di Tiziano Rossetto
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Real castello di Moncalieri disegno Nicolosino, incisione Arghinenti, Manifattura Dortu, Torino, 1845 circa Veduta con cielo nuvoloso e marli a grappoli d’uva grandi. Piatto a forma di ventaglio facente parte di un raro centrotavola Foto © Tiziano Rossetto | |
La
Biblioteca del Consiglio Regionale del Piemonte, nell’arco di quasi dieci anni, ha proposto interessanti mostre commentate da cataloghi firmati da nomi di prestigio: Gustavo Mola di Nomaglio, Marco Albera, Giancarlo Melano, Mariarosa Masoero, Albina Malerba. I temi trattati spaziano dal “Monumento da tasca” alla Sindone, ai menù piemontesi, ai gatti da collezionare, alle legature di pregio.
L’attuale mostra
IL PIEMONTE SUI PIATTI, a cura di Piero Gondolo della Riva e Marco Albera, riguarda per lo più piatti provenienti dalla collezione dello stesso Gondolo della Riva, che ha curato altresì il catalogo (con prefazione a firma del Presidente del Consiglio Regionale del Piemonte Mauro Laus).
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Carta geografica del Dipartimento del Po, circondato da quelli del Monte Bianco, della Dora, di Marengo, della Stura e delle Hautes Alpes Manifattura di Creil, 1808-1818 Foto © Tiziano Rossetto |
Fino al Settecento, solo la Cina era in grado di produrre piatti in porcellana di alta qualità. Questi oggetti, finemente dipinti a mano, rimanevano destinati ad un pubblico d’elite. Nel 1709, a Meissen (Germania), l’aggiunta di caolino all’impasto permise di ottenere una porcellana dura simile a quella cinese. Tra Settecento ed Ottocento il commercio dei piatti decorati si diffuse maggiormente, grazie a due innovazioni: in Gran Bretagna ed in Francia si cominciò a produrre “ceramica fine”, detta rispettivamente
creamware e
faience fine o
terre de pipe; quindi, si mise a punto la tecnica per trasferire decorazioni stampate sui manufatti. Numerose manifatture francesi, ad imitazione di quelle inglesi, iniziarono a decorare i prodotti con scene di genere e di battaglie, e con paesaggi stranieri ed italiani, tra cui quelli piemontesi.
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Campagne d’Italie – Les Bersaglieri au combat de Frassinetto – n° 2 Manifattura di Creil et Montereau, 1860 circa Piatto facente parte di una serie di dodici dedicata alla Seconda Guerra d’Indipendenza Foto © Tiziano Rossetto |
Nella presente esposizione vengono messi in mostra piatti datati tra il 1808 ed il 1910, prodotti dalle manifatture di Creil, di Montereau e della torinese Dortu, rimasta in seguito proprietà di Luigi Richard ed infine della famiglia Imoda.
Le diverse fogge dei piatti vanno dal perimetro circolare, all’ellittico, all’ottagonale, fino a quello lobato, oppure a ventaglio. Le decorazioni dei bordi (marli) variano nei vari pezzi, sebbene talvolta il soggetto centrale rimanga il medesimo. Oltre a scene inerenti l’epopea napoleonica e battaglie della Seconda Guerra d’Indipendenza svoltesi in Piemonte, si possono ammirare vedute immaginarie torinesi e borghi del territorio circostante, carte geografiche e rappresentazioni di edifici storici quali la Vigna della Regina, la Basilica di Superga, palazzi e castelli, quali il Real Valentino o il castello d’Agliè (con e senza nuvole).
Numerose stampe furono tratte dalle incisioni di Giacomo Arghinenti su disegno di Marco Nicolosino. Si possono osservare infine due immagini del Palazzo Reale e del Teatro Carlo Felice di Genova, nonché un piatto dedicato all’Esposizione di Torino del 1898.
La mostra costituisce dunque una finestra aperta sul gusto estetico del passato, testimonia eventi storici e vedute di luoghi ormai modificati dal tempo, celebrando la capacità tecnica dell’operosa industria piemontese.
IL PIEMONTE SUI PIATTI8 giugno - 7 ottobre 2016 Biblioteca del Consiglio Regionale del PiemonteVia Confienza, 14 – Torino
Orario: dal lunedì al venerdì 9 - 13 e 14 - 16; mercoledì 9 - 13 e 14 - 18
Info: tel 011 5757 371; biblioteca@cr.piemonte.it
www.cr.piemonte.it