sabato 30 dicembre 2017

GIACOMO GROSSO. UNA STAGIONE TRA PITTURA E ACCADEMIA

Ritratto Femminile, 1929
Olio su tela, cm 175 x 100
Firmato e datato in basso a sinistra
Collezione privata
La mostra dedicata a GIACOMO GROSSO (Cambiano 1860 - Torino 1938) è il secondo appuntamento del ciclo «I Maestri dell’Accademia Albertina», promosso e organizzato dall’Accademia Albertina di Belle Arti e dal Museo di Arti Decorative Accorsi-Ometto, inaugurato nel 2016 con la rassegna su Andrea Gastaldi.
L’esposizione, curata da Angelo Mistrangelo, con i contributi critici di Gian Giorgio Massara, Clelia Arnaldi di Balme e Silvia Mira, si concentra sull’attività pittorica dell’artista, sugli anni d’insegnamento all’Accademia e sulla sua partecipazione ai grandi eventi internazionali.
Allievo di Andrea Gastaldi e poi, per quarantasei anni, docente di disegno e pittura all’Accademia Albertina di Torino, fu Senatore del Regno d’Italia e autore di mirabili ritratti, grazie ai quali ottenne la sua maggiore notorietà.
Ritratto di Ernesto Balbo Bertone di Sambuy, 1912
Olio su tela, cm 50 x 70
Dedicato "Alla Marchesa Di Lesegna – Di Sambuj"
Firmato e datato in basso a destra
Collezione privata
Invitato alla Quadriennale di Torino, alle sociali della «Promotrice» e del Circolo degli Artisti, partecipò per ben quattordici volte con un corpus di cento opere alla Biennale di Venezia, espose a Parigi, Vienna, Dresda, Buenos Aires e in diverse rassegne internazionali. Il percorso espositivo, costituisce l'occasione per rileggere la vita e le fasi dell'intensa attività produttiva dell'autore alla luce di numerose testimonianze, alcune inedite, frutto di un’ampia ricerca biobibliografica e di recenti indagini d'archivio, arricchite da un ricco patrimonio di immagini, scritti e fotografie appartenenti a collezionisti privati.
Le opere esposte, provenienti da collezioni private, Musei e Fondazioni piemontesi e italiane, sono suddivise in quattro sedi istituzionali, ognuna delle quali dedicata all'approfondimento di aspetti peculiari della figura di Grosso: a Cambiano, presso il Palazzo Comunale; a Torino, presso la Pinacoteca dell’Accademia Albertina, il Museo di Arti Decorative Accorsi-Ometto e Palazzo Madama.
Il volto della madre
Olio su tela, cm 63,5 x 50,5
Firmato in basso a sinistra
Pinacoteca dell’Accademia Albertina, Torino (inv. 428)
Nella Sala del Consiglio del Palazzo Comunale di Cambiano il «corpus» di opere e di documenti concorre a delineare la vita e la storia artistica di Grosso a partire dagli studi giovanili, fino alla formazione presso l’Accademia Albertina, dai ritratti dei genitori a quelli dei figli e della moglie Carolina. Tale sezione rivela i momenti salienti di un percorso che nel 1895 raggiunge l’importante palcoscenico della Biennale Internazionale di Venezia, dove il quadro Il supremo convegno farà un tale scalpore da essere condannato dal Patriarca Giuseppe Sarto, il futuro Pio X. Tra le altre opere, emerge anche, imponente e suggestivo, Il Pater Noster.
Il Pater Noster (Sacra Famiglia), 1934
Olio su tela, cm 198 x 271,5
Firmato e datato in basso a sinistra
Palazzo Comunale, Cambiano
Nelle sale della Pinacoteca dell’Accademia Albertina di Belle Arti, viene descritta l’opera del Maestro, per decenni titolare della Cattedra di Pittura presso la prestigiosa Istituzione torinese. In questo contesto si ammirano paesaggi e vedute urbane, bozzetti inediti, nature morte, composizioni floreali, ritratti e nudi femminili, tutte opere di assoluto rilievo. Tra esse spiccano La nuda del 1896, conservata alla GAM di Torino, i sontuosi ritratti di Umberto I, della Regina Elena e di Vittorio Emanuele III di Savoia, fino al dipinto su cui Grosso diede l’ultima pennellata poco prima di morire, nel 1938.
Particolarmente affascinante è la sezione «Studium», curata dal Direttore Salvo Bitonti e da Fabio Amerio, che propone la ricostruzione dello studio di Giacomo Grosso sito all'interno dell’Accademia, attraverso le sorprendenti fotografie autocrome stereoscopiche scattate all’inizio del Novecento da Ferdinando Fino, mentre un video, realizzato con la collaborazione di Lino Strangis, racconta il mondo pittorico dell'artista con la tecnica sofisticata e innovativa del «painting motion».
Regina Elena, 1904
Olio su tela, cm 275 x 170
Firmato e datato in basso a destra
Regione autonoma Valle d’Aosta (inv. 2033)
Al Museo Accorsi-Ometto campeggiano i grandi ritratti: personalità della cultura, affascinanti signore dell’aristocrazia e dell’alta borghesia, tutti raffigurati con sorprendente capacità compositiva ed espressiva. Lidia Bass Kuster (1903), Luisa Chessa (1903), Daisy de Robilant Francesetti di Malgrà (1897), La Contessa Gallo (1918), Eleonora Guglielminetti Vigliardi Paravia (1919), L’ingegner Vittorio Tedeschi (1925) con i loro volti signorili, gli sguardi profondi e i sontuosi vestiti esprimono il senso della ricerca visiva di Grosso e la straordinaria definizione degli interni. Affianca i dipinti una serie di accessori, emblemi del gusto in voga tra XIX e XX secolo: cappelli, ventagli di piume di struzzo, scarpe da sera in raso e guanti in camoscio, provenienti dalle collezioni del Liceo Artistico Aldo Passoni di Torino e due abiti, l’uno parte di una collezione privata di abiti d’epoca, l’altro appartenente alla celebre Sartoria Devalle.
Vaso di rose, 1916
Olio su tela, cm 70 x 50
Firmato e datato in basso a destra
Collezione privata
Courtesy Galleria Il Portico, Pinerolo
Infine, nella Corte Medievale di Palazzo Madama è conservata l’imponente «Cornice d’alcova» di Giacomo Grosso, cornice scolpita e dorata raffigurata in numerosi quadri. Al suo interno è collocata - fino al 23 ottobre - una significativa tela del 1907, la Ninfea, esposta nello stesso anno alla Biennale Internazionale di Venezia.
La mostra, a ventisette anni dall'antologica ospitata alla Promotrice delle Belle Arti di Torino, costituisce, quindi, una nuova occasione di riflessione e di aggiornamento su un «Maestro dell’Accademia Albertina» di indiscusso talento, di altissimo valore tecnico-artistico e dalla rilevante personalità.

I Maestri dell’Accademia Albertina

GIACOMO GROSSO. Una stagione tra pittura e Accademia
Fino al 28 gennaio 2018

MUSEO DI ARTI DECORATIVE ACCORSI - OMETTO
Via Po 55, Torino
T. 011 837 688 int. 3; info@fondazioneaccorsi-ometto.it
Orari: da martedì a venerdì 10-13; 14-18; sabato e domenica 10-13; 14-19; lunedì chiuso
www.fondazioneaccorsi-ometto.it

PINACOTECA DELL’ACCADEMIA ALBERTINA

Via dell’Accademia Albertina 8, Torino
T. 011 08973 7; pinacoteca.albertina@copatitalia.com
Orari: lunedì, martedì, giovedì, venerdì, sabato, domenica e giorni festivi 10-18 (ultimo ingresso alle 17.30); mercoledì chiuso
www.pinacotecalbertina.it

PALAZZO COMUNALE DI CAMBIANO
Piazza Vittorio Veneto, Cambiano
T. 011 944 01 05 int. 6; info@comune.cambiano.to.it
Orari: da martedì a domenica 15-18; sabato e domenica 10-12.30; lunedì chiuso
Ingresso gratuito
www.comune.cambiano.to.it

Fino al 23 ottobre 2017
PALAZZO MADAMA
Museo Civico d’Arte Antica
Piazza Castello, Torino
T. 011 443 35 01; palazzomadama@fondazionetorinomusei.it
Orari: da lunedì a domenica 10-18 (la biglietteria chiude alle 17); martedì chiuso
www.palazzomadamatorino.it