lunedì 30 aprile 2018

I TESORI ESOTICI DEL DUCA

Maschere del poema epico Ramakien
(Il dio scimmia Hanuman)
XIX sec.
Thailandia, teatro classico Khon (XV sec.)





Il MAO Museo d’Arte Orientale, in collaborazione con il Polo Museale del Piemonte, ospita al piano nobile di Palazzo Mazzonis, nello spazio dedicato a piccole e preziose esposizioni, alcune tra le opere più significative della raccolta di manufatti asiatici del Castello di Agliè, attualmente in corso di studio e restauro con l’obiettivo di una futura presentazione museale nel castello stesso.
Nel Castello Ducale di Aglié è custodita una consistente collezione di oggetti provenienti principalmente da Cina, Giappone e Thailandia, raccolti per la gran parte da Tomaso di Savoia duca di Genova (1854-1931).
Il secondo duca di Savoia Genova, figlio di Ferdinando, fratello minore di Vittorio Emanuele II, studiò in Gran Bretagna e fu imbarcato come guardamarina a soli 17 anni. Compì numerosi viaggi per mare, tra cui la circumnavigazione del globo negli anni 1872-74 e il viaggio in Asia orientale del 1879-81, al comando della corvetta Vettor Pisani.
Ciotola con motivi di peonie
Cina, provincia di Jiangxi, fornaci di Jingdezhen
Dinastia Qing, Era Kangxi (1661-1722)
Porcellana dipinta in blu cobalto sotto vetrina
Gli oggetti portati, doni diplomatici e acquisti episodici, si possono collegare ad alcune tappe: Nanchino (Cina), Nara (Giappone), Birmania, Thailandia.
Tra i manufatti esposti vi è una maschera ottocentesca di Hanuman, il dio scimmia, personaggio del poema epico Ramakien, parte del repertorio teatrale classico thailandese risalente al XV secolo.
Il grande vaso del periodo Qing in porcellana craquelé decorata a smalti policromi, illustra invece l’episodio di Wu Zixu che solleva un pesante tripode a un incontro tra capi di stato, soggetto frequente nella letteratura e nel teatro popolari cinesi.
Kawanabe Kyōsai (1831-1889) e Kawabata Gyokushō (1842-1913)
Cortigiana con parasole e servitore
Giappone, Periodo Meiji, 1880 ca.
Carta, inchiostro e pigmenti
Il prezioso dipinto a quattro mani di Kawanabe Kyōsai (1831-1889) e Kawabata Gyokushō (1842-1913) raffigurante una cortigiana col suo servitore, è stato recentemente oggetto di un complesso intervento di recupero da parte dell’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro. La rapida pennellata e la limitata gamma dei colori permettono di annoverare questo dipinto tra i cosiddetti sekiga, opere estemporanee realizzate in modo improvvisato, sul momento. Si tratta forse di una commissione diretta del duca ai due autori durante uno shogakai, un incontro pubblico di pittura e calligrafia giapponese.
Da segnalare, oltre al nucleo principale, l'importante gruppo di oggetti thailandesi e cinesi raccolto da Giuseppe Canova, ingegnere italiano progettista della prima ferrovia da Bangkok a Phetchaburi, donato ad Aglié negli anni ‘50 del Novecento.

I TESORI ESOTICI DEL DUCA
Selezione di opere orientali dal Castello di Aglié

Dal 27 febbraio al 3 giugno 2018
MAO Museo d’Arte Orientale
Via San Domenico, 11 - Torino
Orario: mar-ven 10 - 18; sab-dom 11 - 19; chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. L’ingresso alla mostra rientra nel biglietto del Museo.
Info: t. 011.4436927; mao@fondazionetorinomusei.it
www.maotorino.it

Castello di Agliè
Piazza Castello, 1 - Aglié (TO)
Orario: da martedì a domenica 8.30 alle 19.30. Ultimo ingresso 18. Lunedì chiuso.
Le visite si svolgono in gruppi di max 25 persone accompagnate dal personale del Castello.
Orari di partenza dei gruppi: 9, 10, 11, 12, 14, 15, 16, 17, 18.
Biglietteria e prenotazioni: t. 0124 330102; pm-pie.aglie@beniculturali.it