John Ruskin Campanile di San Marco Acquerello, biacca, matita su carta grigia, 163 x 126 mm Londra, The British Museum |
"[Venezia] giace ancora davanti ai nostri sguardi come era nel periodo finale della decadenza: un fantasma sulle sabbie del mare, così debole, così silenziosa, così spoglia di tutto all’infuori della sua bellezza, che qualche volta quando ammiriamo il languido riflesso nella laguna, ci chiediamo quasi fosse un miraggio quale sia la città, quale l’ombra. Vorrei tentare di tracciare le linee di questa immagine prima che vada perduta per sempre, e di raccogliere, per quanto mi sia possibile, il monito che proviene da ognuna delle onde che battono inesorabili, simili ai rintocchi della campana a morto, contro le pietre di Venezia". (John Ruskin)1
Personaggio centrale nel panorama artistico internazionale del XIX secolo, scrittore, pittore e critico d’arte, l’inglese John Ruskin (1819-1900) ebbe un legame fortissimo con la città lagunare, alla quale dedicò la sua opera letteraria più nota, "Le pietre di Venezia": uno studio della sua architettura, sondata e descritta nei particolari più minuti, e un inno alla bellezza, all’unicità ma anche alla fragilità di questa città.
John Ruskin Fronte meridionale della Basilica di San Marco, dalla Loggia di Palazzo Ducale, 1851 Acquerello, tempera, matita, biacca su carta, 959 x 454 mm Collezione privata |
Ad ospitarlo è la sequenza di sale e loggiati tante volte raffigurati, ove la scenografia di Pier Luigi Pizzi dà risalto alle presenze architettoniche e scultoree della Venezia gotica e bizantina, medievale e anticlassica che egli tanto amava e che desiderava preservare dall’oblio.
Voluta da Gabriella Belli quale tributo alla conoscenza e al mito di Venezia, la mostra è curata da Anna Ottani Cavina: prima presentazione a tutto campo, in Italia, dell’opera di un artista che "ha valicato ogni confine in nome di una visione interdisciplinare, praticata quando il termine ancora non c’era".
John Ruskin Pilastro acritano, lato meridionale della Basilica di San Marco, 1879 Acquerello, tempera su carta viola, 280 x 222 mm Londra, The British Museum |
La mostra fa una scelta e, non potendo dare conto della complessità di Ruskin e del suo genio versatile in tanti e diversi campi, si focalizza sull’artista, articolandosi attorno a cento sue opere che ne documentano la vocazione a tradurre in immagini la realtà, fissando su migliaia di fogli, a penna e acquarello, il suo "instancabile tentativo di comprendere il mondo". Si tratta eccezionalmente di prestiti tutti internazionali - un grande merito dell’esposizione - considerato che i musei italiani non custodiscono suoi lavori.
John Ruskin Col de la Seigne, Courmayeur, 1849 Acquerello, matita su carta, 222 x 381 mm Lancaster, Ruskin Foundation (Ruskin Library, Lancaster University) |
Monito per la salvezza di Venezia, la mostra vuole dunque essere anche una sfida a celebrare John Ruskin come grande e singolare pittore, al di là del suo eclettismo e della sua stessa determinazione a privilegiare la parola scritta.
La città, l’architettura, i grandi maestri veneziani di cui riproduce le opere reinterpretandole, la tensione a esplorare la natura, fra curiosità e immaginazione, sono i leitmotiv di questo incontro con i lavori di Ruskin, che da critico si batté per la modernità riconoscendo, in particolare, la forza rivoluzionaria della pittura di Turner, difeso contro i detrattori in vari scritti e nell’opera in più volumi "Modern Painters".
Un incontro fondamentale quello avvenuto, in giovane età, con un maturo Turner al quale, secondo Ruskin, "la natura ha dato un occhio particolare e un’immaginazione selvaggiamente bella": tanto che del "pittore della luce" saranno in mostra alcune straordinarie raffigurazioni della città lagunare, come Venezia, Punta della Dogana e Santa Maria della Salute prestato dalla National Gallery di Washington e Venezia, cerimonia dello Sposalizio del mare dalla Tate di Londra.
Joseph Mallord William Turner Venezia, Punta della Dogana e Santa Maria della Salute, 1843 Olio su tela, 62 x 93 cm The National Gallery of Art, Washington Given in memory of Governor Alvan T. Fuller by The Fuller Foundation, Inc. |
Oltre al viaggio in Italia e alla fascinazione per la natura - con una serie di acquarelli che privilegiano il tema della montagna e i paesaggi della penisola - il cuore dell’esposizione è comunque il rapporto dell’artista con Venezia.
Questo legame, coltivato nell’arco di una vita, a partire dal primo incontro a sedici anni, e alimentato in undici viaggi tra il 1835 e il 1888, è esplicitato sotto diversi punti di vista - Studi di nuvole, Tramonti, Pleniluni, Scorci della laguna, Studi dai grandi pittori veneziani: Carpaccio, Veronese, Tintoretto - ma verte essenzialmente sul tema cruciale della "natura del gotico", con la sua riscoperta e celebrazione: il momento più alto dell’arte e dell’architettura non solo dal punto di vista estetico ma anche morale.
John Ruskin Ca’ d’Oro, 1845 Matita, acquerello, tempera su carta grigia, 476 x 330 mm Ruskin Foundation (Ruskin Library, Lancaster University), Lancaster © Ruskin Foundation, Lancaster |
Infine, ad accompagnare in questo affascinante viaggio, c’è anche una selezione dei Venetian Notebooks (taccuini di schizzi, misurazioni, piante, spaccati e fittissimi appunti), quindi manoscritti di Ruskin per "The Stones of Venice" (frammenti di carta azzurra mai prima esposti e conservati alla Morgan Library di New York), alcune prime edizioni a stampa, dagherrotipi, foto storiche e dipinti emblematici dei grandi pittori del Cinquecento veneziano a confronto con gli studi che il critico inglese aveva tratto da essi.
1) John Ruskin, The Stones of Venice, vol. I, ch. I, § 1.
JOHN RUSKIN. LE PIETRE DI VENEZIA
Dal 10 marzo al 10 giugno 2018
Palazzo Ducale - Appartamento del Doge
San Marco, 1
Orario: Tutti i giorni dalle 8.30 alle 19. La biglietteria chiude un’ora prima.
Informazioni: info@fmcvenezia.it: call center 848082000 (dall’Italia); +3904142730892 (dall’estero). Prenotazioni: call center dedicato 0418627167 attivo dalle 9 alle 16.30, dal lunedì al venerdì.
www.palazzoducale.visitmuve.it/ruskin