venerdì 9 novembre 2012

Castello Gamba

Castello Gamba
(FotoVenturin)

A 24 chilometri da Aosta, sulla cresta del balzo roccioso di Breil, a strapiombo sulla Dora Baltea, sorge il Castello Gamba di Châtillon, fatto costruire tra i 1901 e il 1903 da Carlo Maurizio Gamba per la moglie Angélique Passerin d'Entrèves, aquistato dalla Regione autonoma Valle d’Aosta nel 1982 e infine, dopo un complesso intervento di recupero architettonico e di adeguamento impiantistico, trasformato in sede espositiva permanente della collezione di arte moderna e contemporanea della Val d’Aosta.
Il Castello Gamba con il suo parco è uno dei tre monumenti architettonici presenti sul territorio del Comune di Châtillon insieme al castello di  Ussel -sede di esposizioni temporanee estive curate dall'Assessorato Istruzione e Cultura- e quello Passerin d'Entrèves, di proprietà privata .

Felice CASORATI
(Novara, 1883 –Torino, 1963)
Paralleli II, 1949
Olio su tavola, 43 x 43 cm
Attraverso un percorso espositivo inaugurato il 27 ottobre scorso, disposta su due piani suddivisi in 13 sale si snoda la selezione -curata da Rosanna Maggio Serra- di circa 150 opere tra dipinti, sculture, installazioni, raccolte grafiche e fotografiche dalla fine dell’800 ad oggi. L'intero patrimonio comprende circa 1500 opere ed è stato costituito nell'arco di sessanta anni, attraverso donazioni, lasciti, premi e acquisizioni a partire dal primo lotto di 140 opere proveniente dalla raccolta Sitav della Società di gestione del Casinò di Saint Vincent, messa all'asta nel 1984. 
Arnaldo POMODORO
(Morciano di Romagna (Forlì), 1926)
Guscio II, studio (Scudi), 1988
Acciaio inox, prova d’artista, esemplare unico

31 x 13 x 12 cm
Insieme ad alcuni capolavori del Novecento tra i quali le sculture di Martini,Mastroianni, Manzù, Arnaldo e Giò Pomodoro e i dipinti di Casorati, De Pisis, Carrà, Guttuso, l'intero repertorio documenta i movimenti che hanno animato la scena artistica italiana negli ultimi 25 anni - la Nuova Figurazione di Renzo Vespignani, il Surrealismo di Omar Galliani, il Citazionismo di Ivan Theimer, l'Informale di Parisot- fino ad arrivare alle recenti proposte neo-concettuali di De Giorgis e Priod, il cui linguaggio plastico indaga ed evoca la forza generativa della natura.
Particolare rilievo è stato dato alle opere riguardanti il territorio regionale e all’attività degli artisti valdostani o che hanno operato in Valle, dall'illustratore e grafico Franco Balan, all'alpinista, senatore e illustratore di paesaggi alpini Renato Chabod, con un omaggio speciale ad Italo Mus (Châtillon, 1892- Saint-Vincent 1967), pittore che più di altri ha contribuito a far conoscere la Valle d'Aosta oltre i confini locali.

Italo MUS 
(Châtillon, 1892- Saint-Vincent, 1967)
Natura morta, (prima metà quinto decennio del XX secolo
Olio su tela, 69 x 96 cm
Sandra Barbieri ha curato la rassegna temporanea nel secondo e terzo piano del museo, comprendente circa 40 fra dipinti e monòtipi dei 68 di proprietà regionale, che testimoniano l'adesione dell'autore al tardo Verismo piemontese e il suo superamento negli anni quaranta per aderire ad una visione più moderna ispirata a suggestioni cézanniane e del Primitivismo italiano. Allievo all’Accademia Albertina di Grosso e Delleani, Mus conosce Carrà, Menzio, De Pisis e Sironi e trasforma il suo atelier nel centro di Saint-Vincent in un punto di riferimento per la vita culturale e per i giovani artisti della Valle.
Anche il museo persegue finaltà pedagogiche: un deposito accessibile su richiesta, una sala di consultazione, postazioni multimediali, un'aula per conferenze e laboratori didattici forniscono al pubblico di famiglie, studenti, adulti, bambini, gli strumenti necessari per fare della visita al museo un momento di crescita e di condivisione.


Joe TILSON
(Londra, 1928)
The Muses and Apollo, 1990
Gesso e tempera su carta, 153 x 122,5 cm

Un’altra importante funzione istituzionale è quella di promuovere i giovani artisti, attraverso la produzione di eventi e la committenza di lavori che andranno ad ampliare la raccolta già cospicua della regione. La nuova realtà museale è inoltre dotata di uno spazio esterno costituito dal parco ‘all’inglese’ che, con una superficie totale di 50.400 mq, rappresenta lo scenario ideale per mostre e concorsi di scultura, eventi e performance. Alberi monumentali quali la maestosa Sequoia gigante della California -che con i suoi 37 metri di altezza e un tronco di 217 centimetri domina su tutto il parco- il Cipresso calvo, lo Spino di Giuda e poi abeti, cedri, douglas, ginko biloba, tigli, querce, frassini, ippocastani, aceri, oltre a fiori sgargianti, soprattutto narcisi e tulipani, posti sotto tutela dell'Assessorato dell'Agricoltura e Risorse Naturali, consolidano il sistema di castelli, torri, caseforti, dimore storiche, già da tempo valorizzati e restituiti alla comunità.

 
Joseph Mallord William TURNER
(Londra, 1775-Chelsea, 1851)
A castle in the Alps, 1838
Acquerello, matita, inchiostro e gessetto su carta, 13,8 x 18,8 cm


Castello Gamba
Arte Moderna e Contemporanea Valle d’Aosta
Località Cret de Breil – 11024 Châtillon
Orari: ottobre-marzo 9,30-13/14-17,30; chiuso mercoledì, 25 dicembre e 1 gennaio.
Aprile-settembre 10-18
Ingressi: intero 5 euro, ridotto 3 euro

lunedì 5 novembre 2012

Dante ti amo

Dante Alighieri, La Divina Commedia nuovamente illustrata da artisti italiani
Firenze, Fratelli Alinari, 1902-1903

Galileo Chini
Secentenario della morte
 di Dante 1321-1921
 manifesto, 1921
Palazzo Madama presenta una mostra dedicata a Dante Alighieri e alla Divina Commedia, con manoscritti, incunaboli, volumi a stampa illustrati e dipinti provenienti dalla collezione dell’imprenditore torinese Livio Ambrogio.
Frutto di trent’anni di passione per i libri e i cimeli danteschi, la collezione spazia su sette secoli di tradizione, manoscritta e a stampa, delle opere di Dante Alighieri. Grazie agli oltre mille volumi posseduti, costituisce oggi la raccolta dantesca più vasta e importante di proprietà di un collezionista privato.
La mostra accoglie una selezione di codici manoscritti e di incunaboli, tra cui la rarissima editio princeps della Divina Commedia stampata a Foligno da Johann Neumeister nel 1472 e l’ancor più rara seconda edizione, impressa a Mantova nello stesso anno. All'epoca 'prototipografica' appartengono anche le primissime edizioni illustrate, come quella di Firenze del 1481 con incisioni su rame ispirate ai disegni di Sandro Botticelli, e quella stampata a Brescia nel 1487, la prima a contenere un ciclo di illustrazioni completo per l'Inferno e il Purgatorio, e parziale per il Paradiso.
Dante Alighieri
La Divina Commedia
Mantova 1472
Il percorso comprende, dal Cinquecento all'Ottocento, il celebre volume tascabile della Divina Commedia del 1502 curato da Pietro Bembo e stampato da Aldo Manuzio, il testo edito a Venezia nel 1544 da Francesco Marcolini, corredato da xilografie di impianto moderno. Tra le stampe del Settecento figurano la monumentale edizione illustrata uscita dai torchi veneziani di Antonio Zatta nel 1757-58 ed una copia di lusso impressa su carta turchina, impreziosita da calcografie tirate a più colori.
Per l’Ottocento e il Novecento la selezione  ha privilegiato oltre ai capolavori prodotti dalla stamperia Tallone di Alpignano, anche le visionarie incisioni tratte dai disegni di William Blake (1757-1827), le immagini di neoclassica ed elegiaca nitidezza dell'inglese John Flaxman (1755-1826), quelle del celebre pittore e incisore francese Gustave Doré (1832-1883), le personalissime interpretazioni di Salvador Dalì (1904-1989), fino ai raffinatissimi esemplari della pittrice e illustratrice tedesca Monika Beisner, dipinti tra il 1993 e il 2000 con la tecnica della tempera all'uovo.
Claus Wrage
Dante – Block – Buch
 Freiburg 1925
Tra le testimonianze più recenti, si ricordano ancora il manoscritto autografo del saggio La última sonrisa de Beatriz (1948 circa) dello scrittore e poeta argentino Jorge Luis Borges e l’autografo della Lettera a Dante di Roberto Benigni del 2007.
Completa l’esposizione una sezione dedicata alle prime edizioni delle “opere minori” di Dante, come il De vulgari eloquentia, il Convivio e le Rime, insieme a quadri, sculture, curiosità e manifesti antichi dedicati al grande poeta italiano.
In occasione della mostra Palazzo Madama organizza un ciclo di attività di conferenze e letture in collaborazione con la Società Dante Alighieri e con la Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino.


Dante ti amo. Testo e immagini della Divina Commedia
Fino al 31 gennaio 2013
Orario: martedì-sabato 10-18,  domenica 10-19, chiuso lunedì
Palazzo Madama
Piazza Castello - 10122 Torino
Informazioni: tel. 011 4433501 -  www.palazzomadamatorino.it