
Angelo Garino (Torino 1860 - Nizza 1945)
Interno con modella nuda
Nizza, 1920
olio su tela
72,5 × 140 cm
Cornice coeva francese in legno e cartapesta
Galleria Arcuti, Roma
Jan van Kessel il Vecchio
Studio di insetti con fiore di borragine
1660 ca
Olio su rame,
cm 10,4 x 16,2
Tutto è vanità. L'arte, anche a questo serve. Il memento mori, un frutto avvizzito, il petalo caduto di una composizione floreale, fino alla sfacciata avvenenza della modella transgender di Angelo Garino, adorna di penne di pavone e voluttà (Arcuti Fine Art, Roma), ricordano che nulla è più effimero della bellezza. Tuttavia niente è più necessario di essa, per farci comprendere che il tempo da vivere è quello presente, con le sue contraddizioni e le sue difficoltà, segnato da corsi e ricorsi storici. Per infine ribadire, col fregio realizzato da Giulio Aristide Sartorio per l’Esposizione Internazionale del Sempione nel 1906 (Antonacci Lapiccirella Fine Art, Roma), che niente è più contemporaneo della ricerca dell'essenziale, della strenua tensione verso un ideale di perfezione, "di riscoperta di valori umani e civili" universali.


FLASHBACK
L'Arte è Tutta Contemporanea

31 ottobre - 3 novembre 2019
h 11-20
Pala Alpitour
Corso Sebastopoli 123 - Torino