mercoledì 16 aprile 2025

HAMMERSHØI E I PITTORI DEL SILENZIO

Luce del sole nel salotto III,
Vilhelm Hammershøi
Luce del sole nel salotto III, 1900 circa,
Stoccolma, Nationalmuseum
© Nationalmuseum / foto Cecilia Heisser
Fino al 29 giugno 2025 a Palazzo Roverella è in corso la prima mostra italiana dedicata a Vilhelm Hammershøi (Copenaghen, 1864-1916), il più grande pittore danese della propria epoca.
Da anni è in atto la sua riscoperta a livello internazionale: grandi e importanti mostre a lui dedicate sono state realizzate a Parigi, Tokyo, a New York, Londra e in molti altri musei nel mondo. La retrospettiva, da una parte esplora il rapporto tra Hammershøi e gli italiani U. Prencipe, O. Ghiglia, V. Grubicy de Dragon, G.A. Sartorio, Mario Reviglione e innumerevoli personalità a lui affini; dall’altra lo pone a confronto con artisti europei che praticarono una poetica basata sui temi del silenzio, della solitudine, delle ‘città morte’, dei ‘paesaggi dell’anima’.
Interno della chiesa di Santo Stefano Rotondo a Roma
Vilhelm Hammershøi
Interno della chiesa di Santo Stefano Rotondo a Roma, 1902
Odense, Kunstmuseum Brandts
© Kunstmuseum Brandts
A Rovigo è esposto un nucleo fondamentale di opere, selezionate nella rarefatta produzione di Hammershøi. Sottolinea il curatore Paolo Bolpagni come, in seguito ai soggiorni in Italia e a Roma (unico soggetto italiano, la basilica di Santo Stefano Rotondo al Celio, è presente in mostra), egli elaborò una personale riflessione intorno all’antichità classica, ai Primitivi e agli artisti del nostro Quattrocento.
Per contro, non pochi pittori italiani coevi e successivi furono suggestionati dalle sue opere, piuttosto precocemente segnalate dalla critica - Vittorio Pica, Giuseppe Antonelli, Emilio Cecchi -  e nei periodici ‘Il Marzocco’ ed ‘Emporium’.
Il violoncellista. Ritratto di Henry Bramsen
Vilhelm Hammershøi
Il violoncellista. Ritratto di Henry Bramsen, 1893
Odense, Kunstmuseum Brandts
© Kunstmuseum Brandts
Tre sono gli ambiti portanti della ricerca dell’autore approfonditi in mostra: gli interni, spesso privi di presenze umane, i ritratti e le vedute architettoniche.
Completano il percorso una comparazione tra la produzione di Hammershøi e i dipinti di  artisti scandinavi, francesi, belgi, svizzeri, olandesi e un omaggio di uno dei più interessanti  fotografi contemporanei, lo spagnolo Andrés Gallego.
Ad accompagnare la rassegna, l’ampio catalogo edito da Dario Cimorelli Editore, con saggi del curatore Paolo Bolpagni e di Claudia Cieri Via, Luca Esposito, Francesco Parisi e Annette Rosenvold Hvidt.
Sunshine in the Drawing Room III Strandgade 30
Vilhelm Hammershøi
Sunshine in the Drawing Room III. Strandgade 30, 1903
Stoccolma, Nationalmuseum


Hammershøi e i pittori del silenzio tra il Nord Europa e l’Italia
Dal 21 febbraio al 29 giugno 2025
Palazzo Roverella
via Laurenti 8/10, Rovigo
Orario: dal lunedì al venerdì: 9 – 19; sabato, domenica e festivi: 9 – 20. Ultimo accesso un’ora prima della chiusura
Per informazioni: +39 0425 460093; info@palazzoroverella.com