lunedì 9 dicembre 2013

NICK EDEL: DIPINTI, DISEGNI, PROGETTI

"Per tutta la vita ho cercato di ritrarre gli animali selvatici nel loro ambiente naturale."
Pittore naturalista, Nick Edel nasce a Bordighera nel 1934 da un'antica famiglia di artisti austriaci che si trasferirono in Italia al seguito di Maria Luigia di Parma. Conseguita la maturità artistica, al ritorno dal viaggio studio in Europa, si iscrive al corso di Pittura, passando poi a Decorazione, presso l’Accademia Albertina di Belle Arti.
Racconta in proposito l’autore: “erano gli anni Cinquanta ed assistevo inerme alle esperienze astratte ed aggressive dei giovani pittori che venivano invitati alla Biennale ed ambivano a premi importanti. Lasciai la scuola di Pittura e passai a Decorazione... Fu una scelta felice: mi dedicai allo studio e poi alla professione di progettista di interni e disegnatore di arredi; avevo così modo di rispondere ad esigenze reali, a richieste specifiche e finalmente potevo dipingere, isolato, ma totalmente libero”.
 
Dal 1952 partecipa a mostre personali e collettive, fonda a Torino il movimento "Wildlife" per riunire pittori e scultori interessati ai paesaggi selvatici e incontaminati; il gruppo espone a Torino , Milano, Roma Colonia, Copenaghen, New York, Miami, contribuendo alla divulgazione dell'arte naturalistica nel mondo. Afferma: "volevo fortemente dipingere le favole che io stesso immaginavo", forse per questo costruisce la capanna di Pra' Del Fondo (Vallone dell'Albergian), punto base per fotografare e disegnare all'aperto. Prosegue anche d'inverno le ricerche sugli animali delle Alpi, affittando la casa di Usseaux, dove risiede con la famiglia per molti mesi all’anno.
Il suo campo di interesse travalica i confini nazionali e nel 1979 effettua un viaggio di studio in Sudafrica, durante il quale produce un brillante taccuino di disegni dal vero della savana. Tornerà nel cuore dell'Africa nel 1984, invitato per cinque settimane ad un "safari" nel Selous, in Tanzania, dove incontra e ritrae i più importanti mammiferi osservati nelle ampie distese del parco nazionale.
Il suo metodo di lavoro si basa su una approfondita documentazione fotografica della fauna selvatica nel suo habitat, quantificabile in migliaia di immagini in bianco e nero e a colori scattate in Europa, Africa, America del Nord e Groenlandia.
 
Una sorta di taccuino che restituisce i momenti delle stagioni e i luoghi più significativi, utili a formare quella «memoria emozionale» ispiratrice di rapidi schizzi liberi, dove confluiscono conoscenze di zoologia, anatomia, botanica e geologia, propedeutiche alla realizzazione di ogni dipinto. L’opera nasce quindi con un progetto, dopo aver attentamente studiato, catalogato e immagazzinato tutto il materiale raccolto, solo così: “la somma, sempre mutevole, di molti elementi cercati, rilevati, decantati e poi definitivamente amati compone il progetto che infine diventa segno, colore.”
Il tradizionale Bestiario autunnale di Nick Edel rimarrà in esposizione fino al 30 dicembre presso lo studio di via Barbaroux, insieme ai progetti di Silverio Edel.

I dipinti di Nick Edel e i progetti di Silverio Edel
Dal 15 novembre al 30 dicembre 2013
Studio Nick Edel
Via Barbaroux 2, ang. Piazza Castello - 10122 Torino
Orario: dal lunedì al sabato 10 - 12,30 e 15-19,30
Tel. 011.535093; info@nickedel.it; www.nickedel.it

sabato 7 dicembre 2013

L’INCORONAZIONE DELLA VERGINE DI DEFENDENTE FERRARI

Giovedì 12 dicembre alle 18, Palazzo Madama presenta al pubblico una grande tavola inedita di Defendente Ferrari, pittore nato a Chivasso e documentato tra il 1509 e il 1535, formatosi nella bottega di Martino Spanzotti, dove elabora una pittura intrisa di suggestioni nordiche, attenta alla preziosità della materia e dotata di spiccati valori emotivi e devozionali.
Le opere di Defendente Ferrari, spesso grandi macchine d’altare, ancora conservate nelle chiese piemontesi o smontate e disperse in diversi musei italiani, d’Europa e d’America, documentano l’attività di una vivace bottega in grado di rispondere alle richieste di una vasta committenza, mantenendo uno standard elevato sia sul piano della narrazione di storie sacre (grazie anche alla conoscenza di stampe nordiche), sia della tecnica. L'Incoronazione della Vergine, per la prima volta esposta al pubblico, è una grande tavola alta 180 cm databile intorno al 1530 dall’iconografia piuttosto rara, dove il ruolo di Maria come Regina del cielo non assume una posizione centrale ma tende piuttosto a sottolineare l’umiltà della Vergine in preghiera.
L'opera, appartenente a una prestigiosa e antica famiglia piemontese nei primi decenni dell’Ottocento, era forse l’elemento centrale di una grande macchina d’altare, smembrata con le soppressioni degli ordini religiosi di epoca napoleonica, e successivamente isolata come un dipinto adatto a un ambiente privato. Venduta di recente, è stata dal nuovo proprietario restaurata e dotata di una cornice moderna che riprende il disegno delle pale cinquecentesche. Il restauro ha permesso di recuperare l'intensità dei verdi della veste e del manto del Cristo, del blu dedicato alla Madonna, del rosso brillante dell’Eterno e i dettagli dorati con perle e pietre preziose, cifra pittorica di Defendente. Sorprendente è l'originario sfondo chiaro dove si riconoscono ancora, anche se parzialmente perdute, ricche decorazioni in oro con festoni e raggi.
Temporaneamente in deposito presso Palazzo Madama, viene esposta in Sala Acaia con i 17 dipinti di Defendente Ferrari raccolti nel secondo Ottocento da Leone Fontana, donati dai figli Maria e Vincenzo al Museo Civico d’Arte Antica nel 1909.

L’INCORONAZIONE DELLA VERGINE DI DEFENDENTE FERRARI 
Presentazione ed esposizione nella Sala Acaia di Palazzo Madama
Giovedì 12 dicembre 2013, ore 18
Intervengono: Giovanni Romano (professore emerito Università degli Studi di Torino), Simone Baiocco (conservatore di Palazzo Madama), Cesare Pagliero (restauratore)
Palazzo Madama – Camera delle Guardie
Piazza Castello – 10122 Torino
Ingresso libero alla conferenza
Informazioni: tel. 011 4433501; www.palazzomadamatorino.it

venerdì 6 dicembre 2013

PITTURA ITALIANA DAL SEICENTO AL NOVECENTO

Gaetano Ottani (Bologna 1722- Torino 1808)
Capriccio architettonico
Olio su tela, cm 75 x 87,5
Seconda metà del Settecento
La Galleria Giamblanco festeggia i vent'anni di attività nello storico Palazzo di via Giolitti 39 a Torino, già sede della Scuola e Convitto delle Rosine, associazione privata fondata nel 1742 da Rosa Govone, santa sociale torinese che strappò dalla miseria ragazze di strada, orfane o di famiglie indigenti, insegnando loro un lavoro per garantirne autosufficienza e dignità.
L’isolato neoclassico, progettato da Giuseppe Talucchi (1782-1863), con interventi successivi dell’ingegner Severino Grattoni (1815-1876), rappresenta il luogo ideale per ospitare la preziosa collezione acquisita grazie alle competenze antiquarie e di restauro maturate in anni di esercizio dai coniugi Deborah e Salvatore Giamblanco.
Antonio Bellucci (Pieve di Soligo 1654-1726/27)
Berenice che si taglia i capelli
Olio su tela, cm 66,5 x 57
Primi del Settecento. Cornice intagliata e dorata coeva al dipinto
La mostra propone circa trenta opere di pittura italiana dal Seicento al Novecento, in alcuni casi poco note al grande pubblico, divenute tasselli importanti nel vasto panorama della critica d’arte. Fra questi è la serie di dipinti caravaggeschi di ambito romano e napoletano, con l’inedito Liberazione di san Pietro dal carcere (1620 circa), o il coevo San Giovanni Battista nel deserto, opere di eccezionale fattura, la cui attribuzione è attualmente in fase di studio. 
Claudio Maria Francesco Beaumont (Torino 1694-1766)
Diana ed Endimione
Olio su tela, cm 99 x 109
1735 circa
Fra i soggetti biblici e mitologici occorre ricordare Semiramide riceve la notizia della caduta di Babilonia (1740-1750), in una scenografia rococò impreziosita da dettagli esotici, del pittore veneto Giambattista Crosato, simile per alcuni aspetti formali e compositivi a Massinissa e Sofonisba (1755-1759) del napoletano Fedele Fischietti. Non manca una nutrita rappresentanza di pittori attivi in Piemonte o presso la corte sabauda fra cui Daniel Seiter, autore del Patrocinio di San Giuseppe e l'Immacolata Concezione (1698-1699 circa), commissionato dalla beata suor Maria degli Angeli  per la chiesa carmelitana di Santa Cristina in piazza S. Carlo a Torino; Vittorio Amedeo Cignaroli con due eleganti paesaggi con pastori e viandanti; Vittorio Amedeo Rapos (Torino, 1729-1800) che firma due allegorie con puttini classicisti.
 Vittorio Amedeo Cignaroli (Torino 1730-1800)
Paesaggio con caccia al cervo
Olio su tela, cm 79 x 105
 Al XIX secolo appartengono il neosettecentesco Concertino di Rodolfo Morgari e l’elegante Giovane dama con un cane, del figlio Pietro Morgari, morto suicida poco più che trentenne.
La rassegna si conclude con la vibrante pittura dell’eclettico Pietro Salinas e i due capolavori di Giacomo Grosso: l’ultimo Autoritratto (1933), dedicato alla moglie Carolina, e il Ritratto di Maria e Carmen Marsaglia in abiti secenteschi, eredi dell’ingegner Giovanni Marsaglia (Torino 1845 – Sanremo 1900), abbigliate come i figli di Carlo I d’Inghilterra nel quadro di Van Dyck, alla Galleria Sabauda di Torino.
 Giacomo Grosso (Cambiano [Torino] 1860 - Torino 1938)
Ritratto di Maria e Carmen Marsaglia in abiti secenteschi
Olio su tela, 127 x 127 cm
1893-1894 circa
Assolutamente da non perdere, la mostra si avvale di accurate ricostruzioni filologiche e iconografiche di studiosi accreditati, autori delle schede tecniche dei cataloghi Pittura italiana dal Seicento al Settecento: venti anni di attività e Pittura italiana dal Seicento al Novecento, editi da Allemandi, entrambi a cura di Arabella Cifani. Fondamentali strumenti di consultazione e approfondimento, riportano nel testo biografico di Maria Teresa Reineri, docente dell’Università di Torino, alcuni momenti cruciali per l’affermazione della galleria e la crescita artistica dei coniugi. Capitoli che raccontano di un lavoro accurato, di episodi fortunati e di una buona dose di ostinazione, necessari per condurre a buon fine un progetto ambizioso come quello di Salvatore e Deborah Giamblanco.

Pittura italiana dal Seicento al Novecento
Dall'8 novembre al 21 dicembre 2013
Galleria Giamblanco Dipinti Antichi
Via Giolitti, 39 (Piazza Cavour) - 10123 Torino
Orario: dal lunedì al venerdì 10 - 13 e 15 - 20; sabato 11 - 19
Tel.: 3385722525, 3475642884; galleria@giamblanco.com;
www.giamblanco.com

giovedì 5 dicembre 2013

BILL VIOLA

http://www.youtube.com/watch?v=r3OqnXzrJZo
Bill Viola
The Encounter
Color High-Definition video on plasma display
GUARDA IL VIDEO TEASER
La GAM ospiterà mercoledì 11 dicembre alle 18.30 Bill Viola, artista di fama internazionale che ha avuto un ruolo determinante nell’affermazione della time-based art. All’incontro parteciperà anche Kira Perov, sua compagna e collaboratrice da oltre 30 anni. Insieme mostreranno al pubblico alcuni estratti della nuova opera The Encounter (2012), dalla serie "Mirage", recentemente presentata a Londra, nella quale l’artista rinnova le trasparenze di alcuni paesaggi rinascimentali insieme all’evanescenza della pittura ad inchiostro orientale. The Encounter rievoca la mobile liquidità che fu di Chott el-Djerid (a Portrait in Light and Heat) del 1979, riconosciuto capolavoro della storia del video d’artista. Lo spazio sconfinato di un deserto fatto d’aria e di calore ricorre nuovamente in The Encounter, ma questa volta è presente anche una sottile linea narrativa. Scrive Bill Viola: “Due donne, in due fasi opposte delle proprie vite, stanno percorrendo ciascuna il proprio viaggio. Nel momento in cui si incrociano durante un breve incontro, i legami esistenziali si rafforzano e il mistero della conoscenza viene trasmesso silenziosamente dalla più anziana alla più giovane”. Le opere storiche di Bill Viola costituiscono uno degli assi portanti della Videoteca GAM, che oggi è una tra le più importanti collezioni europee di film e video d’artista. Bill Viola è l’artista che più è stato capace di coniugare il linguaggio dei nuovi media e l'innovazione tecnologica con le forme d’arte più tradizionali, in oltre 40 anni di incessante attività.
In occasione della sua visita in Italia l’artista americano donerà all’Associazione Amici degli Uffizi l’opera Self Portrait, Submerged, 2013, che andrà ad arricchire la collezione degli autoritratti della Galleria degli Uffizi.

Conversazione con BILL VIOLA e KIRA PEROV e presentazione dell’opera The Encounter
Mercoledì 11 dicembre 2013, ore 18.30
Sala Conferenze GAM
Corso Galileo Ferraris 30 - 10128 Torino
THE ENCOUNTER
Fino al 10 gennaio 2014 (nel percorso dedicato al tema della Natura, collezioni permanenti 2° piano)
GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea
Via Magenta 31 - 10128 Torino
Orario: da martedì a domenica dalle 10 alle 19.30, giovedì dalle 10 alle 22.30, lunedì chiuso
Informazioni: 011 4429518
Videoteca GAM
Da martedì a sabato 10-18. Aperta la prima domenica del mese.
Info: tel. 011 4429597;  videotecagam@fondazionetorinomusei.it
http://billviola.gamtorino.it; https://www.facebook.com/billviolagamtorino

martedì 3 dicembre 2013

UN BIGLIETTO PER L’ARTE

Il Borgo Medievale di Torino inaugura il 5 dicembre alle ore 17 la mostra Un biglietto per l’arte, un percorso nella memoria delle maggiori esposizioni realizzate dai Musei Civici di Torino. La raccolta di cartoncini di invito, accompagnata da una piccola selezione di cataloghi, manifesti, e fotografie degli artisti e del pubblico presente alle inaugurazioni, permette di ripercorrere momenti cruciali della cultura torinese dai primi decenni del Novecento ad oggi.
È Vittorio Viale, direttore dei Musei Civici dal 1930 al 1965, a dare il via a questo impegno rimasto costante fino ai giorni nostri. La prima vera mostra d’arte fu quella dedicata ad Antonio Fontanesi nel 1932. Seguirono le grandi esposizioni sull'arte piemontese, ospitate a Palazzo Madama e a Palazzo Carignano, che hanno fatto storia per la profondità degli studi e per la modernità degli allestimenti: la Mostra del Sei-Settecento Piemontese (1937), che pone le basi per la grande iniziativa sul Barocco del 1963; Gotico e Rinascimento in Piemonte (1938-1939); la Mostra del manierismo piemontese e lombardo del Seicento (1955).
Dopo la guerra, Torino si apre alla cultura internazionale e al confronto con l’arte europea contemporanea. Nel 1959 si inaugura la Galleria d’Arte Moderna ricostruita e vengono presentati i protagonisti della nuova arte figurativa, fra cui Francis Bacon (1962), Graham Sutherland (1965), Lucio Fontana (1970) e Alberto Burri (1971). In parallelo, si ripercorrono i movimenti pittorici d’avanguardia della prima metà del secolo, con L'opera di Marc Chagall (1953), Espressionismo e arte tedesca del XX secolo (1954), la retrospettiva su Giacomo Balla (1963), e la mostra epocale Il Cavaliere Azzurro (1971).
Anche il museo di arte antica a Palazzo Madama guarda al contemporaneo con una mostra nel 1955 sull’American Design dal Museum of Modern Art di New York. Nel 1959, The family of Man, l'eccezionale esposizione fotografica curata da Edward Steichen per il MoMA, itinerante in 69 nazioni e visitata da 9.000.000 di persone, porterà l'attenzione sull'arte della fotografia, celebrata con le retrospettive sui grandi fotografi americani, Steichen il fotografo nel 1965 e I platini di Irving Penn. 25 anni di fotografia nel 1975.  Negli anni Sessanta, la collaborazione con l’Istituto Italiano per il Medio ed Estremo Oriente – ISMEO - dà avvio a una stagione di mostre sull’arte antica orientale, dall’Ottocento parte integrante delle raccolte civiche e, dal 2008, esposta nel nuovo Museo di Arte Orientale.
Un biglietto per l'arte è un modo per ricordare, a 150 anni dalla nascita del Museo Civico, l'importanza della sua attività per la città e sul panorama internazionale.

UN BIGLIETTO PER L’ARTE
Le mostre dei Musei Civici nei cartoncini di invito
6 dicembre 2013 - 2 marzo 2014
Inaugurazione: giovedì 5 dicembre 2013, ore 17
Sala mostre del Borgo Medievale
Viale Virgilio 107 - 10126 Torino
Orario: lunedì - domenica ore 10-18
Ingresso libero
INFO: tel. 011 4431701, borgomedievale@fondazionetorinomusei.it
www.borgomedievaletorino.it
www.borgomedievaletorino.it/biglietto_arte
www.facebook.com/biglietto_arte
Twitter: #BorgoMedievale