mercoledì 30 maggio 2018

PASINI E L’ORIENTE

Alberto Pasini
In attesa del sultano
1895 ca.
Olio su tela
Oriente di fascino e mistero, di paesaggi sconfinati e odalische, di suggestive rovine, di terre lontane, di meraviglie ed esotiche bizzarrie. Quando la prima traduzione delle Mille e una Notte si diffonde in Europa all’inizio del Settecento nasce una nuova corrente di gusto, divenuta presto una vera moda, rivolta ai manufatti e alla cultura di Turchia, Persia ed Egitto e che vedrà in Alberto Pasini (Busseto 1826 - Cavoretto 1899), pittore e viaggiatore, uno dei suoi interpreti più raffinati. Quella di Pasini è una storia che contiene altre storie, dipinti come diari di viaggio, orizzonti immaginifici in cui lo spettatore può abbandonarsi. La Fondazione Magnani-Rocca a Mamiano di Traversetolo (Parma) dedica a Pasini la mostra PASINI E L’ORIENTE. Luci e colori di terre lontane con oltre 100 opere fra dipinti e lavori grafici, a cura di Paolo Serafini e Stefano Roffi.
Alberto Pasini
Davanti alla Moschea
1875-80
Olio su tela
È una pittura, quella di Pasini, che prende le distanze dal lavoro di tutti gli altri interpreti della stagione orientalista dell‘Ottocento, perché non si propone di presentare l’immagine dell’Oriente che il pubblico occidentale richiedeva e alla quale era abituato, ma di creare immagini nuove, aprendo un dialogo artistico con una cultura altra, attraverso la presentazione "dall’interno" dei suoi contenuti, usi, costumi, atmosfere. Un modello pittorico e di dialogo artistico che divenne un unicum, e che oggi, per l’importanza del tema, acquista un valore e un significato di grande attualità.
La sua attività di pittore di atmosfere orientaliste, ha inizio con un avvenimento che ne segnerà la carriera artistica: siamo nel 1855 quando Pasini, da poco arrivato a Parigi, viene chiamato a far parte di una delicatissima missione diplomatica francese, incaricata di venire a patti con lo Shāh di Persia, per sottrarlo all’influenza russa.
Alberto Pasini
La carovana dello Shāh di Persia
1867
Olio su tela
La mostra presenta, riuniti per la prima volta insieme, i disegni, le litografie e i dipinti realizzati da Pasini in occasione della missione. Si tratta di una delle più avventurose spedizioni diplomatiche del XIX secolo, che durante il conflitto russo-turco, fu costretta, per raggiungere Teheran, a circumnavigare la penisola arabica, con l’obiettivo di tenere aperto, con gli strumenti della cultura e della diplomazia, un dialogo tra l’Europa e il Medio Oriente.
Di questo storico viaggio non avremmo alcun documento se non fossero rimaste le memorie del Conte Joseph Gobineau, primo segretario, che accompagnava il Ministro Prosper Bourée assieme ad altri funzionari e dragomanni, e soprattutto i dipinti, disegni e litografie del pittore Alberto Pasini, incaricato dal Ministro di accompagnare e documentare la missione.
Alberto Pasini
Accampamento persiano
Olio su tela
In mostra compaiono la serie completa dei quaranta disegni realizzati in Persia; la serie delle dodici incisioni pubblicate su "l’Illustration, Journal Universel", accompagnate dagli articoli di Barbier de Meynard e Paulin; e i grandi dipinti, tra i rarissimi esempi di opere di grandi dimensioni realizzate dall’artista.
Tornato a Parigi nel giugno del 1856, a seguito della fine della guerra, Alberto Pasini inizia a rielaborare i disegni e gli schizzi eseguiti durante il viaggio e presenterà al Salon parigino una serie di dipinti di grande formato, assurti a modello di riferimento per la pittura orientalista degli anni a seguire. A metà Ottocento, infatti,  nuovi assetti politici, economici e sociali faranno di Parigi l'epicentro europeo della produzione artistica a soggetto orientalista, incontrando il gusto di un folto gruppo di collezionisti, grazie soprattutto al più grande mercante parigino di quegli anni, Adolphe Goupil, con cui Pasini siglerà un contratto in esclusiva.
Alberto Pasini
Acque dolci d'Europa
1868
Olio su tela
La seconda sezione della rassegna è dedicata alle opere realizzate a Istanbul, luogo prediletto, declinato dall’artista in decine di varianti, a partire dalla grande veduta della Moschea di Yeni Djami, venduta da Goupil al Museo di Nantes nel 1872, fino alle  scene di Mercato, ritratte in oltre trenta versioni.
Un'area tematica è dedicata agli usi e costumi dell’Oriente, ad esempio alla caccia col falcone, appresa dall'autore alla corte dello Shāh di Persia. In questa sezione alcune opere ad olio vengono affiancate alle incisioni prodotte da Goupil (oggi tutte al Museé Goupil di Bordeaux), utili a diffondere in Europa e in America il modello compositivo proposto da Pasini. Un’ultima parte del percorso ospita le vedute e i paesaggi, con orizzonti di ampio respiro e sublimi scorci prospettici, che grande seguito riscontreranno fra i giovani artisti delle generazioni successive.
Alberto Pasini
Mercato a Costantinopoli
1874
Olio su tela
130 x 105 cm
L'esposizione presenta per la prima volta al pubblico opere di grandi dimensioni di musei internazionali, quali Pascoli sulla strada da Teheran a Tabriz, datato 1864, proveniente dal  Musée des Beaux-Arts di Rouen; Ricordo dei dintorni di Tripoli, olio su tela del 1865, prestito del Musée des Beaux Arts di Marsiglia. Molti anche i capolavori conservati in collezioni private per l'occasione mostrati al pubblico: gli olii su tela Corvè per il trasporto dell’artiglieria nelle montagne di Shiraz, esposto al Salon di Parigi nel 1864 e apparso solo in una vendita all’asta del 1987 e Un Marché a Constantinople, esposto al Salon del 1874, riapparso solo recentemente.
Accompagna la mostra un ricco catalogo con tavole a colori e saggi di Paolo Serafini, Stefano Roffi, Lea Saint-Raymond, Cyrille Sciama, Guendalina Patrizi.

PASINI E L’ORIENTE

Luci e colori di terre lontane
Dal 17 marzo al 1 luglio 2018
Fondazione Magnani-Rocca
via Fondazione Magnani-Rocca 4 - Mamiano di Traversetolo (Parma)
Orario: dal martedì al venerdì 10-18 (la biglietteria chiude alle 17); sabato, domenica e festivi 10-19 (la biglietteria chiude alle 18). Aperto il 2 giugno.
Informazioni e prenotazioni gruppi: Tel. 0521 848327 / 848148; info@magnanirocca.it www.magnanirocca.it