lunedì 15 aprile 2019

AARON MISCHIATI

Aaron Mischiati
Autoritratto
Olio su cartone telato
2018
50 x 40 cm
AARON XAVIER MISCHIATI esordisce nel panorama artistico torinese con la mostra personale allestita presso l’Associazione il Punto, che inaugurerà il prossimo 18 aprile alle ore 18. Nato nel 1998, è uno studente lavoratore iscritto all’ultimo anno del liceo artistico, impegnato in un progetto pilota nelle scuole che vede al centro la scultura Conoscenza, icona di un percorso creativo basato sulla compenetrazione arte-vita.
Tema portante del lavoro di Aaron Mischiati è il disagio esistenziale, personale e collettivo.
Sul piano stilistico esso si traduce nella consapevole imitazione del cromatismo inquieto dell'irlandese Francis Bacon (Perdita, 2018), nell'adesione ai tumulti di una coscienza lacerata in cerca della propria identità. La serie di autoritratti disgrega il colore come la carne tumefatta invade i corpi lassi sulle tele di Lucian Freud e della britannica Jenny Saville. Nelle opere grafiche (Malformazione, Evoluzione, L’isola di Pasqua) la gestualità è quella dell’espressionismo astratto americano rielaborato dal tratto di Mattia Moreni e Luigi Spazzapan. Dati tecnici che esprimono la volontà di rappresentare con irruenza tipicamente giovanile il senso di frustrazione e aggressività che contraddistinguono l’"uomo-animale" (La ballata del marinaio).
Aaron Mischiati
Isola di Pasqua
Penna su carta
2016
297 x 210 mm
Tale impianto formale non è tuttavia sufficiente a completare il quadro di una visione fortemente emotiva, dettata da una sensibile partecipazione a mutamenti sociali di un'epoca inedita, segnata da un cambio radicale di paradigma.
Il rinoceronte ne è la metafora più saliente. Nel dipinto si assiste alla dolorosa Nascita di un individuo adulto perfettamente formato e al martirio del ventre materno squarciato dopo lunghi mesi di gestazione. Soggetto dalle sorti incerte, forse destinato come i suoi antenati a una sanguinosa estinzione o, più ottimisticamente, protagonista del riscatto di un'intera genia, egli irrompe nello spazio obbedendo all'istinto ancestrale di preservare la specie.
Lo sfruttamento delle risorse, l’aggressività di politiche commerciali lesive della dignità umana, l’uso smodato di dispositivi e tecnologie a scapito di relazioni prossime, emozionali sono questioni centrali che Mischiati pone in evidenza con l’utilizzo di vari linguaggi visivi, dalla pittura tradizionale, al calco in gesso (tecnica mutuata dal collega e collaboratore Pietro Campagnoli), alle applicazioni multimediali. Un percorso che coinvolge tutti i mezzi espressivi, sia tradizionali che digitali, eludendo il dibattito sull'originalità dell'opera e la sua riproducibilità.
Aaron Mischiati
Perdita
Tecnica mista su compensato
2018
40 x 30 cm
Lo stesso nome d’arte, "Controsenso", è scelto per esprimere il paradosso di una generazione che rifiuta la realtà virtuale, si riunisce in comitati spontanei per discutere di emergenze ambientali, interviene attivamente per migliorare un mondo sfinito da politiche irresponsabili, ma agisce servendosi di social media, diffonde le proprie idee su scala planetaria, indìce flash mob attraverso piattaforme e dispositivi digitali.
Laddove si assiste ad una profonda rivoluzione culturale, si afferma anche l’impossibilità di comunicare se non attraverso le nuove tecnologie, si ironizza sul potere persuasivo della pubblicità (Instabile, Just It, Gucci, Inp’s), fino a denunciare le falle di un sistema che favorisce le diseguaglianze sociali, incapace di sottrarsi a tale paradosso.
Se i social network catalizzano false informazioni, tutto esplicitano tranne ciò che conta veramente, trasformano vizi privati in pubbliche virtù, è pur vero che l’uomo è per sua natura un concentrato di dubbi e contraddizioni. Compito dell'artista, dunque, è immedesimarsi con lo spettatore e farsi portavoce di tanta complessità.
Aaron Mischiati
Instabile
Elaborazione digitale
2018
Compendio delle istanze concettuali elencate finora il volto, riprodotto nei selfie in miliardi di copie, diventa manifesto di una cultura dell’immagine che affonda le proprie radici nell’antichità - celeberrima l’enigmatica effigie di Leonardo da Vinci, misterioso l’autoritratto defilato di Diego Velasquez nel dipinto Las meninas - e, proprio per essere la prima e più autentica raffigurazione dell’interiorità del soggetto, rimane attraverso i secoli un genere a sé stante mai del tutto compreso e decifrato.
L'Autoritratto è il riflesso di un'incursione impietosa nei profondi recessi della psiche umana, l'impronta vunerabile dell'artista demiurgo sottoposta al giudizio insindacabile dell'altro da sé. La dama con l'ermellino, La ragazza con l'orecchino di perla sono poi ulteriori epifanie dell'inconscio, derivanti dalla traduzione di modelli rinascimentali e fiamminghi, consegnati da Leonardo e Vermeer allo sguardo contemporaneo dell'autore.

AARON MISCHIATI
Mostra personale
18 aprile - 3 maggio 2019
Inaugurazione giovedì 18 aprile alle ore 18
Il Punto
Associazione Artistica Culturale
Via S. Domenico, 32 - 10122 Torino
ilpunto32@gmail.com