mercoledì 22 maggio 2024

«AB OVO USQUE AD MALA»

FRANCESCO PREVERINO,
Calvilla Rossa, 2023
tecnica mista su carta, cm 35,5x35,5
In principio fu il giardino di Eden. Poi venne il serpente e con una mela cambiò per sempre le sorti dell’umanità.
Dalla Creazione alla piantumazione del meleto reperito negli antichi disegni di un’abbazia, il legame ancestrale fra l’uomo e la mela resta indissolubile.
A partire da un’idea della Soprintendenza ai Beni Architettonici ed Ambientali del Piemonte, costituita nel 1996 l’Associazione “Frutteto della Canonica di Vezzolano per la salvaguardia del paesaggio rurale” dell’Abbazia nel comune di Albugnano (AT), è stato realizzato un giardino tradizionale di cultivar autoctone coinvolgendo il pubblico con eventi, potature, esperienze condivise all’insegna della biodiversità. Nell’ottobre 2023 trentatré artisti sono stati invitati ad illustrare il progetto nella rassegna collettiva “Le mele dell’abbazia”.
Pensieri di foglie
MARGHERITA LEVO ROSENBERG
Pensieri di foglie, 2023
tecnica mista, cm 35,5x35,5x5
Il fil rouge si dipana così fino al Museo della frutta “Garnier Valletti” in Via Pietro Giuria, 15 a Torino per riannodarsi alla mostra, da poco terminata, TRENTA + 3 ARTISTI. Le mele dell’Abbazia al Museo della frutta nella Galleria della Scoperta del Museo, oggi come allora allestita dalla curatrice Monica Rolfini.
Adamo ed Eva (dopo aver mangiato la mela)
ANNA TORRIERO
Adamo ed Eva
(dopo aver mangiato la mela)
, 2023
tecnica mista, cm 35,5 x 35,5
56 le piante nel frutteto della Canonica di Santa Maria di Vezzolano, 286 le varietà di mela (ma a catalogo figurano anche pesche, pere, albicocche, susine e uve) censite dall’eccentrico scienziato Francesco Garnier Valletti (Giaveno 1808 - Torino 1889), senza numero i riferimenti semantici riscontrabili negli elaborati esposti, poiché, come in ogni mito che si rispetti le declinazioni dipendono dal significato che ciascuno, con il proprio carico di esperienze pregresse, gli attribuisce.
Superficie a interferenza luminosa
CLAUDIO ROTTA LORIA
Superficie a interferenza luminosa, 2023
carta operata, acrilico e fluorescente, cm 35,5x35,5
«Ab ovo usque ad mala» direbbero i latini. «Dall’ uovo alle mele», vale a dire dall’inizio alla fine; per il finissage della mostra l’attrice Stefania Rosso ha compiuto un volo pindarico intorno al frutto proibito, rintracciandone la presenza nella storia, in un itinerario antropologico diretto al cuore della vicenda umana. Dal morso di Adamo, al byte di Steve Jobs, ricordando il pomo della discordia offerto da Paride ad Afrodite, la fortuita scoperta di Newton della gravitazione universale, la sfida vinta da Guglielmo Tell, il miraggio della Grande Mela negli occhi dei migranti; in un susseguirsi di episodi cruciali, credenze popolari, di pietre miliari, la mela colta incautamente dall’albero della conoscenza travalica i confini del sapere fino a lambire le ignote frontiere della scienza moderna.
Malgré nous - La Natura è più forte
LUISA VALENTINI
Malgré nous - La Natura è più forte, 2023
tecnica mista, cm 35x35

Ma veniamo ai restanti trentadue artisti in mostra (di Rosso s’è detto poc’anzi). Dal torsolo Spolverato ricava le proporzioni della sezione aurea, Ramella fa del pomo un ironico memento mori, Giuffrey ne esalta le proprietà taumaturgiche. Alcuni infine vi associano il ricordo di un’infanzia felice (Berruti, Rosenberg).
In tutti è presente l’idea che alla natura siamo debitori e in simbiosi con essa la vita si rigenera, implacabile, con regolare ciclicità.
Ne risulta un corale discorso apologetico che dal fatale morso riscatta gli antichi progenitori, senza i quali, forse, non avremmo gustato in Terra un frutto così prelibato.

Artisti: L. Ambrosi, S. Beccaria, M. R. Benso, M. Berruti, A. C. Breuer, M. Castro, R. Cordero, A. Costamagna, C. Crosio, M. Domestico, L. Farina, M. Ferrero, V. Filippi, R. Foletto, C. Ghisolfi, A. Giuffrey, A. Lequio, M. Levo Rosenberg, P. Malato, A. Pietribiasi, F. Preverino, G. Ramella, C. Rotta Loria, O. Rovera, M. Sasso, R. Semko, U. Spolverato, E. Torrieri, A. Torriero, L. Valentini, Marcovinicio, A. Zoppegni.